26 Maggio 2019, ore 10:50 AM
Ovviamente è una immagine metaforica, non significa che ho dato il mio voto conciato in quel modo. Ho votato, sapendo e vedendo bene per chi votare. Che è diverso da ciò che viene definito "votare bene", che è lettura soggettiva. Il fatto è che, dopo lo storico "turarsi il naso" di montanelliana memoria, sono successe tante e tali cose che hanno travolto quello che era la valutazione della politica, che l'essere confusi, oggi, non è più prerogativa di pochi. Personalmente lo sono, confuso, e invidio chi, nel marasma, riesce ad avere certezze assolute. Di una cosa, però, sono sicuro: da lunedì in poi, chiunque risulti vincitore, i comuni mortali, oltre ai tappamenti del disegno, sarà opportuno che indossino mutande di maglia; c'è una parte anatomica, di solito in penombra, a forte rischio, non appena sbollita l'euforia per la 'vittoria' ottenuta. Per maglia intendo quella indossata dai cavalieri medievali, in battaglia e in parata,