La poesia non ha dialetti, non ha età
A SEM VECC SIAMO VECCHI
Com ogni fior quand l'ha sbuciè, Come ogni fiore quando è sbocciato,
l'incumincia a sfiurì, incomincia a sfiorire,
i se ogni vita apena neda così ogni vita appena nata
la incumincia a murì. incomincia a morire.
Ormai a sem vecc, Ormai siamo vecchi,
e durenta sta pasigeda, e durante questa passeggiata, cla sia brota o cla sia bela, che sia brutta o che sia bella,
u s'acumpagna e pensier ci accompagna il pensiero
d'un anma gemela. di un'anima gemella.
I nost cavel iè dvent tot biench, I nostri capelli son diventati tutti bianchi,
la faza tota impigateda, la faccia è tutta pieghe,
la vesta la è calè, la vista è diminuita,
la testa la è suneda. la testa è 'suonata'.
Enca la muntagna se pasè di an Anche la montagna col passar degli anni
la pò aveè un esterior mutament può avere un esteriore mutamento,
ma e su interni e resta solid, ma il suo interno resta solido,
com at nun e sentiment. come in noi il sentimento.
Sora ad nun i segn de temp cle pas, Sopra di noi i segni del tempo che è passato
i riselta, ma in fond e cor risaltano, ma in fondo al cuore
uiè qualcosa che resta sempre solid c'è qualcosa che resta sempre solido
e l'è l'amor. ed è l'amore.
Che l'alma gemela la sia Che l'anima gemella sia
presenta, perduda opur luntena, presente, perduta oppur lontana,
aigem pianin: "Stema davseina, le diciamo pianino: "Stammi vicino,
tnemsi per la mena". teniamoci per mano".
E tramont e sta arivand, Il tramonto sta arrivando,
l'è ora d'andè chesa. è ora di tornare a casa.
Perdunemma ma sta vita Perdoniamo a questa vita
ogni cativa sorta ogni cattiva sorte e guardema fiducius ad là, e guardiamo fiduciosi al di là,
ad là ad cla porta. al di là di quella porta.
.................................................................................Adua Castelli (1981)...........................................................................
La vita, tra nani e ballerine, guerre ed epidemie, ci porta a pensare al peggio. Ecco, il peggio è oltre quella porta, aperta a tutti e che tutti vorremmo che mai si richiudesse alle nostre spalle.
Porta che tutti, Insciallah, dovremo attraversare: con una poesia a tracolla il passaggio apparirà più lieve.
(SIAMO VECCHI - Come ogni fiore quando è sbocciato / incomincia a sfiorire, / così ogni vita appena nata / incomincia a morire. / Ormai siamo vecchi e durante questa passeggiata, / sia brutta o sia bella, / ci accompagna il pensiero / di un'anima gemella. / I nostri capelli son diventati tutti bianchi, / la faccia è tutta pieghe, / la vista è diminuita, / la testa è 'suonata'. / Anche la montagna col passar degli anni / può avere un mutamento esteriore, / ma il suo interno resta solido, / come in noi il sentimento. / Sopra di noi i segni del tempo che è passato risaltano, / ma in fondo al cuore / c'è qualcosa che resta sempre solido / ed è l'amore. / Che l'anima gemella sia presente, / perduta oppur lontana, / le diciamo pianino: "Stammi vicino, / teniamoci per mano". / Il tramonto sta arrivando, è ora di tornare a casa. / Perdoniamo a questa vita ogni cattiva sorte / e guardiamo fiduciosi al di là, / al di là di quella porta).
Ogni riferimento a persone o gatti viventi è puramente casuale.
Mi è piaciuta, e la dò in pasto a chi è affamato di poesia.
Vuole essere solo un dolcetto-scherzetto per addolcire una vita, che tra nani e ballerine, ci fa pensare al peggio.
Mi permetto, sommessamente, di ricordare che il peggio (?) è oltre "quella porta".
E che, insciallah, tutti dovremo attraversarla.
(Va da sé, che, dopo questa sparata, non le ho più: le ho consumate! Ma era solo uno scherzo!)
Prima o poi ci tocca, più in là, possibilmente.
RispondiEliminaSembra molto romagnoleggiante questa poesia. Comunque molto bella.
:)
Bella, ma che dialetto è?..eh sai io sono terruncello...
RispondiEliminaAspetta e spera che ti dica il dialetto....questo è un gatto furbissimo!
RispondiEliminaIntanto ho aggiunto la traduzione, cui non avevo pensato prima.
RispondiEliminaSgà: perfino il polo nord è a sud di qualcosa, terruncelli siamo tutti.
Heidi: già ci sarebbe da discutere sul furbissimo, comunque non malvagio.
E' romagnolo: la resa migliore sarebbe il vocale indigeno, ma già lo scritto mi è entrato nel cuore.
P.S.: ovviamente non sono romagnolo.
La traduzione svilisce la lingua o il dialetto.Nonostante sia Toscano l'ho letta e apprezzata:la saggezza popolare si esprime solo attraverso il dialetto.
RispondiEliminaOk, allora tolgo furbissimo e mi tengo indigeno... che si presta a più interpretazioni...almeno tu non fai la danza del sole...credo!
