Botti... la notte di santo Stefano!
Era prevedibile, non per niente avevo aggiunto al post degli auguri l'anatema contro gli stramaledetti botti, in particolare verso quelli notturni. Che fino a pochi anni fa iniziavano dai primi di novembre per finire dopo l'Epifania. Sicuramente per esaurimento delle merci... dell'esaurimento delle vittime, umane ed animali, le carogne che li sparano se ne fottono allegramente; anzi, più scassano gli zebedei più lo scopo prefisso è raggiunto. Come detto, fino a pochi anni fa. Da allora, vuoi per le campagne di prevenzione, vuoi per i sequestri di quelle che erano diventate vere e proprie bombe, vuoi per le numerose dita gettate ai cani e i tanti bulbi oculari gettati ai gatti, negli ultimi tempi devo ammettere che il fenomeno ha assunto limiti di sopportabilità più... sopportabili. Inducendo a ritenere i pochi che ancora li provocano come dei poveri handicappati, come tali da compatire; non fino al punto di pietirli. Un tempo erano molti stronzi, oggi pochi, ma sempre stro