domenica 30 settembre 2018

Spubblicità e Regresso

Premessa: sono imbufalito.
Lo so, siamo un po' tutti imbufaliti, ciascuno per questo o quel motivo. Sovente per più motivi.
E, di solito, non siamo imbufaliti tanto per passare il tempo.
Tra i non pochi motivi che mi consentono di essere nella marea dei più, oggi se ne è aggiunto un altro, parlare del quale mi sta mandando fuori di testa.
E da imbufalito, che ha un che di bucolico, mi fa letteralmente incazzare.
Incazzato nero... che se mi vede un ministro dell'interno oggi à la mode mi prende di peso e mi risbatte là donde ritiene io sia fuggito.
Non ho né i mezzi né, forse, la capacità di metterlo in atto, ma un pensierino ricorrente mi porta a una bomba. Non a quelle virtuali, o alle cosiddette fake news, penso a una vera bomba, di quelle che quando esplodono finiscono in prima pagina, sia sui giornali che nei notiziari televisivi.
Vabbé, datti una calmata e racconta, rendi partecipe quella piccola parte di mondo che ti leggerà di quale accidente stai parlando.
Scrivo di getto, quindi può essere che mi sfugga qualche cavolata, quelle che quando si è incazzati di brutto escono da sole e nulla le controlla. Chiedo venia in anticipo.

