"Che cazzo fai?"
Premessa: oggi, martedì, fa un caldo boia; l'adsl va e viene; la pelliccia esterna è nera, la pelle interna è verde, ma così verde che il verde leghista al confronto è rosa pallido. Questo verde è provocato da un malanno chiamato "invidia": invidia per tutti i vostri blog, che sono tutti di una bellezza conturbante (potessi copularci, lo farei con ciascuno di essi), ma, soprattutto, non 'toppano' mai. Detto questo, e viste le premesse, disconosco fin d'ora la paternità di quanto vado a tentare di scrivere, e soprattutto di postare.
"Che cazzo fai!", è la frase che si sussurra quando, viaggiando in un senso unico, ti trovi una macchina che ti viene frontalmente.
"Che cazzo fai!", è la frase che ti sibila il pedone che, nonostante tutto, non sei riuscito ad arrotare.
"Che cazzo fai?", è l'urlo, mentre navighi nella tua canoa a propulsione manuale di una pagaia, che senti rimbombare in mezzo all'oceano; viene da un transatlantico cui hai tagliato la strada.
La differenza fra i tre "cazzi" è nei punti, esclamativo e interrogativo.
I primi due indicano chiara disapprovazione, e l'esclamativo è un coprivirgola, cui segue sempre una sequenza di aggettivi squalificativi, che abbracciano amorevolmente tutta la parentela del destinatario della missiva.
Il terzo, invece, punto interrogativo, indica apprensione, solidarietà, affettuosa richiesta di chiarimenti.
I "cazzi" o similcazzi che ho trovato, in particolare su un blog, rientrano in quest'ultima categoria, anche se ho avuto l'impressione che qualche post, oltre alla pena sprizzasse anche profondo compatimento, oltre a risatine sottofondo.
Vado a raccontare gli episodi che mi hanno barzellettato.
Il primo riguardava un mio commento a un post, sul mio blog.
Ho battuto, con la concisione di cui vado fiero, questo commento; ho eseguito tutte le manovre richieste, user pass pubblica, esce una striscia gialla: il tuo post è stato pubblicato.
Sono piuttosto curioso, pertanto vado a rileggermi la creatura. Non c'è.
Richiamo il "pubblica post" e mi trovo il rettangolo bianco, fiordilatte; riclicco sull'invio post, e mi risponde una scritta rossa: il testo nel campo è obbligatorio.
Il testo mi piaceva e volevo pubblicarlo. Da lì è nato Non entro dalla porta, passo dalla finestra , direttamente sul blog del gatto, convinto che fosse un pezzo unico.
Tornato sul commento, che credevo abortito... e me lo ritrovo al suo posto, vispo e sogghignante.
Pubblicazione doppia, forte dubbio di megalomania latente dell'estensore.
Vabbé, è andata così, nella vita c'è di peggio.
Vado avanti un po' di giorni, posteggiando qua e là, ma robe di pisciatine, e comunque tutte in casa d'altri.
Tutto perfetto, nessuna pugnalata dall'adsl, nessun tradimento dal gestore.
Fino a qualche giorno fa, quando la confidenza confidenziale di donna Grace-eccetera, mi ha indotto, me tapino, a una risposta articolata al suo post.
Stessa trafila per l'inoltro, stesso risultato, rettangolo bianco, tutto perso.
Mi era sembrato un bell'articoletto, ho pensato bene di non mandarlo in fumo; quindi rientro a casa del gatto, lo ribatto più o meno identico, perlomeno nella sostanza, e lo invio.
More solito, torno al commento assassinato... e sapete già cosa è successo: mi sono ritrovato ambitesto.
Non bastava: la Grace-eccetera ha pensato bene di riportarlo anche nel suo blog, circondandolo di un'aura immeritata, soprattutto pensando alla seconda figura di merda collezionata.
E siamo a ieri.
Il prof. Perboni, nel blog dell'intervista al coniglio, mi chiedeva un'informazione a vago sfondo educativo.
A Perboni non si può dire di no, quindi ho provveduto a relazionarlo in merito alla sua richiesta.
Solita trafila: testo, posta commento...
Credo che anche voi avrete sentito il "perdirindindina" 6° scala Mercalli, con il dovuto contorno di insulti, diretti a tutto l'apparato; tastiera topo monitor, da neri che sono, erano diventati rossi per la vergogna.
Abbandono la consolle, passo in cucina per un goccio di caffè (niente di meglio come calmante), esco in giardino e mi accendo una sigaretta.
Cielo azzurro, mare in lontananza una tavola, venticello nord-sud: l'ideale per fare una disamina serena della situazione.
E lì è venuto il lampetto di genio.
Torno in plancia, vado direttamente sul blog del gatto, e posteggio la sfida. Poche parole, per attivare il blog.
(E meno male che non ho battuto quello che pensavo, altrimenti chi ci spia mi avrebbe mandato in galera).
Ho fregato non so chi, ma l'ho fregato!
Il post è tornato in vita.
