IMPREVISTI

Un'amica, che non cito per via della solita privacy, ha avuto un piccolo problema col suo blog. Ha minacciato di buttarsi nella piscina di un'amica, una piscina fatta a tazza di cacaturu. Questo tentativo di gesto insano mi spinge a tentare un salvataggio in extremis, dedicandole ovviamente una poesia, che serve soprattutto quando il web ti crolla addosso. Devo chiedere a una Santa Cazzarola di non tirare lo scarico nel corso di questo intervento poetico. Se lo fa, l'idraulico dovrà cercarselo in paradiso, perché questa poesia le intaserà la "piscina", e nella casa allagata potrà allevare rospi, alligatori, luppoli e jene, perché col cazzo che in agosto trova un idraulico. E, se lo trova, pagherà il mutuo per trent'anni... 
E MIRASOL
Quand a liv l'oc e la mènt a la sò... te' fond de' zil
che pe tot s'a gl'el d'e vent, che pé tot atàc a un fil
in tn'eterna ziravolta e' pò capi sol e' Signor...
S'a nisès un etra volta? Avreb nésar mirasòl.
Se' avreb nésar mirasòl, grand e gross t'è mèz d'un pré
par guardé a là dlà de' sòl, dov l'oc un'i po' andé...
Par zarche a là d'ciora d'posta, dov che l'essar un'a piò sens!
Cos c'lè c'guida stà grand giostra c'và avaiòu par l'univers?
Parché, s-cianàz, at vut limé e zarvél?
Avut andé a snaslér in dov ch'un s'pò.
Quand che tsé bé c'anciòu ut putrà di' quel
e c'uj srà sempar e sempar "un po' piò so"...
La lòna, e sòl, al stel... E pù?
E quand t'aj foss rivé a là d'ciòra d'posta?
T'aves putù scruvi néch l'ultum vel?
E quell t'aj truv la foss sol 'na timpesta,
una bussena eterna d'fug o d'gel
in st'e cadéj arvers, gonfi d'curiéndal...
c's'armastaresat?
E vut, e gnit, e buida toti al pert.
E t'ares pers che po' te incora d' bèl
cvéla d sré j occ par puté avdé piò in elt...
No, s-cianaz!
Te t pu andé coma la folgar, coma l'ela dla tu ment
T'cascaré strà la tu polbar... t'finiré cun la tu zént.
Mo st'né fed, tna saré mai cos c'l'è c'guida, cos c'l'è c'mòv,
cos c'da vita a na garnèla... A un struncòu, par guinté un fior...
Berto Marabini (1979)
(IL GIRASOLE - Quando alzo gli occhi e la mente lassù... nel profondo del cielo / che sembra tutto sulle ali del vento, che sembra attaccato a un filo / in un'eterna giravolta che può capire solo il Signore... / Se nascessi un'altra volta vorrei nascere girasole. / Sì, vorrei nascere girasole, grande e grosso in mezzo a un prato / per guardare al di là del sole, dove l'occhio non può arrivare... / Per cercare al di sopra di tutto, dove l'essere non ha più senso! / Cosa è che guida questa grande giostra che va in giro per l'universo? / Perché, uomo, vuoi arrovellarti? / Vuoi andare a curiosare dove non si può. / Quando sai bene che nessuno ti potrà dire qualcosa / e che ci sarà sempre e sempre "un po' più in alto"... / La luna, il sole, le stelle... e poi? / E anche quando tu fossi giunto al di sopra di tutto? / Avessi potuto scoprire anche l'ultimo velo? / E quello che ci trovi fosse solo una tempesta, / una tormenta eterna di fuoco o di gelo / in questo catino rovesciato, pieno di coriandoli... / Cosa rimarresti? / Il vuoto, il niente, il buio da ogni parte. / E avresti perso quel po' che ancora hai di bello, / chiudere gli occhi per poter vedere più in alto... / No, uomo! / Tu puoi andare come la folgore, come l'ala della tua mente. / Cadrai fra la tua polvere... finirai con la tua gente. / Ma se non hai fede, non saprai mai cos'è che guida, / cos'è che muove, / cos'è che dà vita ad un seme... a uno stelo, per diventare un fiore...).
Santa Cazzarola, adesso puoi tirare l'acqua... ho finito.

Commenti

  1. Non potrei mai tirare lo sciacquone e far risucchiare da un cesso simili carezze.
    Proprio dolce 'sta dedica gattone..l'amica Delate gongolerà per questo dono.
    Mi piacciono gli omaggi tenerosi...
    Bravo micio..te voio ben!!!

    RispondiElimina
  2. bella poesia

    mi piace!

    e comunque la poesia popolare mi affascina enormemente

    bravo gatto!

    RispondiElimina
  3. Eh si, non è niente male. Fortuna che hai messo la traduzione o non ci sarei arrivato del tutto!

    RispondiElimina
  4. mmm, da ateo convinto (magari ottusamente, ma convinto) non condivido la poesia.
    (me l'aspettavo in piemontese, però..)

    RispondiElimina
  5. e tutti avemmo il girasole in mente… :) e quella parola fede la intendo come fiducia e rispetto nei confronti della Natura, dell'Uomo, di tutto l'Universo! quella stessa fiducia per cui immagino che i girasole si voltino dall'altra parte quando passa uno stronzo che tutte queste cose belle non le vedrà mai… tiraaaaaaaa (lo sciacquone)!

    RispondiElimina
  6. @ Vittorio: io, tu e qualche altro, una fede l'abbiamo, in qualcosa crediamo.
    Certo, se qualche risultato positivo ce la rafforzasse, prima arriva meglio è.
    Sono d'accordo con Petrolio su una lettura più ampia, più laica, del pensiero del poeta.
    Avevo puntato soprattutto sulla protesta del girasole verso il male che facciamo alla Terra, più che le domande metafisiche all'uomo.
    Un invito a lasciar perdere la ricerca nell'infinito di qualcosa o qualcuno (ricerca che comunque non avrà mai fine, sennò che infinito sarebbe) e pensare di più al 'finito' della Terra, che di questo passo, tra l'altro, non è molto lontano.

    RispondiElimina
  7. Frenate con sto sciaquone! Un attimo solo.
    Non mi aspettavo una così bella poesia, grazie Pietro. Fino ad ora nessuno me ne aveva mai dedicata una! Credo di essere anche diventata rossa.
    Il messaggio è chiaro: meglio guardare all'orto di casa, e curarsene finché si è in tempo.
    GRAZIE davvero.
    Ora tirate l'acqua.
    :)

    RispondiElimina
  8. c's'armastaresat?
    solo questa riga è già una grande poesia.
    Davvero bella. Complimenti a chi l'ha scritta e a te che ce l'hai fatta conoscere.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Lettera aperta ad Amazon

Meccanica celeste

Senza bussare