Mi piace leggere.
So bene che è una colpa, una colpa grave, ma purtroppo la lettura già da ragazzino era uno dei pochissimi svaghi concessomi; peraltro sotto una tutela ferrea, che il Grande Fratello di Orwell era una barzelletta. Figuriamoci l'aborto attuale...
A causa di questo vizio malsano, come effetto collaterale compro libri.
Prima di comprarli, più che alle recensioni mi affido a chi so che già sa. O, quando possibile, alla fiducia negli autori. Mi è capitato di toppare poche volte, e quelle volte me le sono segnate: se di un autore imbrocco una ciofeca, che sia defunto o vivente lo cancello; potrà vincere premi a livello mondiale, ma lo cancello e lascio che renda felici altri.
Libri in cartaceo, su questo non ci piove.
Un libro, per me, è come una donna, meglio se bella, ma anche se non lo fosse è da trattare sempre con la delicatezza e la cura che si dedica, appunto, a un libro.
Il libro cartaceo lo tieni fra le mani, lo sfogli, lo carezzi, lo coccoli... la differenza con la donna è che se anche gli parli il libro non risponde; la donna sì, qualche volta. Per entrambi, la donna e il libro, la goduria è nei preliminari (che brutta parola!), trionfale al termine di questi.
Fino a tempo fa mi affidavo alla libreria del paese. Che inoltrava, affidandola a un computer, la mia richiesta.
Non ricordo di avere mai goduto di sconti o sconticini, e i tempi di arrivo e consegna erano lunghetti.
Presa un pochino la mano, ho fatto che passare gli ordini direttamente da casa, ovviamente anch'io tramite computer.
Con questo mezzo moderno l'addebito del costo e delle relative spese di spedizione vengono addebitate su una carta di pagamento. Io ho una Poste Pay, che periodicamente ricarico pagando la tangente di 1 € a Poste Italiane, per ogni ricarica. A parte i libri mi capita di richiedere anche altre cose, comunque non a cifra eccessiva.
So leggere e scrivere più o meno, sul far di conto è un meno assoluto, mi fido della memoria; raramente vado a verificare la giacenza sulla carta. Ho fiducia nella mia memoria, finché dura, e non sbaglio mai.
Errata corrige: non sbagliavo mai.
Un passettino indietro: pare che l'inoltro dei libri per ordini via web, così come di altri prodotti (mi dicono un'infinità) sia affidata soprattutto ad Amazon. Un altro distributore che, più o meno, conosco è E-bay; vedo che ne stanno spuntando altri, ma non mi piace andare a sperimentare su siti che non conosco.
Tra l'altro c'è un miscuglio editoriale di cui non capisco le motivazioni. Ultimamente ho ordinato un libro stampato da Rizzoli, distribuito da Feltrinelli e inoltrato da Amazon. Se ogni passaggio di consegne ha un costo, ecco trovato il perché i libri hanno un prezzo elevato. Aggiungiamoci le briciole agli Autori, che quando passano dal filtro della Siae gli osservatori si divertono come se quelle cifre fossero barzellette... E, in effetti, queste ultime pinzellacchere sono.
Bene, cioè male, da Amazon, restando su tempi recenti, ho ordinato un libro il 31 luglio, un altro il 2 agosto, un altro ancora il 7 settembre; ovviamente 2018.
Forse per passare il tempo, nel controllare la giacenza del conto primario mi ero allargato a dare uno sguardo anche a quella della carta.
Costo dei libri, tutto a posto, con la consueta maggiorazione per la spedizione. Che può essere evitata con acquisti superiori a 29 €. Che ignoro, se sul prezzo di un libro sono da aggiungere 2,5 € di spedizione, lo ritengo giusto e me li accollo senza tanti piagnistei.
Per ogni libro alla cifra in euro fanno seguito, sempre, i centesimi decimali. Mai cifre piene.
Però... mi ero ritrovato un € 36 in cifra tonda che non riuscivo a sposare ad alcun acquisto.
Addebitati da Amazon.
Accidenti, con quella cifra ci compro quasi due libri o qualche altro accidente che mi serve.
Un numero verde per chiedere lumi a un operatore, magari dalla Polonia o Lettonia, un indirizzo di posta elettronica...? Niente, rien, nada...
Ho inoltrato un Sos alla mia giovane assistente che mi ha spiegato che l'addebito era dovuto al servizio di AmazonPrime, che, pagandosi quell'abbonamento, mi esentava da futuri addebiti per spesa di spedizione dei suoi prodotti.
Ma io questo abbonamento non l'ho mai voluto, né tanto meno richiesto.
Spiegone: Amazon, come cadeau di benvenuto offre 30 giorni di servizio gratuito "in prova"...
Presumo, stupidamente, che un regalo così, se non richiesto né usato (intonso si direbbe, o vergine) torni al generoso benefattore...
No, troppo semplice: scaduti i trenta giorni giorni, in mancanza di disdetta specifica, viene appioppato direttamente, e proditoriamente, l'abbonamento annuale a 36 €, con tanto di data di scadenza e in pronta cassa. Non solo, se uno è distratto (sicuramente hanno pensato a me nell'elaborare questo piano diabolico) il cosiddetto abbonamento si rinnova automaticamente alla scadenza senza ulteriori avvisi.
Non c'è problema, o meglio c'è, ma si può risolvere: la mia assistente, già citata, si mette al computer, smanetta un po' e disdice un abbonamento mai sottoscritto.
Messaggio su e-mail: il rimborso è in corso, tra 5/7 giorni arriverà l'accredito accompagnato dall'invito a ripensarci.
Questo fino a luglio. Problema risolto.
Agosto: ordino due libri per un valore complessivo di oltre 30 €. Quindi esente da spese.
Ormai smaliziato, alcuni giorni fa vado a controllare la carta.
Chevelodicoaffà: costo libri (senza spese) e cadeau di 36 €. In addebito.
Proprio per ovviare alla mia distrazione mi ero segnato i passaggi per disdettare quel furto ignobile, dall'accensione del pc alla conferma definitiva e conseguente invio del messaggio.
Fatto.
Ma mi sono scocciato. Lascio perdere il libro come donna e d'ora in avanti ordino solo e-book, libri e donne virtuali. Dovrò farci l'occhio e la mano, ma mi sono abituato a ben peggio, non sarà la fine del mondo.
Voglio vedere se anche per questo tipo di invio avranno il coraggio di abbonarmi a tradimento.
Ingenuamente, ritenevo che questa diavoleria venisse inviata sulla stessa e-mail dei messaggi.
No, ci vuole un lettore specifico di e-book o, scopro, e-reader.
Ormai lanciato, ho chiesto lumi all'assistente, ormai fuori portata fisica: mi ha spiegato a grandi linee le funzioni dell'aggeggio; pare che il lettore migliore sia distribuito da Amazon, da cui tra l'altro prende il nome: Amazon Kindle.
Mi si consenta un timido, ma giustificato, maledizione!
Cerco altri consigliori, credo che Salvatore Aranzulla sia il meglio nel campo informatico (anche se ogni volta per leggerlo mi impone di togliere l'Ad-Block anti-pubblicità) e chiedo a lui.
Che, senza conoscere il mio problema, consiglia... indovinala grillo (minuscolo, che di questi tempi basta una maiuscola fuori luogo per finire massacrati)...
Sì, proprio Amazon Kindle.
Verso cui, sia chiaro, non ho nulla, ma la voce Amazon mi dà ormai un prurito che una raspa per eliminarlo mi farebbe il solletico.
Vada per Amazon Kindle, e non ci pensiamo più.
Ordine del pezzo, il cui prezzo sarà addebitato al momento della spedizione.
Molto benissimo, finalmente!
Finalmente un corno, dove corno sta per una parte anatomica maschile molto nota ed espressiva.
Messaggio e-mail:



