Recensione a lettura avvenuta
La
lettura è un piacere. Se quello che si va a leggere non coinvolge,
non 'costringe' il lettore a diventare protagonista a fianco o
appresso a chi scrive, da piacere rischia di diventare tortura.
“Andare
altrove” è il racconto di un percorso nella penisola iberica, con
l'Autrice che descrive minutamente ciò che vede, ciò che sente, ciò
che prova, con uno stile scorrevole, invogliante a seguirla in questo
viaggio, con l'uso della semplice parola e di uno “zainetto”
culturale non indifferente.
È
un libro, a mio parere, fotografico.
Ma
fatto di diapositive sui generis, immagini soggettive che
possono essere cambiate a piacere o a gusto di chi lo va a leggere.
L'Autrice
lo ha già presentato, un capitolo qua e uno là, corredato di “vere”
fotografie; tutte splendide ma, sempre secondo me, costrittive,
vincolate a quello che l'obiettivo 'vedeva' e immortalava.
Credo
che un libro (intendendo come “libro” quello cartaceo, frusciante
tra le dita, odoroso d'inchiostro e, a stampa fresca, macchiaiolo dei
polpastrelli), per essere definito tale debba trasmettere immagini ed
emozioni virtuali; altrimenti è un album fotografico.
Ecco
perché ho preferito leggerlo su carta, senza immagini; nudo da
queste, costringe la fantasia a interpretare, a 'vedere' con i propri
occhi il percorso proposto.
Questo
è un libro itinerante, e come tale va seguito e letto, seguendo
passo dopo passo l'Autrice, voce narrante che descrive sì quello che
vede, ma descrive anche, e soprattutto, le emozioni, i sentimenti, le
impressioni personali che nessun mezzo meccanico potrà mai
riprodurre.
Leggendolo
ho fotografato, come detto in maniera soggettiva, personale e unica,
i paesaggi, le strutture, le persone; ho partecipato ai dialoghi con
personaggivari e sconosciuti, che tali rimarranno, senza mai sapere
di essere entrati in una specie di cineteca personale, di un bagaglio
di conosciuto assolutamente unico.
Ho
avuto modo di 'vedere' posti bellissimi, 'sentire' profumi e odori di
vite quotidiane, 'ascoltare' rumori e voci e sussurri; il tutto
colorato da un folklore talvolta abbagliante.
Ho
gustato piatti e bevande non molto dissimili dai nostri e dalle
nostre, ma il tutto reso prezioso da empatie improvvise, comunanze di
interessi, amicizie, tra persone mai conosciute o 'accantonate' per
lunghi periodi, a causa delle distanze chilometriche.
Empatie
e amicizie che, qui da noi, vanno pian piano scomparendo; non a causa
delle distanze logistiche, ma per scelte isolazionistiche mentali,
quelle che limitano al parentado (che sia stretto, però...) gli
incontri periodici convenzionali, motivati da ricorrenze o festività
imposte da altri nel corso dei secoli.
Ogni
tanto la malegrìa (“emozione
dolce e amara che si ha quando l'allegria e la malinconia si fondono
in una sola sensazione”) contagia
chi legge, ma si tratta di sentimento veloce, mistura di rimpianto
per tutti gli eventi passati; e quasi dimenticati.
Che qui rivivono, nuovi di
zecca, e con essi la speranza che siano eterni.
Per
l'acquisto, o anche solo per una 'chiacchierata' amichevole, è
possibile contattare direttamente l'Autrice (cbalmativola@gmail.com);
fatto,
questo, che la renderà felice a prescindere.
Ultimamente sono sempre di corsa ma gli auguri che ti lascio sono ugualmente sentiti. Ti auguro quel meglio di cui hai bisogno e di trascorrere lietamente queste feste in compagnia di chi ti vuole bene.
RispondiEliminaBuon Natale Gattonero.
Solo oggi sono tornato sul blog, ma il saluto e gli auguri non hanno scadenza, e di cuore te li passo per un buon 2017, pieno di salute e serenità.
EliminaAbbraccio e bacio.
Buongiorno Pietro,
RispondiEliminapasso per augurarti uno splendido 2017.
A rileggerci presto, spero ^__*
Come detto a Sari, ho disertato dal blog e solo ora ho preso visione del saluto e dell'augurio. Ricambio entrambi, saluto e auguri, elevati a potenza.
EliminaUn abbraccio e un bacio a tutto lo staff.
Ho ricevuto in dono tanti libri, a Natale, e uno l'ho già letto con piacere: Stoner di Williams... bellissimo.
RispondiEliminaMetterò in lista anche questo.
Ciao.
Buona giornata Gattonero.
RispondiEliminaForse dovrei leggerlo.
RispondiElimina