venerdì 2 marzo 2018

Schede elettorali 2018

La passo come "Comunicazione di servizio", pur avendo il dubbio di essere uno dei pochi tonti che non avevano fatto caso alla novità (peraltro, mi pare, poco reclamizzata dai media; oppure mi è proprio sfuggita) del cosiddetto tagliando elettorale antifrode. Pur nella sua semplicità espositiva, non mi stupirei se alla fine dell'avventura elettorale dovessero scoppiare furibonde polemiche, sia per l'informazione che per la sua pratica applicazione.
Decenni di votazioni per i più svariati motivi, nazionali regionali comunali condominiali, ci avevano abituato a un itinere di voto ormai consolidato: presentazione della scheda e dei documenti, voto in cabina, inserimento del papiro nell'apposita urna, senza passaggio in altre mani "impure", il canonico "Tizio ha votato" (già pugno nell'occhio alla privacy; tutta la sezione veniva a sapere che il Tizio con barba finta e occhiali scuri per evitare i questuanti del voto, aveva votato; anche quando il fatto fregava a nessuno, escluse le votazioni comunali, dove il conto delle pecorelle ha una sua importanza, fotografando l'attimo fuggente dell'appartenenza), restituzione del documento e della scheda timbrata, buongiorno/buonasera e arrivederci alla prossima.
Da quest'anno è tutto quasi come prima, con la modifica di un piccolo passaggio che potrebbe invalidare il voto di Tizio: il presidente del seggio, all'atto della consegna del papiro reciterà un codice alfanumerico a un peone, che lo annoterà nell'apposito registro; una volta dato il voto, la scheda DEVE assolutamente tornare nelle mani del presidente che staccherà un tagliando riportante il codice prima dettato per poi immettere la scheda stessa nelle relative urne.
Poi il rito riprenderà l'andazzo del passato: Tizio ha votato, buongiorno/buonasera e arrivederci in primavera (rima baciata casuale, senza malizia).
Non so se questa novità riuscirà ad evitare la denuncia di brogli; se riesce sarà già un bel passo avanti.
Spero che i presidenti operativi abbiano il lampo di genio di tenere qualcosa sopra la fessura d'entrata delle urne, visto che l'introduzione diretta (per fretta, per ignoranza della disposizione o per semplice disattenzione) da parte dell'elettore comporta l'automatico annullamento del voto; non recuperabile, poiché non credo ci siano possibili deroghe per un'apertura occasionale delle urne per recupero del voto.
È un'idea che è venuta a me, tonto patentato, quindi penso che verrà anche a menti più lucide e pronte.
Ne parlo poiché chi va a votare in questa tornata già ci va (ma è una mia personale impressione) col naso turato; se a ciò dovesse aggiungersi l'annullamento la reazione potrebbe diventare violenta.
Metto qui sotto uno dei comunicati che ho trovato sul web, con la certezza che sto seminando in un campo già pienamente e opportunamente coltivato.
Tra uno più uno meno, meglio uno in più.
Un consiglio, che supera il rispetto della nuova regola: portarsi appresso un panino o altro commestibile. Mi sa che i tempi saranno decisamente più lunghi, e un po' di ristoro nell'attesa potrebbe essere utile. 

La tornata elettorale del 4 marzo segnerà  l’entrata in vigore di una novità: il “tagliando antifrode".
Sarà la prima volta che verrà sperimentata questa modalità nel nostro Paese.
Ogni scheda elettorale sarà dotata di una linguetta staccabile con sopra riportato un codice alfanumerico. Al momento della consegna della scheda all’elettore, il presidente di seggio controllerà il codice e lo riporterà sul registro elettorale della sezione.
Poi la scheda passerà nelle mani dell’elettore, che si recherà nella cabina per esprimere la sua preferenza di voto. Terminato questo passaggio, l’elettore ripiegherà la scheda votata per poi riconsegnarla al presidente di seggio.
Il presidente verificherà che il codice alfanumerico della scheda restituita dall’elettore sia lo stesso di quello annotato in precedenza sul registro elettorale: un meccanismo per accertarsi che la scheda sia la medesima e che, nella cabina, non sia stata sostituita.
Se tutto combacerà, il tagliando con il codice verrà staccato dalla scheda (in modo che sia garantita la segretezza del voto), che a sua volta verrà introdotta nell’urna.
Si tratta di un sistema studiato dal Ministero dell’Interno per evitare l’utilizzo di schede pre-votate.
Tali operazioni richiederanno un tempo superiore a quello normalmente impiegato per le operazioni di voto.  Gli elettori sono quindi pregati di attendere pazientemente il proprio turno e, se possibile, non aspettare le ultime ore della giornata per recarsi ai seggi.

A chi ha deciso di non andare a votare tutta la faccenda fa un baffo, ma l'informazione potrebbe tornare utile per un eventuale futuro ripensamento. Magari più prossimo di quanto si pensi, a giochi già chiaramente delineati, in cui anche un voto potrebbe far pendere la bilancia su uno di due piatti, anziché sulla decina di piattini di questo giro.
Dimenticavo: auguri a Lazio e Lombardia, sapremo il loro voto verso la fine della settimana prossima. 
Se tutto va bene.



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