Elimino subito il blog specchietto per le allodole, e finalmente mi rilasso.
Già ieri sera scopro che quello che avevo cancellato era già stato ripreso in un blog parallelo.
Vado a spiegare, con dovizia di particolari, in un commentino cuore in mano, la situazione. Posto... cancellato. Rimando tutto a oggi, sperando in bene.
Questo è tutto.
Anzi, non è tutto: mi piacerebbe sapere come ha fatto la portaerei citata in apertura a trovare quelle due righe, subito cancellate, che mi stanno esponendo al ludibrio universale.
Ma siete tutti orwelliani, adepti del grande fratello, iscritti a radio vaticana, testimoni di geova, siete pidiellini quinta colonna...? Mi sento massacrato dalle vostre capacità.
Comunque, facendo finta di credere che non vi state sganasciando, ringrazio per la solidarietà.
Terrò presente l'alternativa della pergamena; da qualche parte devo ancora avere dei bastoncini di ceralacca (mai buttare qualcosa, non si sa mai...).
ooooohhhh
RispondiEliminafinalmente!
ti "vedevo" sul mio blog, ma ci andavo a cliccare e non appariva nulla...
del post c'ho capito poco, ma da quello che ho compreso, posso dirti che sono cose che succedono con questa maledetta tecnologia,
è successo anche a me...
magari a te per adesso succede un po' troppo spesso... heheheheheheh
già te l'ho detto che hai la tastiera fulminante...
in ogni caso ho dei piccioni viaggiatori che non sbagliano mai...
La morale che si ricava è che devi bere meno caffè e smettere di fumare.
RispondiElimina@ Perbo:
RispondiEliminaAlla mia età, se smetto anche col caffè e col fumo, che faccio?
Potrei offrirmi come escort, tanto tutto l'apparato relativo è già rotto, davanti dietro sopra sotto, ma l'innominabile figlio di santa donna, pace all'anima sua, tra tutti i suoi difetti non ha quello del cattivo gusto. Sarei respinto, minimo a manganellate.
E comunque, caffè e sigaretta mi hanno consentito di fregare, sempre non so chi, ma qualcosa o qualcuno, e mi hanno consentito di pubblicare questo post, che sarà pure una cagata, ma ogni scarrafone è figlio a mamma soia (dialettalmente non è ciò che dio fece, ma sono certo che rende l'idea).
Colgo l'occasione per comunicare che, dopo una giornata infernale con l'adsl, stasera che mi serve per brevi sveltine, la figlia di troia si è messa a posto.
Pietro, con me puoi smettere di fingere..
RispondiEliminaMI STO SGANASCIANDO e DESIDERO CHE TU LO SAPPIA!
Il template del tuo blog è molto minimal, ma che importa..
A renderlo "STUPEFACENTE" sono le tue parole..
Quando il mago Blogger non le fa sparire: ZOT!
E comunque ha ragione Perboni..
meno caffè e basta fumo!!!
Ah..ho letto ora. Continui pure a fumare...
RispondiEliminaIo comunque quoto Greis... I contenuti sono più importanti della grafica e seppure ogni tanto capita che i tuoi spariscano nel mare di post persi nella rete l'importante e che ogni tanto qualcuno pervenga ai nostri occhi allietandoci le giornate... QUI CI SI SGANASCIA DAVVERO, non tanto per dire!
RispondiEliminaE come direbbe Trapattoni:
Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco!
e come tutti i gatti neri quando li cerchi non ne trovi uno, quando non te li aspetti nascono tutti carbonai, nerissimi come la pece, scuro scuro come il buon f…! Già hanno 7 vite se moltiplichi per 7… mai stare senza! ;)
RispondiElimina@ petrolio:
RispondiEliminaQuesta tua ricerca dei gatti neri mi mette in leggera apprensione: non è che segui le ricette di Bicazzi?
Io sono il terzo cazzo...ooops mi spiego meglio appartengo a quelli che hanno usato il terzo tipo di cazzo , per capirsi quello che ti ha urlato " apprensione, solidarietà, affettuosa richiesta di chiarimenti."
RispondiElimina..è vero ho anche un po' ho riso...risata di tenerezza non di "presa di culo" ..non vorrei mai ;)
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RispondiEliminaNon ho ben capito...
Vorresti copulare con il mio blog? O.o
ahhahahaah!
Sei un grande, Gattonero!
@ Coniglio:
RispondiEliminaANCHE il tuo blog!
Visto che siete tutti eterei, quindi asessuati, non sono costretto a rispettare le differenze, come si dice: per me, tutto fa brodo.
Vado a sparare qualcosa sul blog, forse GRANDI notizie, incrociando le dita delle zampe.
Dovrei trovarmi nella situazione di fame vera… e non so nemmeno se ci riuscirei! Macché son stata anni in attesa di un gatto nero! Nemmeno l'… 'ombra' nera! poi ne ho trovato uno, si chiama Ares, e quello me ne ha portati altri 10… è prolifico il gatto nero! :))))
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