domenica 25 maggio 2014

Ho votato

Mai così a malincuore, ma ho votato.
Non posso neanche lanciare l'augurio tipico di tutte le competizioni, il «vinca il migliore» sarebbe inappropriato e gettato alle ortiche.
E non posso neanche dire «che Dio ce la mandi buona», poiché pare che anche il padreterno abbia rinunciato a capirci qualcosa, tanto meno a mettere il becco in questo casino.
Astutamente, oggi si è iscritto a una gara di bocce, che si svolge all'interno più fitto di quel che resta delle foreste amazzoniche.
E ha pure spento il telefonino...

martedì 20 maggio 2014

Come fregare (legalmente) il Fisco...

Nel 730/2015 (seguito dal canonico: per redditi 2014) l'Agenzia delle Entrate si accorgerà che nel corso del corrente anno avrò versato meno imposte che per il 2013 e  per gli anni precedenti, che avevano visto una crescita costante del mio impegno pecuniario destinato alla salvezza di non so bene cosa.
Chiaramente "avrò versato" è un modo di dire di uso comune; in realtà sarebbe più esatto dire "mi ha prelevato", mese dopo mese, goccia dopo goccia, fleboclisi all'inverso, quanto riteneva gli spettasse.
Poco o tanto che fosse, era comunque sempre troppo.
Prima di poter chiarire la mia posizione (ultimamente lo sento tanto dire che me ne sono infatuato: tutti hanno qualcosa da chiarire quanto prima, vuoi alla magistratura o, come nel mio caso, all'Agenzia) probabilmente finirò sbattuto nelle prime pagine dei quotidiani, nei tiggì, negli albi pretori... additato come evasore, elusore, chissà forse pure concussore, ché quando si scoperchiano i vasi, tipo quello di Pandora, sono come un pozzo di san Patrizio, quello che si vuole trovare si trova.
Fregherò il Fisco alla luce del sole, dichiarando fino all'ultimo centesimo (arrotondati - di 0,50 / + di 0,50) quanto mi viene elargito come contributo alla sopravvivenza.
Come sempre fatto, e come fanno quelle cinque o sei persone oneste disseminate nella Penisola.
Anche qui, visto l'andazzo, il termine "oneste" è chiaramente eufemistico, ma offendermi in prima persona mi provoca l'orticaria, quindi lascio "oneste".
Il trucco c'è e lo vado a descrivere, in esclusiva per questo blog.
Sono iscritto a un Fondo integrativo, nato negli anni '50 e prosperato nel tempo anche grazie al mio (moderatamente lauto) contributo.
Al momento dell'istituzione questo Fondo aveva un avvenire che definire roseo sarebbe riduttivo.
Per dire, prevedeva le colonie marine e montane per i figli dei contribuenti, cure mediche e dentistiche, piccoli prestiti a tasso agevolato pressoché simbolico... e un tanto all'anno come integrazione della pensione Inps, erogato intorno a metà mese per tredici mensilità.
Ho partecipato al Fondo come contribuente per una trentina d'anni.
Col passare del tempo, di quanto previsto inizialmente, e goduto nei primi decenni da parecchi utenti, è rimasta solo l'elargizione dell'integrazione pensionistica a quanto mamma Inps generosamente passa: il resto, i vantaggi accessori, un pezzo alla volta sono stati annullati.
Ed è solo questa integrazione che mi sono trovato in portafoglio nel momento che da contribuente sono diventato fruente, fruitore, godente...
Integrazione rimasta più o meno invariata, con modifiche +/- a livello di spiccioli.
Fino al 2013 compreso.
Nella prima parte del 2014 mi è arrivata una lettera, manco raccomandata, inviata con posta prioritaria solo perché le Poste non passano altro a minor costo; lettera che vado a sintetizzare e un pochetto a colorire.
Sorvolati i convenevoli per brevità, mi veniva comunicato che:
- il Fondo boccheggia: il calo, ormai endemico, dei lavoratori contribuenti ha superato da tempo i limiti di sicurezza ed è necessario affrontare di petto il problema;
- i tentativi di ottenere dalla forza lavoro in essere una maggiore contribuzione sono andati (quasi) a vuoto, per l'opposizione sindacale ad ulteriori sacrifici che non è proprio il caso di chiedere con questi chiari di luna, ma soprattutto per il (fondato) dubbio di una probabile, quasi certa, previsione di non godere in un prossimo futuro del frutto di quanto versato; il tira-molla ha consentito di fare accettare una maggiorazione calcolabile intorno allo 0,0∞01%, concesso più per pietà che per convinzione (comunque a fondo perduto, ma perduto veramente);
- la parte imprenditoriale ha risposto picche, giustificando il diniego con gli investimenti senza fine, obbligatoriamente dirottati verso le nuove tecnologie, con la vendita dei prodotti specifici in continuo calo, con le troppe tasse...insomma, more solito...
Quindi, delle tre componenti legate al Fondo, lavoratori-imprenditori-pensionati, l'unica che potesse prestarsi "volontariamente" al ripiano dei conti era proprio quest'ultima.
A incidere sulla scelta c'era anche il fatto che 'sti mangiapaneatradimento avevano (hanno) dimenticato l'usanza secolare che impegnava i pensionandi a godere del vitalizio per un periodo umanamente accettabile, considerando tale pensionamento come l'anticamera per un passaggio a miglior vita, che avrebbe alleggerito i conti a tutela di quelli che "vengono dopo"; da troppo tempo, invece, questi avevano (hanno) scelto la vita grama qui in terra, considerando tale passaggio anziché, appunto, verso la miglior vita verso una vita migliore, verso un goga-mi-goga senza fine.
Così il Consiglio Direttivo ha proposto-deliberato-applicato un "leggero" ritocco alle prebende elargite: - 25%.
Specificando che si tratta di un tentativo di far quadrare i conti, peraltro con la consapevolezza che in un futuro +/- prossimo potrebbero esserci ulteriori ritocchi, che potrebbero essere in salita o in discesa, a seconda delle contingenze del momento.
Non sono riuscito a capire quale, tra salita e discesa, sia la parte positiva.
Per me, per noi pensionati, intendo...  
Se tanto mi dà tanto, nel citato 730/2015 "dovrei" aver pagato meno tasse, salvo ritocchi delle aliquote in corso d'opera (probabilissime, visto il continuo richiamo governativo a "NON alzeremo il livello fiscale", solitamente prologo a immediate bastonate) che mi farebbero sentire come il classico cornuto e mazziato.
Alla luce di questa filosofia, gli 80 euri (famosi e famigerati), invece di elargirli avrebbero dovuto toglierli, abbassando così il carico fiscale, portando poi ciò a proprio vanto nella campagna elettorale in corso: sono certo che i governativi avrebbero raccolto tanti di quei voti da essere, queste elezioni, viste dal mondo intero come "bulgare" (o "ucraine" come quelle favorevoli alla secessione, tanto per essere alla moda).
Sprizzo felicità da tutto il pelo, sensazione impossibile da descrivere a parole.
Queste le reazioni:


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