Lettera aperta a KIA Italia
Gentile signora Kia, salto i preamboli, tipo quanto è bella lei, quanto è buona lei e quanto è umana, di fantozziana memoria, poiché alla fine di questo racconto potrebbero sembrare lodi da presa in giro. Passo subito al 'dunque' di questo scritto, che non vuole essere un pamphlet, ma la semplice, e spero chiara, descrizione di un fatto che mi ha leggermente basito. Esattamente un anno fa ho avuto la fortunosa idea (senza ironia, veramente) di acquistare una sua vettura. Fortunosa poiché la Concessionaria di vendita non era nei miei piani di acquisto; ci ero passato davanti mentre ero di passaggio per andare a visionare altre marche. Vista, piaciuta, comprata... Piccola di cilindrata, a mia misura come carcassa esterna e interna, moderna quanto basta; sul prezzo non metto lingua, poiché ormai è difficile, se non impossibile, la comparazione sia con i famosi prezzi di una volta che con gli attuali, dove se non è zuppa è pan bagnato: non sono più i mille o duem...