domenica 4 settembre 2011

"Vorrei darmi fuoco..."

Angela, vieni,
andiamo a passeggio,
andiamo in palestra,
andiamo a mangiare,
andiamo a dormire.
Angela, andiamo...
Mani guantate,
prive d'odore e di calore,
anonime,
brancicano il mio corpo,
mani amorevoli, sì,
ma non amorose.
Occhi, che guardano
questo mio corpo, nudo,
senza vederlo.
Puliscono, lavano,
asciugano, rivestono.
Io dico 'grazie', e sorrido,
ma
"ho perso la mia dignità".

Ricordo altre mani, nude,
mi percorrevano,
al loro passare lasciando
una scia di piacere.
La schiena, oggi curva,
ad ogni sfiorata s'inarcava,
invitante.
Ricordo altri occhi,
mi vedevano
senza bisogno
di guardarmi,
sapevano già tutto
di me.
Oggi le mie mani
e i miei occhi
carezzano e vedono
solo ricordi.

Ecco perché
"vorrei darmi fuoco...
ho perso la mia dignità".

Il corsivo è tutto di Angela; da queste frasi ho tratto questi pensieri, che sarebbero i miei se mi trovassi nelle sue stesse condizioni. Con la sua stessa disperata angoscia.