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Visualizzazione dei post da maggio, 2010

Il cretino parte seconda

Ho già detto nel post precedente di essere della bilancia; ho specificato che a questo mio segno zodiacale si affianca, non sempre gradita, la qualifica di cretino. Cui si è aggiunta quella di rinco. Passo dalla terza persona usata in precedenza alla prima, io, conscio che l'ego talvolta è sinonimo di megalomania o quantomeno di presenzialismo, non sempre opportuno. D'altra parte esprimersi in prima singolare agevola la stesura dei pensieri e delle esperienze, e la loro comprensione. Passo quindi alla seconda cretinata. Il boss di un blog, che mi è caro perché è stato il primo in cui sono riuscito ad accedere (non per blocchi a questi accessi, ma per mia assoluta non conoscenza dell'esistenza di questi canali di dialogo semplificati), aveva postato un testo che tendeva, ufficialmente, a rivalutare la figura del segretario del maggiore partito di opposizione. Figura, evidentemente, fino ad allora un po' obsoleta. La rivalutazione partiva da una frase ad effetto che il no...

Convivenza

Essere della bilancia e convivere con un cretino. La bilancia tende a valutare ogni cosa in termini di: giusto o non giusto. Se ritiene, non sempre a ragione, che una cosa sia meno che giusta, se ne ha la possibilità cerca non tanto di sanare l'ingiustizia (ché non ne ha possibilità e neanche la capacità), quanto di spiegare (tentare di spiegare) il suo punto di vista relativo al fatto che provoca il suo intervento. Solitamente tende alla moderazione, sia negli interventi verbali che in altre forme di intervento, che la tecnologia moderna consente. Quando possibile cerca, con un pizzico di ironia, di smussare gli spigoli che la dialettica sovente presenta. Il cretino prende per buona ogni valutazione di questa bilancia, e si butta, come solo un cretino sa fare, a capofitto in qualunque questione la stessa bilancia gli mette davanti al naso. Talvolta, ma poche volte, il buon senso della bilancia prevale sull'irruenza del cretino; il più delle volte, invece, prima che il buon se...

Coppa Campioni

Ieri, 22 maggio, l'Inter ha vinto a Madrid la Coppa Campioni. Ho visto la partita alla tele, mi pare che la vittoria sia meritata e che i complimenti ci stiano tutti. Per le due Coppe e per lo scudetto. E anch'io, granata, non li ho lesinati, proprio perché meritati. Il felice esito dell'avventura interista, chissà perché, mi ha riportato alla mente un episodio di molti anni fa; indicativamente quando c'era ancora la lira. Me lo racconto da solo, non per timore di scordarlo, ma per avere ogni tanto il piacere di leggerlo come fosse stato scritto da un'altra persona. Un po' come, avendo assistito a qualche evento, quindi avendolo vissuto in prima persona, se trovi articoli fotografie riprese televisive, li leggi e le guardi come fossero commenti o immagini inedite, perché viste da altri occhi o, come si dice, da altre angolazioni. Bene, apriamo il sipario. Se (non sia mai!) questa o queste vittorie le avesse ottenute un'altra squadra, magari con gioco ...

Notiziario rai

Santoro lascia Annozero e lascia la rai. O meglio resta in rai, ma da consulente esterno.  Buonuscita: 10 milioni di euri.  Tremonti aggiungerebbe: uguale circa venti miliardi delle vecchie lire. Beato lui! Due o tre cosine di commento vengono subito alla mente. La prima è che una piccola parte di quei soldoni è composta dal mio, dal nostro, abbonamento (tassa) alla rai. Prevedo che per il recupero di questo, diciamo, investimento dovrò aspettarmi un aumento del canone, come al solito senza vedere miglioramenti del servizio televisivo. Ho detto investimento; archiviato da tempo l'editto bulgaro, dei colpiti dal diktat sono (erano) rimasti Santoro e Travaglio. Dopo le telefonate di Berlusconi, non si sa come mai infruttuose, si è passati al piatto di lenticchie (e che piatto! e che lenticchie!) che consentono l'eliminazione con un colpo solo dei due rompicoglioni ancora sulla breccia. Tanto di cappello a chi ha realizzato il colpaccio; credo che la regia sia sem...

Oggi, un giorno qualunque

Prendere una giornata qualunque, vedere e ricordare quanto più possibile, poi raccontarsela, credo sia una specie di yoga mentale. Potrebbe magari aiutare, in vista dei giorni a venire. Prendiamo oggi, per esempio. Mi ritrovo con la caldaia guasta; ho cercato un tecnico che la venisse a vedere. Saputa la marca, in modo gentile mi ha indirizzato ad altro tecnico, specializzato specifico per quella marca, che sta, ovviamente, in un altro paese. Aspetto. Intanto quella si accende e spegne in continuazione, passando dall'acqua bollente a quella fredda; la sofferenza è la doccia, tipica scozzese. In cucina ho consigliato alle mie ragazze di lavare le stoviglie alternandole sotto l'acqua calda per il lavaggio, passandole velocemente sotto l'acqua fredda per il risciacquo. Non hanno neanche sorriso, a quella che mi era sembrata una buona soluzione. Da una decina di giorni sono in guerra con l'adsl. Internet mi sta proprio facendo incazzare: comincio un commento a qual...