venerdì 19 agosto 2022

Tanti auguri... o quando non li fai

Gli auguri, si sa, fanno sempre piacere. Le Feste, quelle che nei calendari sono segnalate col cambio di colore, sono occasione di scambio, tra parenti amici conoscenti, di auguri generalizzati. Che non sempre richiedono una risposta.
I compleanni e gli onomastici, ma più i primi, chiedono gli auguri, in alcuni casi li pretendono. E, se non arrivano, si è a rischio di fatwa, inviata a chi non adempie a quello che dovrebbe essere un piacere, ma viene ritenuto un dovere.
Sui social, in particolare su Facebook, impazza l'usanza di postare auguri per ogni giorno della settimana e per ogni periodo del giorno: si inizia con il buongiorno, seguito dal buon pomeriggio, eppoi buona sera e buona notte, sogni d'oro. E ci sono i fanatici che ad ogni augurio rispondono con like appropriati: baci, abbracci, ricambio... di solito non seguito da "a te e famiglia" che saprebbe di burocratico.
Sul social citato, i partecipanti hanno un profilo che, teoricamente, dà informazioni sul titolare. Più che altro si tratta di tentativi di avere notizie da parte dell'interessato, in barba all'ormai onnipresente diritto alla privacy  che compare in ogni transazione, dalle bollette ai contratti più diversi.
Luogo di nascita, studi, titoli di studio, rapporti sentimentali, preferenze (musicali, di lettura, di film...).
Solitamente su queste informazioni i naviganti glissano, e finiscono in "non segnalato" a ogni voce richiesta.
Solo le date di nascita hanno, ma non sempre e non in tutti i profili, una risposta.
L'unica che sfugge alla legge sulla privacy, che non necessita della riservatezza riservata alle altre informazioni.
Facebook la memorizza e puntualmente il giorno genetliaco del partecipante pubblica l'avviso del felice evento; avviso destinato a chi, una volta o sempre, dialoga col festeggiato, per qualsivoglia motivo.
E questo provoca videate di auguri, decine e decine di "tanti auguri" sovente supportati da immagini, fisse o mobili, che sono complimenti al personaggio, alla sua età, alle sue bravure...
Una cosa umanamente accettabile, ma che a me non piace.
Personalmente non ho bisogno che da una nuvola mi si ricordi la cadenza della festa di persone che apprezzo, che mi sono amiche fuori dai social: di queste ho le date segnate in un'apposita agenda, e non succede che possa dimenticare di mandare la mia vicinanza alle cose belle... e a quelle brutte; già, perché al sollecito degli auguri via web corrisponde quello per disagi, guai, malattie o peggio.
La ricerca spasmodica di consenso e partecipazione da parte di persone sconosciute a qualunque evento possa suscitare e sollecitare un like, 'mi piace', che sia di festa o di cordoglio, la trovo deprimente.
Cielo, i gusti sono gusti e il fatto che a me la cosa non vada a genio, giustamente, lascia il tempo che trova.
Mi sembra la richiesta dell'elemosina di un augurio da parte di persone che non la darebbero a un poveretto che fuori da un supermercato chiede qualche centesimo, magari per mangiare.
Ah, sì, è vero... gli auguri via web costano nulla e fanno felice chi li ottiene.
Succede che, soprattutto al compleanno, non mi siano mandati gli auguri da persone a cui io non manco di mandarli. Me ne frega una cippa... tanto, purtroppo o per fortuna, gli anni avanzano, bene o male, anche senza quelli. 
Né mi prendo la briga di rinfacciare, come fosse lo sgarbo di un fedifrago, il mancato invio.

Una treina d'anni fa, in occasione del compleanno di un antico collega, avevo visto su Facebook il pro memoria per i distratti. Che aveva suscitato, ovviamente, una caterva di auguri. Non mi ero unito al coro, poiché ritenevo di avergli mandato la mia partecipazione sul cellulare, via whatsapp, il servizio di messaggistica veloce ed economica.
Un paio di giorni dopo, sul sito aveva scritto un messaggio che era una vera e propria fatwa verso chi non era stato partecipe di questa sua festa. Aveva ringraziato sentitamente per gli auguri coloro che (spontaneamente) glieli avevano mandati, e fin qui era tutto, come minimo, doveroso. Aveva poi aggiunto, in chiusa, di sapere chi non aveva aderito al suo messaggio e che, quanto prima, avrebbe sistemato il conto. Con termini diversi, ma il senso era chiaramente quello.
L'antico, neanche tanto velato, "me la lego al dito".
In un primo momento avevo ritenuto di essere in regola con l'abbonamento e, sul cellulare, lo avevo richiamato di brutto, dicendogli che i motivi per non avere adempiuto a quello che lui dava come obbligo, potevano essere molteplici. Era la difesa d'ufficio dell'ignoto malpagante.
Aveva risposto, sinteticamente: "Poi ti spiego...".
Per mettermi l'animo in pace avevo controllato i messaggi inviati e... non risultavano auguri. Avevo provveduto, imputando alla disattenzione la gravissima mancanza. 
L'ignoto, o uno degli ignoti, ero io. Ma il fatto mi aveva rattristato, e non poco. Non per i miei (pur colpevoli) mancati auguri, ma per una improntitudine che mi aveva basito.  
Spiegazioni non ne ho poi avute, ma il karma ha fatto il suo corso. Non essendoci la mia data di nascita sul social, per due anni, e presto sarà il terzo, non ho ricevuto i suoi auguri.
Sono sopravvissuto... e continuo a non partecipare, per partito preso, alle varie chiamate ad auguri lanciate sul web: non voglio essere pecora che bela a richiesta. 

