Sinistri due

Tra l’incidente con l’auto del dentista e il cambio vettura con la Fulvia, avevo fatto un altro piccolo sinistro, ancora con la 500. Non gravissimo, ma la mia reputazione di coglione ne era riuscita ampiamente rafforzata. Dovevo andare a una cena con amici, alcuni pure compagni, cui partecipava anche Prospero, il titolare della scuola guida. All’andata era venuto con la macchina dell’autoscuola, che la moglie aveva portato via, per faccende sue; tanto il rientro era assicurato dalla mia macchinetta. Cena regolare, con i limiti delle bevande allora consentiti, passata tra chiacchiere e allegria (la buona ortografia mi piace, senza esserne fanatico: avevo battuto chiacchere che mi suonava meglio; me lo son trovato sottolineato in rosso, quindi ho aggiunto la “i” e il rosso è sparito. Si vede che è giusto così). Era dopo mezzanotte, scambio di saluti… e arrivederci. La guida del bolide, ovviamente era a carico mio, con la voglia di dimostrare che, nonostante l’esame disastroso, i c...