"Nero scolastico" di Scaldini
Tempo di lettura previsto: 4 ore e rotti. L'ho letto in 3 ore e pochi. Basterebbe questo a indicare quanto avvincente sia stata questa galoppata.
Scaldini, qui nella veste insolita di Perboni, costringe a una lettura veloce, seppure attenta, per arrivare al più presto a un 'dunque', che non è mai scontato fino alla fine.
Un racconto in giallo, con striature di rosa e graffi neri; l'ironia, e il sarcasmo affatto velato, per introdurre in ambienti che nulla hanno da invidiare a letture definite più avvincenti.
Ufficialmente, niente di nuovo sotto il sole, se riferito all'Autore; ufficiosamente, una ulteriore sorpresa delle capacità camaleontiche di un Autore che meritatamente è tra i migliori in circolazione.
In corso di lettura, mi è venuta spontanea la corrispondenza di stile con un Autore di lontane e piacevoli letture: Wodehouse. La persistente ironia di questo, bene si sposerebbe con lo stile apparentemente leggero di Scaldini, in questa e nelle precedenti sue opere letterarie.
Può essere che questa simiglianza sia stata indirizzata dalla comunanza della descrizione di suini in alcune delle storie raccontate dallo scrittore inglese con quelle pubblicate nel corso di oltre un decennio da Scaldini in veste di Perboni, professore di liceo specializzato nel rilievo dei pochissimi pregi e delle moltissime pecche della scuola italiana. Per l'inglese, in quelle storie, soggetto principale era una scrofa, per il prof beneficiari delle sue perle scolastiche erano, genericamente, i porci.
In questo racconto i suini non compaiono, ma le perle scolastiche, inedite e aggiornate, ci sono, e fanno da corollario piacevolmente ironico a una trama... tutta da leggere.
Espresso in modo brillante! Il tuo post è straordinario e offre prospettive approfondite. Grazie per aver condiviso la tua saggezza.
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