La vicenda si è ripetuta di recente, credo sia un vizietto comune, con un navigante, che ha ottenuto una discreta visibilità proprio grazie a Facebook. Era il suo compleanno e poiché non rientra nella categoria degli amici o conoscenti stretti dei quali, come detto, ho un segnadate apposito, ho ignorato volutamente l'invito alla formulazione degli auguri.
Giorni dopo, pronta la fatwa:

"Mi è d'obbligo una riflessione, siete stati in tanti ad onorarmi di un pensiero, e la cosa onestamente mi riempie di gioia. A tot anni posso dire di aver compreso che, i miei vizi superano in numero ed in tenacia le mie virtù, ma ho fatto pace con me stesso ed ho accettato questa condizione. Come posso dire di essere un profondo conoscitore dell'animo umano e come ogni mia previsione, tutto si è compiuto, sapevo chi avrebbe scritto, chi avrebbe chiamato, chi avrei visto e chi non avrei visto... e voglio ringraziare tutti gli artefici di questo grande quadro, perché ognuno a modo suo, mi ha dato conferma nel bene o nel male di ciò che già immaginavo essere. Grazie a tutti, per tutto come per niente, ma grazie!".

Ho messo tot agli anni (nell'originale del messaggio erano espressi), che dicono di una persona piuttosto giovane, e il pensiero che abbia potuto esprimere questa acidità mi lascia perplesso, ancorché indifferente, in vista di una maturità che gli riserverà ben altre sorprese.
Non sempre piacevoli come gli auguri 'estorti' a suon di like.
Commosso fino all'osso, so di essere tra i destinatari del messaggio, magari non privilegiato, ma se dicessi che la cosa mi angustia, mentirei.

3 commenti:

  1. Ieri è stato il mio compleanno. Gli auguri "di massa" fanno piacere, ma sono pochi quelli che contano davvero e, chissà perché, quasi sempre telefonano.
    Ci hai fatto caso?
    Io stessa, non manderei mai un messaggino a mia madre, mio fratello, mio marito, ecc. 😉

    Comunque, come te, non faccio gli auguri a chi conosco appena, e rido quando ricevo la notifica dei loro messaggi. Credo sia tipo una nuova professione... "l'auguratore seriale". 😂😂😂

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    1. Su blogger ormai viaggio poco, ma per ricordi del passato qui gli auguri arrivano da persone con le quali, nel tempo, sei entrato in confidenza. E sono graditi, e viene voglia di rispondere non con un semplice grazie, ma con qualche considerazione di supporto.
      Le persone che per me contano sono o sul cellulare o nel database a penna. I due episodi mi hanno colpito come il classico pugno allo stomaco e non sono riuscito a contenere il disappunto che mi hanno provocato.
      Vedi, il secondo, quello recente, ha metà dei miei anni, e il pensiero che alla sua età mai mi sarei sognato di 'chiedere' gli auguri a chicchessia, ancor meno a sconosciuti (il web era ancora da venire), ché tali siamo gli uni con gli altri. E forse è questo che favorisce baci e abbracci e cotillons a cascata; con le persone reali, ci si ricorda dei compleanni quando c'è una precedente frequentazione, talvolta un affetto che non necessita di queste moderne esternazioni.
      Detto questo, beccati un abbraccio riparatore per i mancati auguri e complimenti veraci per il tuo sito che ogni tanto vado a scannucciare, soprattutto quelli che sprizzano una sana ironia, che è poi quella che ci salva in questo marasma sempre più invivibile.
      Ciao, e grazie della visita.

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    2. Grazie dell'abbraccio e dei complimenti.
      Hai proprio ragione. L'ironia salverà il mondo, dicono. Io ne sono convinta.
      Buon fine settimana.

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