Il dono delle lacrime
Un tempo prerogativa femminile, il piangere dell'uomo era considerato segno di scarsa virilità, un qualcosa da evitare o, quantomeno, da evitare in pubblico. In tempi recenti questa espressione ha preso il valore di partecipazione; partecipazione a un dolore, a una commozione diffusa per avvenimenti che "toccano l'anima". Talvolta coinvolgenti, altre volte irritanti. Anzi, ormai il pianto maschile è divenuto sinonimo di una sensibilità preclara, tant'è che sono molti gli esempi, apertamente visivi, che offrono questa sensazione a chi ha la ventura di assistervi, meglio se in diretta sui social, che riescono talvolta a capovolgere l'impressione che il piangente di turno fosse un duro, notoriamente un cinico. Anche i delinquenti incalliti hanno scoperto che il pentimento per le performance del passato se irrorato da lacrime (l'abilità consiste nel saperle far scorrere copiose sulle gote, fino a sentirne il sapore sulle labbra) rende, a livello promoz...