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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

"Malavuci"

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Un racconto amaro, la descrizione di quanto le male voci , le voci malevole, riescono a condizionare tutta una comunità. Non calunnie, 'ché le calunnie sono reato, solo insinuazioni seminate a piene mani: chi vede divulga, chi sente divulga, chi immagina, le sue fantasie divulga. Proprio come i seminatori di un tempo, si getta il seme della maldicenza in un terreno... pronto ad accogliere tutto, meglio se di contenuto pruriginoso. E quello che germoglia da quelle semine si propaga, con lo stesso leggero, costante, vigore del venticello della calunnia. In un paese piccolo, poi, i pettegolezzi sono pane quotidiano, senza questi la vita sarebbe monotona... sarebbe un mortorio. La Perrotta attinge a piene mani nel territorio dove opera, un po' per mestiere, molto per passione. La passione per la sua terra natia non le ha impedito di descrivere minuziosamente i pochi pregi e i molti difetti che rileva nel suo vivere quotidiano. Ha ambientato il romanzo in un piccolo paese dell'

In morte di un... nessuno

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È morto Satman Singh, il giovane che nei giorni scorsi era stato abbandonato davanti casa sua con un braccio amputato da un macchinario agricolo. Uno dei tanti 'invisibili' che finiscono in cronaca come notizia spicciola solo quando muoiono in maniera tragica. Lascio alla competenza di altri la valutazione della miseria morale di chi ha avuto lo sporco coraggio di quel vigliacco abbandono, ma non posso fare a meno di rilevare quanto questo fatto sia specchio di un degrado generalizzato di ogni parvenza di umanità. Ecco, vorrei che a questo ragazzo fosse concesso un funerale di Stato, di uno Stato che non perde occasione per stigmatizzare, per criticare, per condannare... ma anche per eccitare contro le 'invasioni' che tolgono lavoro agli onesti e laboriosi italiani.  Quegli italiani che fanno la fila per lavorare a 4 € l'ora, sotto il sole o le intemperie... Un funerale di Stato che dica con i fatti il dolore e la vergogna per una morte assurda, ma soprattutto per l

Corsi e ricorsi amari

Il fiume Natisone ha ricevuto le sue tre vittime. Pochi credo sapessero della sua esistenza prima di questo drammatico evento. Succede sovente che si scoprano località della Terra solo in occasione di fatti tragici. Le guerre scoppiano e andiamo a guardare su maps  dove siano le zone ad esse interessate. Da subito viene spontaneo il richiamo mentale a fatti lontani nel tempo ma vivi per sempre nella memoria di chi li ha vissuti. Anni '70. Era un giorno di sciopero nazionale. Niente manifestazioni, neanche sapevamo di preciso il perché di questa fermata: per noi un giorno di sciopero significava solo un giorno di festa inatteso. Sapendo la data con buon anticipo, ciascuno programmava il modo migliore per goderlo il più appieno possibile. Erano tre colleghi, uno più anziano con moglie e figlio, uno da poco sposo, e un terzo scapolino, il dandy di tutto il reparto, si presentava regolarmente al lavoro con camicie fresche di bucato, col colletto inamidato, quando la stagione lo consent