domenica 1 agosto 2010

ECOpreambolo



Intanto ecco la mia cassetta, sorella di decine di altre, e i miei mattoni, fratelli di tanti altri.
Come dice il saggio: finché c'è frutta e carta c'è speranza, dopo sarà solo perdenza.
Passo al succo di questo preambolo, in particolare per quanto riguarda le fasi burocratiche per la messa in opera sia del termocamino che dei pannelli solari.
Per usufruire in entrambi i casi della detrazione fiscale del 36% (fino all'anno prima era del 41%, ma non ho fatto in tempo, mannaggia li pescetti!), ho dovuto adempiere ad alcuni adempimenti, eseguiti con la lente in mano, perché una virgola sbagliata rischiava di mandare a schifio tutto l'ambaradan.
Fatturazione dei pezzi e della manodopera: fatto (nelle fatture, per esempio bisognava prestare attenzione al fatto che il prezzo di acquisto del bene doveva essere distinto dal costo della manodopera; e quest'ultimo, tassativamente, doveva essere superiore al costo del marchingegno. Una distinzione che non ho capito, ma come disse quello là: obbedisco!).
Bonifico alle ditte in modulo speciale, con specifica dettagliata delle motivazioni del versamento e riporto degli estremi delle fatture: fatto.
Compilazione dell'apposito modulo, riportante i propri dati personali e la specifica dei dati catastali dell'immobile: fatto.
Copia dei versamenti ICI dei cinque anni precedenti: fatto.
Restava da fare solo la DIA: che, per esteso, recita Denuncia Inizio Attività.
Da presentare al Comune e, protocollata la ricezione da parte di questi, allegare l'originale agli altri documenti.
Il tutto da inviare al Centro Operativo di Pescara, che 'dovrebbe' essere una sezione specifica della gloriosa Agenzia delle Entrate.
Bene: so, senza falsa modestia, che il mio modo di scrivere si può definire 'quasi infantile'; che piaccia o no, meglio non riesco a fare.
Sul 'leggere', invece sono un briciolino pignolo.
Leggere mi piace; ma per provare piacere nella lettura, devi assolutamente 'saper leggere'.
Inteso come entrare in quel che leggi, cercare di capire ciò che leggi, e, quando l'hai capito, rileggere ancora.
Qui davvero senza falsa modestia, 'credo' di saper leggere.
Torniamo alla DIA, e alla sua definizione per esteso.
Ho battuto a macchina una Dichiarazione Inizio Attività, che più o meno recitava:
"Ill.mo Sig. Sindaco, con la presente comunico alla S.V. l'inizio di lavori per la messa in opera di un termocamino (idem, successivamente, per i pannelli solari) presso la mia abitazione ecc. ecc. Distinti ossequi".
Al di là della considerazione sulle modalità di dialogo con il proprio sindaco, con la quasi obbligatorietà d'uso di termini spagnoleggianti o comunque medioevali, ho portato in Comune la/le dichiarazioni, me le ha protocollate un tizio nell'atrio e ho completato la documentazione.
Spedita, raccomandata postale semplice, e chiusura dell'operazione.
Questo preambolo probabilmente susciterà un piccolo coro antoniano di: ecchissenefrega!
Il motivo sarà evidente nel prossimo post riguardante l'impianto fotovoltaico.
Per completezza: il termocamino è costato 2349,60 euro, dalla posa al collaudo finale, compresi tutti i collegamenti idraulici all'impianto esistente.
I pannelli 1650,00, anche qui dalla posa ai collegamenti dal giardino alla caldaia.
Credo, ma non ne sono sicuro, che con la maggior diffusione, soprattutto dei pannelli, i costi siano calati.
I tre aggeggi, termocamino pannelli caldaia, funzionano in alternativa tra loro e pertanto sono collegati.



Chiudo il preambolo, ci vediamo alla prossima.







8 commenti:

  1. Allora aspettiamo il prossimo post per capire il tutto. :) Ti sono costati, ma credo che tu abbia già fatto i conti del poco tempo impiegato per ripagarteli a botta di risparmi sulle varie bollette... Giusto?

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  2. I costi sostenuti non sono eccessivi.Il mio pannello solare termico solo per l'acqua dei sanitari fatto una decina di anni fa era costato molto di piu'.

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  3. Di pesante c'era il pieno di gpl, circa 1000 euro ogni 8/9 mesi (peraltro da dividere con un altro condomino: 2/3 pagava lui, che aveva anche il riscaldamento, 1/3 a carico mio).
    Con l'arrivo del metano, la sua bolletta ha avuto in carico la rateizzazione delle spese di allaccio dal contatore all'abitazione; bimensile, per un anno.
    Alla fine mi hanno comunicato che le mie bollette sarebbero state quadrimestrali, poiché lo scarso consumo non giustificava l'emissione bimestrale canonica.
    Il consumo medio mensile è di 8/9 metri cubi, in pratica solo per la cucina; che sale fino a circa un metro cubo al giorno, nel periodo di passaggio dall'inverno alla primavera; col termocamino spento e i pannelli che non riescono ancora a scaldare a sufficienza, devo per forza ricorrere al metano per le necessità di casa.
    Diciamo che non rimpiango quanto speso.

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  4. Sono d'accordo col fotovoltaico, ma non è un pochino costoso?
    Così tutto azzurro mi piace proprio! Sembra di stare da me...
    :)

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  5. Al fotovoltaico non sono ancora arrivato.
    A parlarne.
    Quando arriverà il post, ti accorgerai che il costo è l'ultima cosa che ti fa girare le trottole.
    Comunque so per certo che i costi sono diminuiti di molto da quamdo l'ho fatto io.
    Sai, fare i precursori dà la soddisfazione di poter dire: "sono arrivato uno!"; poi ti accorgi di averlo preso nel cu...ore, perché subito dopo che hai precorso, i prezzi crollano, per svariati motivi.

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  6. Pietro, lei mi sta trascurando da parecchio tempo..
    Ma io voglio dirle che VEGLIO su di lei..e proteggo il suo blog...
    Certo se esponesse anche il santino...
    Un abbraccio

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  7. Grace (ma cazzara santa), mon amour!
    Ho visto il santino poco fa, ero ancora in devota adorazione...
    L'esposizione mi sconfinfererebbe assai, ma non so come si fa.
    Ti terrò nel commento: il problema sarà il bacio serotino.
    L'immagine è talmente piccola, che per darti un bacino dovrò adeguare la boccuccia al culetto di un pulcino.
    Conseguentemente la linguina a quella di una serpe.

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  8. Ma un gatto nero alle prese con i misteri del moderno braciere, si può definire un medioevalsensualcat...?

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