Pensieri frullati
Ho seguito la partita Italia-Germania, a casa, seduto sulla sedia poiché Blu mi aveva fregato il divano, ed era disposta a lasciarmi il posto solo se me la fossi tenuta in grembo. Succede d'inverno e pazienza; ma a 37° gradi, senza aria condizionata non era proprio il caso. Avevo tolto l'audio, i commenti e le indicazioni dei 'conduttori' non mi interessavano. Individuati i colori delle maglie, mi fidavo della mia vista e delle mie (scarse) conoscenze del gioco, per godere nel caso di cose belle e fregarmene altamente alla vista di eventi negativi. Maglie azzurre, era l'Italia; maglie bianche, era la Tedeschia. Rosso vivo la maglia del portiere kartoffen; un bel rosso, tendente al granata, quella del nostro number one. Inizio della partita regolare, abbastanza vivace per due squadre in fase di studio. All'improvviso, nel primo piano di un giocatore 'azzurro' avevo notato la fascia al suo braccio. Un colpo, non al cuore, poiché del fatto non me ne