Recensione a lettura avvenuta
La lettura è un piacere. Se quello che si va a leggere non coinvolge, non 'costringe' il lettore a diventare protagonista a fianco o appresso a chi scrive, da piacere rischia di diventare tortura. “ Andare altrove” è il racconto di un percorso nella penisola iberica, con l'Autrice che descrive minutamente ciò che vede, ciò che sente, ciò che prova, con uno stile scorrevole, invogliante a seguirla in questo viaggio, con l'uso della semplice parola e di uno “zainetto” culturale non indifferente. È un libro, a mio parere, fotografico. Ma fatto di diapositive sui generis , immagini soggettive che possono essere cambiate a piacere o a gusto di chi lo va a leggere. L'Autrice lo ha già presentato, un capitolo qua e uno là, corredato di “vere” fotografie; tutte splendide ma, sempre secondo me, costrittive, vincolate a quello che l'obiettivo 'vedeva' e immortalava. Credo che un libro (intendendo come “libro” quello cartaceo, frusciante tra le dita,