Qui da me è Ferrarrosto. Anzi, lo era. Tra un morto e l'altro s'avvicina il Due Novembre, e in quella data ci saranno molte altre facce nuove da "festeggiare". Morti in cielo, in terra, in mare, sull'acqua e sott'acqua, sui monti, sulle strade, nei fiumi e nei laghi... Tutti morti ammazzati, dall'incoscienza, dall'inesperienza, dalla supponenza, da sfide impossibili, da guasti tecnici... E morti ammazzati nelle culle o nei lettoni, posti in cui i bambini dovrebbero essere al sicuro da tutto, ma soprattutto sicuri da chi li ha generati e messi al mondo. Le cronache dicono che non è (più) così. L'Oriana aveva scritto la "Lettera a un bambino mai nato", non mi risulta sia stata ancora scritta una "Lettera a un bambino nato e morto ammazzato". Ormai ci sarebbe materiale sufficiente a riempire una biblioteca. E coppie che, ignorando il fatto che da anni esiste anche da noi il divorzio, preferiscono separarsi elim