RispondiEliminaHeidi
Sono una cretina assoluta! Non ho letto attentamente la traduzione e ora che l'ho fatto ti chiedo scusa per il mio solito commento provocatorio. La poesia è meravigliosa e spero di potermela cucire addosso parola per parola. E' incantevole ed il più grande augurio che possa fare a me e mio marito.
RispondiEliminaCon stima,
Heidi
bella poesia
RispondiEliminamalinconica, ma che dice tante verità
"Che l'anima gemella sia presente, / perduta oppur lontana, / le diciamo pianino: "Stammi vicino, / teniamoci per mano". / Il tramonto sta arrivando, è ora di tornare a casa."
questi versi te li rubo... e me li tengo per me!
vabbè
fra poco ci sarà il mio solito post su una poetessa che voglio ricordarvi
bella poesia,
RispondiEliminae .... sì ...voi no... ma io mi trovo in quella condizione ... so vecc
@ Cesco: anca mi, se l'è per quel...
RispondiElimina(Che poi, sai, gli sbarbatelli cinquantenni ti dicono: ma va là, l'importante è essere giovani dentro, e ti sfidano nei 100 metri piani. Per farti schiattare. Sponsorizza l'Inps).
Secondo me non è romagnolo delle mie parti... e anca mi sa più da ferrarese.
RispondiElimina:)
@ Steffy: l'anca mi, non è né romagnolo né ferrarese; è il gatto che 'ruba' dai dialetti, per il gusto di confondere le idee.
RispondiEliminaPoesia splendida...come splendida è sicuramente l'anima gemella che te l'ha ispirata!
RispondiEliminaGran bello scherzo Pietro..anche se non mi ha fatto ridere, ma riflettere e COMMUOVERE!
@ Steffy: su un libro di ricette ho scoperto che anca mi è savoiardo.
RispondiEliminaCome i biscotti per il tiramisù. Secondo me, però, la loro morte migliore è intinti in un bicchiere di vin santo per due secondi (non di più, altrimenti finiscono in fondo al bicchiere). Le riprese di intinzione devono essere tre; l'ultima coinvolge nel tuffo indice e pollice, che vanno succhiati insieme all'ultimo barlume di savoiardo.
Per me, una delizia; forse perché è uno dei ricordi belli della mia infanzia, quando "prelevavo" il vino da messa, avendo già accantonato i biscotti per la bisogna.
Discorso a vanvera, ma la commozione della beata SANTA CAZZARA mi ha commosso, così ho divagato per nascondere il 'vile' sentimento.
Tra l'altro, scoprire che le ragioniere e le insegnanti (sante) hanno un cuore è sconvolgente.
@ direttamente a MONICAetc.etc.: venerdì 27 c.m. è il nomastico della tua sembianza mericana. Augurissimi!
A me piacciono gli scroccadenti (tipo cantuccini) da intingere nel vinello, buonissimi!
RispondiElimina:)
Grazie per gli auguri! Pcium & Pciuck !
RispondiEliminaNon ho mai festeggiato l'onomastico, ma quest'anno è diverso..non festeggio una SANTA, festeggio LA SANTA CAZZARA!
@ Grace, nell'avatar preferisco LA SANTA, comunque si chiami.
RispondiEliminaAnche se questo/a mi rivaluta: credevo di essere il peggio...
Se questo/a sei tu, intanto ti dò del LUI, che nella raccolta dei lei/tu/voi mancava, poi continuerò a seguirti con immutato amore, ma tenendo gli occhi chiusi.
E, visto che di questi tempi c'è abbondanza di ruttini, di sopra e di sotto, tapperò anche naso e orecchie.
Ti seguirò in virtualbraille, ammesso che gougle me lo passi.
Caro Pietro..adoro prendermi per il sellino.
RispondiEliminaNon sono baffuta..e questo è il mio sorriso autentico...
La foto è piccolina..ma i denti son bianchi..dovrebbero vedersi :D
Hei che bella la Monica! La voglio anche io la foto ricordo...
RispondiElimina:))
@ Grace (ma tutto l'universo):
RispondiEliminaSei stupenda, ma dovrai ribadire l'avatar a ogni entrata nel blog, perché in un eccesso d'affetto l'ho risucchiata ed è stampigliata sulle tonsille.
Hai fatto trenta, fai trentuno: fai vedere che non hai il petto villoso. Io ti credo sulla parola perché ti amo, ma molti/e che ti seguono magari sperano in un tappettino anteriore per distruggerti (per sicurezza, incerettati bene, prima di esporre).
@ Steffy: foto ricordo con vestito Chanel n. 5?
?
RispondiElimina:D
@ Steffy: se il punto interrogativo significa "che vuol dire?", mi permetto umilmente e lubricamente di ricordarti che per Marylin le due gocce di Chanel n. 5 erano l' unico vestito notturno.
RispondiEliminaQuando nel tuo blog hai detto di 'indossarlo' di giorno, gli occhi mi si sono virtuamente annodati, increduli di fronte a tanta generosità.
Se invece vuol dire "lo so, sono sadica e ti gatteggio", ritiro tutto e incasso.
Ma naturalmente, si scherza!
RispondiElimina;-)
Svegliati gattone-one-one-credulone: è stato un sogno di fine estate!
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