Ridere per non piangere

Tre punti di osservazione diversi su un unico problema.


24 aprile 2024

Cosa succede nella sanità pubblica calabrese? L'ennesima denuncia di un sistema ormai al collasso arriva da Simone Sollazzo, medico radiologo in servizio negli ospedali della costa tirrenica cosentina, chein veste di sindacalista Confial, ha affidato a LaC News24 un racconto che si presta a molte interpretazioni:
 
«Stamattina, 24 aprile 2024, al reparto di Radiologia di Praia siamo tre medici, cinque tecnici, un infermiere e un amministrativo e il numero di esami prenotati è quasi vicino allo zero. Da quando sono tornato ho trovato un reparto bloccato, dormiente».

 Sollazzo è rientrato dopo un breve periodo fuori regione e la situazione riscontrata in questi giorni stride con le quotidiane denunce dei cittadini, quasi sempre costretti a ricorrere alla sanità privata a causa dei lunghi tempi per le prenotazioni in mancanza di posti.

Situazione paradossale
«Un giovane tecnico - continua Sollazzo - l'altro giorno mi ha detto "mi vergogno di dire che sto lavorando". Effettivamente sei ore sono lunghe da passare senza far nulla. Questa è la sanità pubblica, questo è il famoso management aziendale, questo è il controllo di Azienda Zero sul territorio».
Ed ancora: «Io non so se sia questione di incompetenza o negligenza gestionale (cioè, non frega niente a nessuno) oppure entrambe le cose. Il problema è che non c'è una responsabilità diretta di chi gestisce e spreca le risorse pubbliche. A pagarne le spese è solo e sempre il cittadino che si vede negato dei servizi essenziali con la beffa di vedere i macchinari inutilizzati, i dipendenti pubblici girarsi i pollici mentre i direttori e manager aziendali forse non sanno neppure perché si trovano davanti quella scrivania». Poi conclude: «Nel contempo crescono le strutture convenzionate, i privati lavorano h24 per sopperire ad una gestione disastrosa della cosa pubblica».

Facebook 5 maggio 2024

Dott.ssa Angela Riccetti Direttore del Distretto Sanitario Tirreno Cosentino
Siamo di nuovo sul Tirreno con la Carovana dell'Associazione Komen, insieme, per continuare lo screening e garantire, alle donne del nostro territorio, il diritto alla prevenzione:


Ospedale di Praia a Mare
ufficio Tickets e Cup - 6 Maggio 2024
Cup, due addette, non un'anima a parte la mia. Allo sportello allungo l'impegnativa per una mammografia di controllo. Ricevo il benvenuto: "Se ne parla a dicembre!". Poi smanetta sulla tastiera e, ops!, si è fatto un posto a luglio, il 22. Quando la fortuna è sfacciata nessuno la ferma... (Credo sia pleonastico dire che non riguarda il mio seno...).

In transito verso l'uscita, dò uno sguardo, discreto e veloce, al punto di attesa di Radiologia: due persone, due donne; sono le 10 e mezza e qualche altro minuto spicciolo.

Altre, varie ed eventuali

Mentre parcheggiavo prima di entrare nel complesso avevo visto un signore di media età avanzata, all'ombra del gabbiotto di controllo degli accessi (vuoto come sempre),  bistampellato, con un borsone nero a tracolla, barba lunghetta, forse in attesa di qualcuno per tornare a casa. Sembrava più un barbone in attesa del pranzo che un paziente in paziente attesa.
Me lo ero ritrovato all'uscita, al di là del bivio, appoggiato a un muretto, al sole, senza neanche un cappellino. Curiosità felina mi aveva invogliato a chiedergli se aspettava qualcuno. Doveva tornare a casa, a una quindicina di chilometri, ma il bus gli avevano detto che sarebbe passato alle quattro del pomeriggio. Aveva chiamato un taxi, che gli aveva chiesto 80 €, che non aveva, o che comunque non aveva intenzione di spendere in un viaggetto che non era di piacere.
Forse la felicità per i tempi brevi della mammografia, forse non so cosa...
"Salga, tiri indietro il sedile visto che è di gamba lunga e allacci la cintura, altrimenti il blang! blang! blang! ci seguirà fino alla fine del viaggio. A parte i carabinieri...".
Si chiama Sandro*, è muratore con una piccola impresa. Venerdì lo avevano chiamato dall'ospedale invitandolo a presentarsi lunedì, oggi, alle 8,30 massimo alle 9, per una risonanza magnetica. Era stato puntuale, ma... il macchinario è guasto.
Lo aveva detto con una calma rassegnata, aveva avuto dei precedenti che lo avevano allenato ad accettare la scalogna come fosse citata nel Cantico delle Creature di francescana memoria, posizionata subito prima della beneamata sora Morte.

Laudato sii, o mio Signore,
per sora Scalogna,
che perseguita questa nostra terra,
tanto bella quanto sciagurata.

Consegnato presso al domicilio, compresa l'attraversamemto della statale, dove un agile vecchietto ha messo il passo alla pari di uno stampellato.
(* Sandro è nome di fantasia, onde evitare una troppo facile individuazione del soggetto).

In attesa della convocazione di Mattarella per l'assegnazione della coccarda di Alfiere di Bontà...

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