Leggendo "Italians" di Severgnini...
Me lo sciroppo tutto e tutti i giorni; è una scuola, si leggono esposizioni che riescono a trattare i vari argomenti in modo magari contrastante, ma con una eleganza e chiarezza che giustificano e premiano la lettura. Oggi, tra gli altri post, ne ho trovato uno particolarmente interessante, che invitava allo studio in generale e a quello delle lingue in particolare; e invitava a investire, oltre all'impegno, anche la moneta, con corsi di formazione e quant'altro possa arricchire il proprio bagaglio culturale. Ci sono molti giovani che seguono quella strada, ma le prospettive per il futuro restano a dir poco nebulose, anche perché ogni giorno si vedono avanzare personaggi in carriere prestabilite ben al di là dei meriti o delle capacità. Citare qui il figlio di Bossi sarebbe come sparare sulla Croce Rossa: ma l'esempio cade a fagiolo, e purtroppo non è un fatto isolato. La definizione del padre ("non è un delfino, tutt'al più una trota"), che poteva appa