venerdì 4 maggio 2012

Pausa, senza caffé...


 Una maglietta, 
indossata per sessantatrè anni,
ti diventa pelle, 
o sei solo una macchietta.







Onore al merito, ma mò non rompete,
se proprio lo volete, chiedete i danni all'Enel;
non potete, sessantatré anni dopo,
pretendere di passare dalle luci della ribalta  
al buio di uno stadio senza manco una candela.



E' un fiore del mio giardino,
ve l'offro col cuore, come fossi un bambino,
quale ero allora, e mi piace anche oggi
tornare ad esserlo, almeno per un giorno,
e piangere su un destino infame,
che forse vi ha tolto tanta gloria,
ma di sicuro altrettanta possibile miseria.


16 commenti:

  1. Su a Superga è sempre commovente vedere le poesie, i fiori, le foto - a me colpisce molto che emigranti torinesi degli scorsi decenni verso altri paesi poi quando tornano qui vanno apposta lassù a lasciare foto, parole ecc. Il ricordo di quella squadra per la nostra città è diventato un simbolo, ben più vero, condiviso e sacro di quelli che ci spacciano per tali.

    RispondiElimina
  2. Un nastro rosso di pensieri, per loro...

    RispondiElimina
  3. Mi unisco al tuo bellissimo pensiero.

    RispondiElimina
  4. Quando il calcio era vita vera e possibilità di riscatto sociale. Quando i calciatori erano persone

    RispondiElimina
  5. Allora si che si poteva parlare di sport... la rosa è bellissima anche se il giallo non è un colore che amo molto :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Marà, quella m'ha passato il convento del mio giardino; se non ci fossero stati i boccioli rossi (che poi ingialliscono allo sboccio) avrei optato per un cespuglione di margherite. Già sono stato bravo (chi si loda s'imbroda, ma me lo merito) a fare la foto e soprattutto a postarla, conoscendo bene le mie ridotte attitudini in tastiera. Ciao.

      Elimina
  6. Risposte
    1. Non sono i sessantatré a pesarmi, sono i quasi otto di prima. Ciao.

      Elimina
  7. La tua rosa è lucente più che una fiamma. GAttonero passa un bel fine settimana.. io comincio a riempire il baule ;-) un abbraccio e pure un bacio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che da oggi ho un motivo in più per adorarti, vero?
      Terra di sogni e di chimere, stiamo arrivando!
      Ricambio sia il primo sia il secondo.

      Elimina
  8. mi unisco alle tue parole e aggiungo davvero tanta malinconia per quel calcio...

    RispondiElimina
  9. Ciao bello il tuo post e la tua rosa, offerta con il sentimento di un bambino.
    Buon fine settimana gattone, ciao

    RispondiElimina
  10. Mio padre mi raccontò anni fa dell'incidente aereo del Torino, ricordo che aveva quasi le lacrime agli occhi pur non essendo di fede granata :(
    Mi unisco al tuo ricordo.
    Ciao

    RispondiElimina
  11. Quando ero bambino (ho solo un anno meno di te) qui in Riviera il Grande Torino era tra intimi e conoscenti una vera leggenda, il cui emozionante ricordo porto ancora con me.

    RispondiElimina
  12. ciao Gattonero, anch'io mi ricordo da bambina questa triste vicenda, mi aveva scioccata, hai fatto bene a ricordarli con affetto, mi viene la pelle d'oca ancora adesso a pensarci, grazie a presto rosa buon week end.))

    RispondiElimina
  13. Ciao gattonero, oggi è giorno dedicato a voi, amici del blogger, e non potevo assentarmi dal tuo blog.
    Passo per augurarti buona domenica, in merito al tuo articolo posso dire che ho sentito di questa tragedia, davvero straziante, resta solo di custodire un caro ricordo.

    RispondiElimina