Annus horribilis
Il pelo canuto, il peso degli anni e la cosiddetta esperienza accumulata nel corso di decenni, mi hanno reso un po’ coriaceo di fronte alla definizione di ‘anno orribile’; nel passato, di questi anni ce ne sono stati e pensavo fossero unici e irripetibili, li ho lasciati alle spalle, non dimenticati, ma senza ricamarci troppo sopra, ritenendoli bagaglio da portare, dazio da pagare alla vita. Comincio a ricredermi. Siamo verso metà anno e credo che questo 2011, per me, non sia un anno buono. In ordine più o meno cronologico, voglio raccontarvi il perché di questa convinzione. Sorvolo sul fatto di Angela di cui ho già scritto con dovizia di particolari, e il cui capitolo rimane aperto. Nel periodo di assistenza in clinica mi ero ritrovato con alcune pustolette, tipo i morsi di zanzara, nel fianco e sulla schiena. Non ci avevo dato peso, ritenendoli appunto morsi di insetti, beccati forse nelle passeggiate in pineta al seguito di Angela. Polaramin a iosa, con risultati pressoché nulli. N...