mercoledì 23 dicembre 2020

Auguri autarchici


Auguri in arte povera, che più povera di così non c'è.

Opera realizzata da due ragazze, esuli per lavoro nella lontana capitale del regno, lavorata e assemblata trattando le assi di un bancale recuperato accanto al bidone dei rifiuti. Anche la capanna l'hanno fatta con residui di quello stesso bancale. Il tutto ornato con ammennicoli vari, racimolati qua e là. 
Ammirevole il fatto che nelle rispettive professioni non usano attrezzi tipicamente manuali: occhi, dita e testa sono i loro trapani, cacciaviti, chiodi, carta vetrata, vinavil... Senza un laboratorio dedicato, in un minialloggio in affitto, tra lavoro, manutenzione generale della casa (pulizia della stessa, cucina, immancabili imprevisti, tipo guasto alla caldaia...), uscite limitate all'indispensabile, sia in ossequio alle disposizioni via via emanate, sia per il giusto timore nei confronti del nemico pubblico numero Uno, ancora ignoto ma ben conosciuto, hanno trovato il modo di riempire i ritagli di tempo con qualcosa di assolutamente fuori dal loro comune operare.
Ho adottato subito l'immagine per guarnire questi auguri, amarevoli quanto mai lo sono stati in passato, che vorrei non fossero dedicati esplicitamente alle feste, ma che le superassero con un balzo da canguro proiettandosi sull'anno che speriamo veramente nuovo. 
Che sia nuovo in tutto, soprattutto nei campi della salute, del lavoro, dell'economia in generale... e della pace e della fiducia in noi stessi e, di riflesso, nel mondo che ci circonda. Sarebbe un pre-vaccino utile e opportuno a superare un tempo amaro che la scienza da sola stenta a debellare.

6 commenti:

  1. Ti auguro un Buon Natale e per i giorni successivi un'Ottima Salute

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    1. Grazie, ricambio di cuore. Molto più che il buon Natale la buona salute (che ottima, ormai...) credo sia l'augurio più gradito e più attuale.

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    1. A te e chi ti vuol bene, familiari e amici.
      E che il nuovo anno porti un po' di salute e serenità a tutti; di entrambe abbiamo urgente bisogno, che ormai siamo barattoli che rotolano giù per una china che noi stessi abbiamo predisposto.

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    1. Grazie, speriamo in bene per le prossime. Un abbraccio, virtuale ma sentito.

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