20 Maggio 2019, brutta giornata
Ho appreso così della partenza di Carla (Krilù) Colombo, scorrendo casualmente le pagine di Facebook. L'avevo conosciuta su Blogger parecchi anni fa e l'avevo apprezzata per le sue poesie, per la sua capacità pittorica e per la delicatezza dei suoi racconti.
Da un po' di tempo era traslocata su Facebook, ritenendolo mezzo più veloce per trasmettere a chi la leggeva i suoi sentimenti ma, da oltre un anno, soprattutto l'andamento della sua malattia. È stato il racconto di un lunga agonia, in cui si alternavano scoratezza e fiducia, godimento di ogni attimo pur nella sofferenza che le sfibrava fisico e morale. Quello che la deprimeva di più era il fatto che non si riuscisse a capire in maniera definitiva il male che la martoriava.
Per ricordarla non ho trovato di meglio che pubblicare qui il suo ultimo scritto di addio, di una serenità e di una coscienza lancinanti, che si sovrappongono al dolore.
Purtroppo non sono stato capace di riportare il messaggio in modo più leggibile, ma il pensiero era di ricordarla in qualche modo, al di là del risultato estetico. Sono certo del suo perdono.
Da un po' di tempo era traslocata su Facebook, ritenendolo mezzo più veloce per trasmettere a chi la leggeva i suoi sentimenti ma, da oltre un anno, soprattutto l'andamento della sua malattia. È stato il racconto di un lunga agonia, in cui si alternavano scoratezza e fiducia, godimento di ogni attimo pur nella sofferenza che le sfibrava fisico e morale. Quello che la deprimeva di più era il fatto che non si riuscisse a capire in maniera definitiva il male che la martoriava.
Per ricordarla non ho trovato di meglio che pubblicare qui il suo ultimo scritto di addio, di una serenità e di una coscienza lancinanti, che si sovrappongono al dolore.
Purtroppo non sono stato capace di riportare il messaggio in modo più leggibile, ma il pensiero era di ricordarla in qualche modo, al di là del risultato estetico. Sono certo del suo perdono.
Anch'io sono rimasto colpito dalla bellezza e serenità di questo messaggio, per quanto tragico e triste. Proprio vero che le belle persone riescono a essere tali anche nell'andarsene.
RispondiEliminaUn pensiero dolce per lei, e anche per te che l'hai ricordata.
Sono rimasto particolarmente colpito dal messaggio. Avevo iniziato a leggere pensando fosse un'altra tappa del suo lungo calvario, che seguivo con partecipazione alle sue sofferenze. Quando mi sono reso conto che il saluto veniva dall'aldilà è stato un pugno nello stomaco, parzialmente mitigato dalla consapevolezza che la sua lunga sofferenza aveva avuto fine, Hai detto bene: una bella persona... in vita e in morte.
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