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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

Molestie

A proposito di molestie... Ventiquattrenne, senza famiglia, educato, timido prossimo all'ingenuità. Ingenuo al limite della stupidità. Così si descrive, sommariamente e modestamente, il personaggio di questo racconto. Era stato assunto (a tempo indeterminato) in uno stabilimento nuovo di zecca. Il 'tempo indeterminato' dopo una cinquina di mesi aveva chiuso i battenti. Era stato inventato a scopo elettorale. In quella tornata il titolare dell'impresa era stato, come si dice, trombato, e aveva chiesto il fallimento. Il tribunale aveva nominato un curatore, nella persona di un notaio molto noto in città. Con un altro centinaio di persone, il nostro aveva perso stipendi e liquidazione, e risultava inserito nella lista dei creditori. Per seguire   l'andamento della vicenda in vista di un (improbabile) almeno parziale recupero, ogni tanto si recava nello studio del professionista. Erano bene accolte le visite singole, onde evitare che i malumori sfociassero in t

Diamoci una sveglia

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Dovrebbe essere nata intorno agli anni '60. Io l'avevo adottata nel '68. Adottata, poi sedotta e poi abbandonata. L'ho ritrovata casualmente, cercando altro, in uno scatolone dentro a un ripostiglio, coperto da altra cianfrusaglieria. Ci era finita dopo l'ultimo, definitivo trasloco. Un amico nell'occasione, per buon augurio, ci aveva regalato una radiosveglia, silenziosa, con orario luminoso e funzionamento ininterrotto anche in assenza momentanea di corrente, grazie a una batteria incorporata. Aveva preso posto sul comodino a fianco al letto, sostituendo di fatto la sveglia che per oltre dieci anni aveva accudito ai nostri sonni e ai nostri risvegli. Ritrovata anni dopo nel corso di un tentativo di riordino avevo preso atto che, per motivi suoi, forse indispettita dall'abbandono, aveva smesso di funzionare con la regolarità che le era propria. Perdeva colpi, correva, stava indietro, si fermava... un po' quello che succede agli umani con l'ava

L'abito fa il monaco?

E le omelie da un pulpito bastano a santificare chi le propone? Il 'predicare bene' rientra nel vocabolario dei religiosi come in quello dei politici. Il 'razzolare male' pure, in entrambi i settori. È il 'predicare male e razzolare bene' che è indigesto. In mancanza della valenza dell'abito i comportamenti possono essere indicativi della possibile capacità operativa degli individui. Per i religiosi predicare male sarebbe un controsenso: immaginare un prete che inciti all'odio, che solleciti i furti e le corruttele, che inviti a 'fornicare' a più non posso poiché i tempi goduriosi hanno una fine che, apparendo lontana in piena gioventù, si concretizza mano a mano che l'età avanza (fatte le dovute debite distinzioni, ovviamente, che sono poi solo due: una era Chaplin, l'altra è cosa nostra...). Facendo poi letteralmente l'inverso di quanto mal predicato, ergo razzolando bene: quindi amore indiscriminante, condanna assoluta di fu