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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Danni collaterali

Una delle conseguenze del Covid-19 è il danno economico che questo malanno sta causando, il cui peso emergerà più chiaramente quando l'emergenza sanitaria sarà finita. Emergenza economica che, comunque, già si rileva pur se ancora in fase embrionale. Le varie associazioni che difendono gli interessi delle singole categorie già tirano giù i conti cominciando, in ordine sparso, a chiedere al governo sovvenzioni a sostegno dei propri iscritti o genericamente collegati ad esse. La prima categoria a chiedere un intervento immediato è quella del commercio, al minuto e all'ingrosso. Gli uffici preposti stanno lavorando ad un elaborato che dovrebbe dare fiato a coloro che dal virus hanno subito danni diretti. La chiusura di esercizi è all'ordine del giorno e supera di gran lunga non solo la lista dei decessi ma financo quella dei contagiati, sintomatici e asintomatici. La proposta iniziale degli uffici preposti alla valutazione del danno collaterale subito si articolerebbe su...

A m'arcord

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"Mi ricordo", poi assemblato da Fellini in  Amarcord  nell'omonimo film, divenuto sinonimo dei ricordi personali, il più delle volte nostalgici e amaricanti. Già all'uscita di quella pellicola, nel '73, lo avevo tradotto, a mio uso e consumo, in  Amari ricordi,  visto che all'epoca ricordi dolci del mio passato ne avevo pochissimi. Col passare degli anni il conto di questi ricordi è poi andato quasi in pareggio, tanto da consentirmi di pescare alla cieca, trovandone di dolci anche in situazioni di convivenza lavorativa. Da tempo cercavo la lettera che segue questa presentazione, mi ero quasi convinto di averla buttata, pur essendo questa operazione lontanissima dal mio modo di conservare le cose, soprattutto se simpaticamente piacevoli. L'ho ritrovata quasi casualmente, dentro una scatola da scarpe, tra l'altro bene in vista, con altri biglietti di auguri vari, cartoline di saluti (che allora ancora si usavano), qualche "santino...

Umberto

Un nome pescato a caso nel calderone dei ricordi, per titolare questo breve racconto. Se vado a cercare gli Umberto conosciuti ne trovo una sfilza, perloppiù gente importante: un re (minuscolo, per come è passato alla storia), un oncologo, un poeta, uno scrittore, un politico (Terracini, per dirne uno), un cantante, un attore… e via andare, su questi livelli. La fantasia mi consente di sentire, come uno stormir di fronde, sulla destra, lontana, una voce stentoreamente gentile, che mette i puntini sulle “i”, anche se in quell'Umberto queste non sono presenti: “Uhe,   bauscia, de Umbert ghe n’è dumà v’un,  tuc i-alter sun nisciun. Pirla!”. Da un qualcosa sulla sinistra, che non si capisce se sia una quercia, un ulivo o un tappeto di papaveri, quasi a far da contrappeso, un delicato ammonimento, una specie di cartellino giallo: “Dannato gattaccio, se in questo post ti azzardi a parlare di quell’Umberto mi fermo qui, ritiro gli ambasciatori e ti faccio arrosto. Ho smesso d...