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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

Brunetta, i manager e la base operativa

Il post invita Brunetta a tartassare i manager, lasciando in pace "chi lavora". Per quel che riguarda i manager sono d'accordo: in effetti, con compensi vergognosi, errori madornali di gestione, per non parlare dei corrotti, questa categoria meriterebbe un occhio di riguardo, e magari una gomma specifica per cancellarli definitivamente dall'albo in caso di fallimento degli obiettivi. Ma tant'è, questo resta un sogno. Quanto a "chi lavora" passo all'episodio che mi ha visto protagonista. Primi di marzo, devo rinnovare la patente in scadenza. Qualche giorno prima, mi reco all'ASL, situata in un piccolo paese del Tirreno cosentino (premessa: ho la patente da 45 anni, gli ultimi rinnovi li ho effettuati presso questa ASL, per cui ho ritenuto la cosa fattibile come le volte precedenti). Bene, qui volevo avere informazioni su eventuali variazioni delle modalità di rinnovo, cambio delle cifre dei versamenti e quant'altro; queste informazion

Elezioni 2010

Tra poco andremo a votare, Dio sia lodato.  Si fa per dire. A me le elezioni in genere fanno venire l'orticaria.  Quelle europee, nazionali, al limite regionali, i referendum, le sopporto ancora; tanto non cambiano nulla, o se qualcosa cambia mi sembra tanto lontano da non accorgermi di cambiamenti (per dire: finanziamento ai partiti, nucleare, e così via). Odio letteralmente quelle comunali; nelle grandi/medie città ancora ancora, il numero di abitanti fa da trincea a intromissioni che in paesi piccoli (6/10.000 abitanti) per me sono insopportabili. Sei in fila alla posta, un tizio attacca discorso, parliamo del tempo, quest'anno proprio infame, ma non dobbiamo lamentarci perché c'è chi sta peggio. Tocca a lui prima di me; fa quel che deve fare, saluta e se ne va. Mai visto prima, mai lo vedrò poi. Sbagliato: viene a citofonarmi perché un parente si è candidato consigliere, e lui vuole illustrarmi i programmi che sostiene (per dire: raccolta differenziata, dialogo dir

Sono contro la caccia

Intanto perché uccidere per uccidere dovrebbe essere contro la natura umana.  Dove si uccide per vivere, per mangiare, sovente per sopravvivere, c'è una giustificazione più che valida; ma ammazzare qualsiasi animale, volatile o terrestre, denota uno spirito da assassini.  E non per niente, in caso di omicidi tra umani, sovente si rileva che le armi da fuoco sono detenute legalmente, poiché in possesso del permesso di caccia.  I nostri eroi si giustificano dicendo di operare in difesa della natura, perché una sovrabbondanza di fauna la danneggerebbe.  Forse è con questo spirito che le guerre non finiscono mai: la Terra è sovraffollata, visto che le malattie, i terremoti, gli incidenti ecc., non riescono a calmierare il numero dei privilegiati destinati a vivere, tanto vale provvedere, come i cacciatori con gli animali.  La caccia come difesa in caso di pericolo è un dovere; la caccia fatta per piacere, per me è incomprensibile. Come sono incomprensibili le corride, in Spagna e