Basta, non ce la faccio più!
Non voglio tutto questo bendidio, non lo voglio perché non mi interessa, non lo voglio soprattutto perché mi viene imposto sottobanco e a mia insaputa.
Verifica della carta: essendo ordine fresco di giornata, le cifre in addebito sono ancora in itinere, saranno addebitate al momento della spedizione della merce, ma non ci metto molto a rilevare che oltre al costo all'aggeggio è previsto l'addebito di 36  € di abbonamento.
Da qualche dannato database risulta che ho già usufruito dei trenta giorni in regalo, di cui manco ero a conoscenza, per cui ogni ordine risulta come accettazione immediata della generosa offerta, quindi con addebito pronta cassa.
Un ripensamento che annulla la disdetta precedente.
Vado a smanettare furiosamente per arrivare alla sua eliminazione.
Mi ritrovo con tre finestre: nella prima c'è un invito a ripensarci, la seconda concede la rinuncia ai benefici di Prime, la terza non ricordo cosa contenesse, perché ho pigiato con forza su quella centrale; lo squittio disperato del mouse mi ha confermato l'inoltro del messaggio.
Infatti poco dopo:


Da notare il passaggio da Gentile XXX (che ho letto come Gentile fessacchiotto) all'apparentemente amichevole Ciao xxx (che ho letto come Ciao piezz'emmerd). 
E, almeno per quanto riguarda i libri, l'accidente dovrebbe essere risolto.
Per altre cose, cercherò di evitare questa forca caudina di Amazon, al limite rinuncio.
Ma posso passare le giornate a scoprire ed eliminare smanettando per disdire un cadeau che, oggi meno che mai, gradisco o accetto?

Aggiornamento a oggi, 2 ottobre 2018

Può essere che questo mio post sia ritenuto frutto di una fervida immaginazione anziché un racconto di vita(ccia) vissuta. Per completare il tutto pubblico la parte di estratto conto della carta PostePay; essendo la mia, non offro dati sensibili di terzi.

I due pagamenti con rimborso per 36 € si riferiscono all'oggetto di questo post.


Mi domando, e domando: ma è possibile che io sia l'unico bagegu (versione dolcificata di scemotto, 'gnurant, imbranato) che ha trovato questo, eufemisticamente parlando, intoppo?
Da ignorante, appunto, a me pare che ci siano gli estremi per intervenire avverso una truffa, aggravata dalla destrezza, travestita da regalo.
È così assurdo per Amazon applicare una semplice domanda all'Utente, tipo questa da me montata artigianalmente ad hoc e di cui manco chiederò di pagarmi i diritti?

Gentile signor Amazon, Lei ormai è come fosse uno di famiglia (e non aggiungo 'purtroppo' poiché so benissimo che Lei se ne sbatterebbe altamente), per cui Le chiedo solo di prendere atto di quanto segue. Contribuisco al mantenimento di uno Stato, di una Regione, di una Provincia, di un Comune che, ciascuno con possibilità diverse, mi vanno spolpando senza alcuna pietà, e in cui sprechi, corruttele, malaffare sono la parte migliore del governare. Quel poco che mi resta lo uso per mantenere in vita me e la mia famiglia. Magari saltando un pasto o due, le briciole che avanzo le butto in libri. Non posso assolutamente farmi carico anche dei suoi mega-magazzini o della struttura galattica che ha creato. Neanche per una fantamiliardesima parte; la trippa per i gatti è finita. Se ne faccia una ragione e la smetta di scassarmi gli zebedei con questi trucchi da miserabile.
Con affatto affetto, Le siano sgraditi i più scordiali saluti.


Come gatto devo fare per sopravvivere in questo mondo di ladri?







8 commenti:

  1. Amazon sta facendo un sacco di porcate, consentimi il francesismo.
    Fai benissimo ad essere arrabbiato.
    Comunque, io i libri li compro su Ibs.
    Sono sempre in offerta, la consegna è rapidissima e la poste pay perfetta.
    Provalo e mi ringrazierai. 😘

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

      Elimina
  2. Protocollato, grazie della dritta.
    Per il resto con e-bay fin'ora non ho avuto problemi.
    Ti farò sapere.

    RispondiElimina
  3. io acquisto su IBS e non ho mai avuto problemi e/o fregature senza contare che ora sono diventato cliente argento, per cui mi spetta un paradiso pieno di vergini... ah no scusa, quello è un altro discorso!!!

    Ho avuto semmai qualche seccatura dai corrieri...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo i corrieri non è possibile sceglierli.
      IBS non la conoscevo e l'ho già memorizzata. Un consiglio era già buono, dos es mejo che uan, grazie. Proverò alla prima occasione. Per ora ho una mezza scorta, temo se ne parlerà a fine anno. Tempo permettendo...
      Amazon me le ha snocciolate, nel racconto mi sono moderato a causa di un'educazione che mi costringe alla gentilezza anche vaffanculando.

      Elimina
  4. Risposte
    1. Ho parlato di te nelle righe di apertura. È una imbufalatura preventiva, se anche sei quieto qualcosa o qualcuno o entrambi vengono a giustificare quello stato d'animo.
      Fatte le debite distinzioni, mi porta alla mente la consuetudine araba che invita a picchiare le donne la sera al rientro in casa: tu (il picchiatore) non sai il perché, ma loro (le picchiate) lo sanno. Mistero della fede.

      Elimina
  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina