Una storia calabrese (seconda parte)
A parte i decessi, la vita nel nuovo paese e nella nuova casa si era instradata bene. Qualche momento di trepidazione per la scadenza dei pagamenti, ma niente di che preoccuparsi; a posteriori non erano neanche da definire sacrifici veri e propri. Il mio lavoro mi teneva lontano da casa per giorni, ma le "ragazze" se la cavavano benissimo. Non c'erano ancora i cellulari, che sicuramente avrebbero attenuato la preoccupazione costante; era prevista una chiamata al giorno, di sera, per scambiarci le notizie del giorno e i saluti. Nel 1985 era uscito un condono edilizio, per quanto ne so il primo di una serie di una serie infinita. Ne avevo sentito parlare, ma ero sicuro di non dovermi preoccupare, per cui me ne interessavo più per curiosità che per necessità. Gli allacci di acqua e luce risultavano regolari; la fognatura no, poiché il paese alla marina era stato costruito ex novo senza rete fognaria. Al borgo vecchio, nella zona collinare interna, manco a pensarci... L'i...
Solo gli ignoranti possono ardire a tanto; calpestare la carta costituzionale!!!
RispondiEliminaBuon 25 aprile.
Rispettare la Costituzione,ricordare i morti perchè ci ricordino sempre che la guerra è morte,ed in prima linea ci vanno sempre i poveri.
RispondiEliminaGrazie,un saluto,Costantino.
Buon 25 Aprile, gatto ..
RispondiEliminaun saluto, e buon 25 aprile
RispondiEliminaBuon 25 aprile.
RispondiEliminaAmen!
RispondiEliminaBuon 25 aprile
Buon 25 Aprile anche a te! :)
RispondiEliminaArrivo in ritardo ma in tempo per leggere il tuo post.
RispondiEliminaOnore ai morti della Resistenza.
Bacio.
Pietro.....un saluto, un abbraccio e un grazie a nome di tutti coloro che han dato la vita per la nostra calpestata libertà!
RispondiEliminabuon 25 aprile gatto e in caro saluto
RispondiEliminaerrata corrige: un caro saluto
RispondiEliminaMai come oggi la resistenza continua.
RispondiElimina