domenica 13 marzo 2011

Grazie - Pensieri - Piccoli passi

GRAZIE
Prima di passare al resto, vi rinnovo il mio "grazie"; non mi ripeterò più per non tediarvi. Questo è un ringraziamento in abbonamento. A vita.

PENSIERI
Dal terrazzo fuori dalla stanzetta della casa di cura vedo il mare, laggiù, subito oltre la ferrovia. Nei giorni scorsi era agitatissimo.
Le onde, sospinte da un fortissimo vento, battevano con violenza contro gli scogli, sollevando alte colonne verso il cielo; sembravano fumo, invece erano lacrime di sale.
Salivano verso l'alto, poi si abbattevano tornando parte nel mare che le aveva create e parte sulla spiaggia, a inumidire la sabbia di gocce amare.
Le lacrime, di mare o di terra, sono salate, di un salato amaro; e sono pesanti.
Tanto pesanti e amare e salate che non riescono a salire verso il cielo, sono respinte al mittente, non sono gradite.

PICCOLI PASSI
La fisioterapia la sta rendendo (quasi) autonoma: cammina su e giù nel corridoio, sotto stretta sorveglianza poiché ancora tentennante; si nutre da sola, ogni tanto pungolata.
Purtroppo questo recupero fisico ha un risvolto negativo che ci costringe a non perderla mai di vista, soprattutto di notte: infatti ha il pallino di alzarsi in piedi sul letto, tentando di scavalcare la sponda o la testata in fondo al letto. Un paio di volte ci è riuscita, rovinando a terra, per fortuna senza danni. Non fa tanto paura un colpo alla testa, quanto una frattura ad un arto, che nelle sue condizioni mentali sarebbe pressoché impossibile riuscire a curare. Nelle sue camminate, inoltre, punta verso le scale, in discesa verso il piano inferiore: sono munite di un robusto mancorrente, che sarebbe regolarmente ignorato, con un rischio di ruzzolamento altissimo.
Un altro grosso tormentone riguarda il catetere e il pannolone; hanno provato una volta a toglierlo, ma la mancanza di specifico stimolo cerebrale ha impedito la rieducazione della vescica a una espulsione propria, per cui hanno dovuto rimetterlo in attesa di tempi migliori. Questo crea il problema dell'andare in bagno: a ogni pie' sospinto chiede di andarci, per l'una o l'altra funzione, e ogni volta è una battaglia per tentare di convincerla che ha un bagno incorporato.
Ci sono però anche buone notizie.
Ricorderete il bacino in punta di dito; qualche giorno dopo avevo riprovato l'esperimento. Dopo averlo accettato come la prima volta, aveva lasciato le labbra in posizione, fissandomi intensamente; stavolta negli occhi avevo letto chiaramente "ma che 'razza' di bacio è questo?" (il virgolettato a razza indica che il termine era chiaramente un altro, facilmemte intuibile): le ho dato tre baci, labbra su labbra, e il sorriso del viso e degli occhi mi avevano fatto capire che aveva avuto ciò che voleva.
Anche il riconoscimento delle persone, o il loro ricordo, ha dei lampi che fanno ben sperare.
Era venuto a trovarla un compagno d'infanzia (casualmente in clinica a causa del ricovero della suocera, fratturata e in riabilitazione); oltre a riconoscerlo lo aveva salutato in un modo non consueto: "Ah, cornutazzo!".
Spiritosamente, il così definito aveva commentato: "Beh, in effetti...".
Sposato, divorziato, prima con una compagna, oggi con un'altra, voluto o non voluto l'epiteto aveva un suo fondamento...
Aveva chiesto notizie della figlia della sorella; questa le aveva detto che in serata sarebbe andata al compleanno di una compagna di scuola, figlia di...
"Ah, sì, Nausica...".
Non è che Nausica sia un nome che si trova a ogni angolo di strada, e neanche era oggetto di particolari nostre attenzioni in casa. Incassiamo lo strano ricordo, tutto fa brodo.
Altri piccolissimi episodi, lampi di magnesio, piccoli passi dentro un tunnel ancora lungo, ancora buio.
Per il resto, in evidenza il fatto che l'aggeggio orgoglio maschile rimbalza contro tutte le pareti che trova, diretto democraticamente a medici, infermiere, portantine; e a noi in primis.
Giusto ieri sera se l'è beccato anche una suora che era passata nelle stanze, invitando alla preghiera le ammalate.
Le lacrime, salate e amare, chiamate 'preghiera'; arrivano al soffitto e ricadono al suolo.