"Vorrei darmi fuoco..."
Angela, vieni,
andiamo a passeggio,
andiamo in palestra,
andiamo a mangiare,
andiamo a dormire.
Angela, andiamo...
Mani guantate,
prive d'odore e di calore,
anonime,
brancicano il mio corpo,
mani amorevoli, sì,
ma non amorose.
Occhi, che guardano
questo mio corpo, nudo,
senza vederlo.
Puliscono, lavano,
asciugano, rivestono.
Io dico 'grazie', e sorrido,
ma
"ho perso la mia dignità".
Ricordo altre mani, nude,
mi percorrevano,
al loro passare lasciando
una scia di piacere.
La schiena, oggi curva,
ad ogni sfiorata s'inarcava,
invitante.
Ricordo altri occhi,
mi vedevano
senza bisogno
di guardarmi,
sapevano già tutto
di me.
Oggi le mie mani
e i miei occhi
carezzano e vedono
solo ricordi.
Ecco perché
"vorrei darmi fuoco...
ho perso la mia dignità".
Il corsivo è tutto di Angela; da queste frasi ho tratto questi pensieri, che sarebbero i miei se mi trovassi nelle sue stesse condizioni. Con la sua stessa disperata angoscia.
Non oso commentare le tue parole che vengono dal profondo; ma una cosa è certa la tua dignità è grande come è grande il tuo dolore.
RispondiEliminaAngela non l'ha persa la dignità, l'ha consegnata a te perchè la conservassi in uno scrigno.
RispondiEliminaconcordo con Insight... non ho altre parole... solo un abbraccio virtuale...
RispondiEliminaconcordo con Insight... e non ho altre parole... solo un abbraccio virtuale...
RispondiEliminaSottoscrivo al 100% le parole di Insight...
RispondiEliminaUn abbraccio per voi...
Maddy
Un abbraccio per entrambi.
RispondiEliminahai ragione
RispondiEliminain ospedale spesso ci si sente senza dignità, l'ho provato anch'io in situazioni molto più facili...
ma una persona cara che ti è vicina allevia molto il dolore..
un abbraccio, Piè....
vorrei poterti scrivere che non è vero, che non si perde la dignità, ma capisco il senso profondo di quel corsivo. Ci si sente come se uno l'avesse persa, invece. A parziale sollievo, l'amore, la dedizione, la devozione di chi ci ama e ci sta accanto...
RispondiEliminaCarissimo, ti/vi ho pensato tantissimo, in questa lunga, dolorosissima estate. Non riesco a trovare parole adeguate. Posso solo dirti che talvolta formulo, per te e per Angela, qualche imperfetta preghiera. Ti dico che quello che hai scritto è di una bellezza bruciante.
RispondiEliminaTi sono vicina.
Maria
Angela,non ha perso la sua dignità,ma solo il controllo della propria vita,la quale è ritornata nelle mani del suo unico padrone:il destino.Niente si può contro di esso,se non avere l'umiltà di accettarlo con dignità.
RispondiEliminaUn caro saluto dalla redenta ex Citronella.
Mi sembra che Angela abbia perso molto, ma non la sua dignità. E' come avere un mondo dentro e non il mezzo per cacciarlo...
RispondiEliminaUn dolore grande quanto il nulla stesso , non sentirsi più padroni di se stessi è indescrivibile . Un saluto alla tua amica
RispondiEliminaConcordo con Insight e aggiungo che, secondo me, si perde la dignità quando si fa volontarimente del male agli altri, non quando si ha bisogno di aiuto. Angela non ha nulla di cui vergognarsi, la sua vita è preziosa e forse anche di più perché è una vita recuperata.
RispondiEliminaSiete due persone coraggiose, tutti e due, Gattonero.
Ci sono dei dolori lunghissimi da attraversare, ma voi due siete capaci di accendervi dentro reciprocamente una luce speciale dentro. Non lasciate che i dispensatori di disperazione, con i loro gesti e le loro parole, ve la spengano
passavo di qua, per lasciarti un saluto.
RispondiEliminaUn bacio a te e ad Angela :*
RispondiEliminae non c'e' neanche da sperare in una autocombustione...
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