giovedì 25 agosto 2022

Dialogo amichevole dal web

Tutto ha avuto inizio da questa battuta, leggermente ambigua, che ha suscitato la reazione di due individui, in uno scambio di pareri tra... amici. Pensa fossero stati nemici...
Personaggi: Radames, Barbra, Amministratore del sito. Nomi di fantasia, a parte l'Amministratore che è il vero amministratore.
Il riferimento del post iniziale è la pubblicazione da parte di un affatto ignoto personaggio pubblico, che sul proprio sito aveva pubblicato il video di uno stupro, ripreso a sua volta da un quotidiano nazionale che lo aveva pubblicato come scoop. Doverosamente pixelato, peraltro malamente, visto che i protagonisti risultavano facilmente identificabili.
Lo pubblico, a dimostrazione che un dialogo pacato, quando c'è la buona volontà, è possibile. Quanto auspicabile, non saprei...
A parte i nomi dei protagonisti, non ho cambiato una sola virgola del dialogo.


Inizio del dialogo, con un commento, altrettanto mefistofelico del post di apertura.

Radames: chi ha stuprato la Meloni?

A stretto giro di posta:

Barbra: Battuta di mer@a da pidiota incallito si può dire? La Meloni è una donna. Il dileggio per certe idee politiche è dovuto ma queste porcate anche no. Meno male che questa dovrebbe essere una pagina di satira.

Radames: È una pagina di satira, dipende da come viene letta. E uno pignolo e in malafede riuscirebbe a leggere malizia anche in quel 'letta', testé citato come verbo. Se proprio vuoi, tutte le battute riguardanti la politica, oggi come ieri, possono essere viste (contenta?) come battute di guano (senza bisogno di chiocciola), poiché tutta non merita altro. Oggi più di ieri. Per cui, entrando in un gruppo che delle battute di guano fa tesoro, o si accettano o si evita di entrarci. Questo senza esserne Autore... Ospite, come ospite sei tu, credo. Al limite, visto che questa battuta è mia, più innocente di quanto tu l'hai pesata, manda direttamente me affa, e lascia stare la pagina che, tra tutte quelle che imperversano il web, è una delle poche che dell'ironia ha fatto veramente virtù. Hola.

Amministratore: Grazie.

Barbra, destinato all'Amministratore: Ma di cosa ringrazi? Quando dico che questa dovrebbe essere una pagina di satira mi riferisco anche a chi commenta. O, In questo caso, sproloquia. Veramente l'odio politico vi acceca. E adesso si che vi mando, uno per aver lasciato passare un commento ignobile come quello, due per non aver neanche capito la mia risposta. . Evidentemente anche per voi lo stupro è satira. Non ci siamo proprio.

Barbra, diretto a Radames: Si risparmi il pippone. Io come ospite non mi sono mai permessa di offendere, nemmeno trasversalmente, nessuno. La satira vera è anche eleganza, anche se crudele. La sua NON È SATIRA. Non si fa satira sullo stupro. MAI. Alle volte sarebbe più intelligente scrivere si è vero ho scritto una porcheria. Mi scuso. E invece no. Si cerca di giustificarlo il guano e si corre pure da mamma' per essere difesi. Un figurone.

Radames: Con nessuna speranza, provo a farti leggere meglio il mio commento ignobile.
"Chi ha stuprato la Meloni?" ha due chiavi di lettura: la prima sembra indicare la Meloni vittima di uno stupro. E tu, giustamente, mi ricordi che trattasi di una donna; agratisi, forte di questa constatazione, mi hai dato del pidiota. Tranquilla, non ti querelo.
La seconda chiave di lettura era che la Meloni avesse stuprato alcuno. Assurdo, essendo donna chi mai potrebbe stuprare. Bene, per semplificare ti metterei un'immagine, tratta da altro benemerito sito, che spiega come sia possibile stuprare qualcuno pur essendo donna. Immagine che peraltro non riesco a immettere.
Comunque, cerco di spiegartelo con un italiano zoppo, ma comprensibile: nel momento che si usa, nel proprio sito, un filmato in cui una donna (straniera, bianca) viene stuprata da un uomo (straniero, nero), usandolo a sostegno di una lotta senza quartiere verso stranieri invasori, tu diventi una giustiziera delle Ande. Nel momento che la vera stuprata viene riconosciuta, nonostante il velo apposto alle immagini, questa si sente stuprata una seconda volta. Vista la vastità del diffuso, migliaia di volte.
Ed ecco che risulta che è la Meloni ad avere stuprato, non lei ad esserlo stata.
L'ho detto come incipit e lo ripeto: non ho la minima fiducia che tu abbia focalizzato il senso di questa parte di post, anzi sono convinto che da questo trarrai altro veleno e offese da sputare. Quanto al pidiota gratuito: nella cloaca elettorale che stiamo vivendo nostro malgrado, non esistono pidioti, leghioti o stellioti o forzioti o altro: siamo ormai ridotti ad apparire, ed essere, totalmente e irrimediabilmente italidioti. Tutti, almeno fino a che accettiamo supinamente che un branco di persone che si spacciano per politici ci intontiscano di promesse immantenibili sul nascere.
Stammi bene, buona giornata e, almeno in questo dammi retta, pensa alla salute, che a dire cazzate ci sono io e altri, che le diciamo solo per ridere un po', cercando per quanto possibile di non offendere o turbare sensibilità che meriterebbero ben altra applicazione.

Ancora Radames: Dia uno sguardo ai giornali del mattino, quelli che non fanno satira sullo stupro. Apprenderà che sullo stupro non si fa satira, ma politica si può fare; non sempre impunemente, a quanto pare. A noi: pidiota è un complimento? Per curiosità: dicendo mamma' a chi si riferisce? Definire merda (con chiocciola) un commento, prima ancora di averlo interpretato e commentare di conseguenza, per lei è satira elegante?

Barbra: Giornali? Abbiamo giornali in Italia? Sono quelli la sua fonte d'ispirazione? La politica, che in Italia è una mer@a, fa politica anche sul filmato di un assassino che uccide un africano. Pidiota non è un insulto, egregio, è piuttosto identificativo di uno stile di vita ispirato al noto partito. Non hai idee? Limitati a scrivere schifezze. Lei ha scritto una schifezza. Senza se e senza ma. Punto. Ora la saluto. Non credo la mia presenza sia oltremodo gradita in questa pagina di satira ad altissimo livello.

Radames: Mi butterò a capofitto dal marciapiede. Con la speranza che l'Amministratore non mi chieda un risarcimento per sì grave perdita.
Vorrei solo che, prima di uscire, mi spiegasse il senso della frase: "La politica, che in Italia è una mer@a, fa politica anche sul filmato di un assassino che uccide un africano".
Ecco, la politica di mer@a fa politica anche sul filmato di una donna stuprata, meglio se stuprata da uno stupratore nero. E la donna stuprata, anziché ringraziare la politica di mer@a, la inguaia segnalando il fatto alle autorità. Deduco che lei, tra gli insulti, in fondo la pensa come me. Vado al fiume a versare le mie lacrime, con la speranza di aumentarne la portata, visto che è a secco... quasi come la mente di chi ragiona accecato dal fanatismo di parte. Ovviamente non alludo a lei, che le idee le ha talmente chiare che accecherebbero un cieco assoluto. Amen.















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