Festa della Mamma... il giorno dopo

Riporto volentieri questa invettiva di Oriana Fallaci, mi pare fosse inserita nella "Lettera a un bambino mai nato" del 1975. Dopo quasi cinquant'anni sicuramente qualcosa nei rapporti tra uomo maschio e donna femmina sarà cambiato. Ovvero, passano gli anni ma nulla cambia? Ovvero ancora, a causa di una vita sempre più frenetica, questi rapporti stanno rasentando il limite di rottura? Siamo ancora nel mese che "festeggia" questa benedetta mamma, questo testo sarebbe caduto a fagiolo l'8 di maggio, siamo più o meno nel 2022 ma siamo rimasti fermi al neolitico: il che dà a questo breve stralcio dal testo della 'Lettera' un'attualità sconvolgente, coinvolgente e disarmante. In un contesto molto più ampio, che chiama in causa l'uomo maschio per ogni sua assenza... per ogni sua inutile presenza.  

"Ogni responsabilità è della donna, ogni sofferenza, ogni insulto.
Puttana, le dite se ha fatto l’amore con voi. 
La parola puttano non esiste nel dizionario: usarla è un errore di glottologia. 
Sono millenni che ci imponete i vostri vocaboli, i vostri precetti, i vostri abusi. 
Sono millenni che usate il nostro corpo senza rimetterci nulla. 
Sono millenni che ci imponete il silenzio e ci relegate al compito di mamme. 
In qualsiasi donna cercate una mamma. A qualsiasi donna chiedete di farvi da mamma: perfino se è vostra figlia. 
Dite che non abbiamo i vostri muscoli e poi sfruttate la nostra fatica anche per farvi lucidare le scarpe. Dite che non abbiamo il vostro cervello e poi sfruttate la nostra intelligenza anche per farvi amministrare il salario. 
Eterni bambini, fino alla vecchiaia restate bambini da imboccare, pulire, servire, consigliare, consolare, proteggere nelle vostre debolezze e nelle vostre pigrizie. 
Io vi disprezzo. 
disprezzo me stessa per non saper fare a meno di voi, per non gridarvi più spesso: siamo stanche d’esservi mamme. 
Siamo stanche di questa parola che avete santificata per il vostro interesse, il vostro egoismo".

 Oriana Fallaci, 1975

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