"Malavuci"
Un racconto amaro, la descrizione di quanto le male voci , le voci malevole, riescono a condizionare tutta una comunità. Non calunnie, 'ché le calunnie sono reato, solo insinuazioni seminate a piene mani: chi vede divulga, chi sente divulga, chi immagina, le sue fantasie divulga. Proprio come i seminatori di un tempo, si getta il seme della maldicenza in un terreno... pronto ad accogliere tutto, meglio se di contenuto pruriginoso. E quello che germoglia da quelle semine si propaga, con lo stesso leggero, costante, vigore del venticello della calunnia. In un paese piccolo, poi, i pettegolezzi sono pane quotidiano, senza questi la vita sarebbe monotona... sarebbe un mortorio. La Perrotta attinge a piene mani nel territorio dove opera, un po' per mestiere, molto per passione. La passione per la sua terra natia non le ha impedito di descrivere minuziosamente i pochi pregi e i molti difetti che rileva nel suo vivere quotidiano. Ha ambientato il romanzo in un piccolo paese dell'