Tim sugli scudi (del disonore)


Riepilogo e (ulteriore) spiegazione.
In questi giorni su alcuni media viene esposto questo cartello, proposto da TIM per mettere in guardia i suoi preziosi utenti  da possibili truffe da parte di altri operatori telefonici, miranti all'acquisizione indebita (e, ovviamente, truffaldina) di nuovi contratti a favore di altri gestori, altrettanto ovviamente, disonesti.
Credo di essere un caso umano di caduto nella rete, da cui, oggi, a bue fuggito, vengo messo in guardia.
Viene ribadito, in questo bando, che unico referente di TIM è il mitico, famoso, famigerato, 187, che, per chi ancora non lo sapesse, fa capo a una serie di call center, dislocati per la più parte in Paesi dell'est Europa, già noti, questi in generale, alle cronache per vicende (truffaldine, of course). Sicuramente non quelli di TIM, che della trasparenza, chiarezza e competenza hanno fatto bandiera.
Tutto bello, tutto caro, ma...
Vado a ripetermi, stavolta in maniera più sintetica che in precedenti note.
Finisce una promozione più o meno vantaggiosa, dal 187 per mesi prima della scadenza mi viene ripetutamente balenata la possibilità di un rinnovo, perfino migliorativo dell'opzione precedente.
Un mese esatto dopo la scadenza, anziché l'offerta mi arriva la conferma che la tariffa, cosiddetta di base, è già stata applicata e non ci sono in vista nuove offerte che la possano ridurre.
Orbene, mesi prima della scadenza avevo rinunciato al decoder Tim-Vision, avevo rinunciato alle telefonate illimitate riducendole al consumo (su suggerimento del solito e accreditato 187). Tutto per alleggerire di qualche euro il peso della bolletta.
In pratica, ho l'adsl e null'altro.
La tariffa base già applicata ammonta(va) a circa 50 €/mese, cifra che, soprattutto per l'uso che faccio della linea, non potevo accettare.
Niente da fare, al mio educato accenno al decantato 187 per un possibile cambio di gestore, avevo avuto come risposta una virtuale (ma verosimile) alzata di spalle.
Circa dodici ore dopo, mentre ero in piena ricerca di un'alternativa accettabile, chiama un Tizio, si presenta come TIM e mi offre su un piatto d'argento un'offerta da parte di TIM, che prevede(va) una sostanziosa riduzione del canone, all inclusive, alla sola (stranissima, per la verità) condizione di cambiare il numero telefonico. Tra le altre, niente spese di disattivazione del vecchio e attivazione del nuovo numero. A malincuore avevo accettato, pur affezionato al vecchio numero non è che lo avessi sposato, e anche fosse, da decenni in Italia esiste il divorzio; che, in questo caso sarebbe stato consensuale e a zero spese...
La parte tecnica di TIM non mi dispiace, per cui ho creduto, in buona fede, di prendere al volo l'offerta; in pratica TIM ero e TIM sarei rimasto, non mi era parso ci fossero sentori di truffa.
Tempo 48 ore e si presenta un tecnico TIM, con tanto di cartellino qualificativo (tra l'altro superfluo, visto che era lo stesso che anni prima aveva aggiornato l'impianto in vista della messa in onda dell'adsl/fibra), verifica l'impianto, prende atto che Tim-Vision non c'è più, il modem di ricezione telefono/adsl non è da cambiare poiché già predisposto...
E se ne va. 
Fine primo tempo, ero convinto fossimo in pareggio, un equo do ut des che avrebbe soddisfatto TIM, che manteneva un utente fedele da quasi quarant'anni, e veniva incontro alla necessità di risparmio dell'utente stesso.
Inizio secondo tempo.
Con ripetute chiamate dal sempre adorabile 187, che chiedeva il "perché" avessi cambiato numero, mi segnalava l'esistenza di fantomatiche agenzie che fanno offerte a nome di TIM senza essere TIM, che il vecchio numero era cessato e il nuovo già attivato.
Naturalmente non alle condizioni a suo tempo propostemi dalla fantomatica agenzia.
Intanto la quota mentile era maggiorata del 50% su quanto offerto, intanto per la dismissione del vecchio numero era prevista una penale che sarebbe stata addebitata direttamente nel conguaglio di chiusura...
Il sempre mitico 187 non aveva potuto (o voluto) dare altre informazioni in merito, le avrei sapute dalla lettura del nuovo contratto, prossimamente in arrivo tramite Poste Italiane. È passato quasi un mese, e di questo contratto non c'è ancora traccia; sicuramente a causa della lentezza delle Regie Poste che regolarmente perdono il cambio dei cavalli a ogni stazione. E quando arriverà, già so che riceverò altre docce gelate.
Chiamando il sempre sia lodato 187 dando il vecchio numero, una voce registrata mi rende edotto che le bollette precedenti sono regolarmente pagate; chiamando col numero nuovo una voce, chelodicoafare registrata, mi avvisa che non sono ancora state emesse bollette relative a questa utenza. Una voce umano, manco a pagarla (anche se, in realtà, la pago eccome, di riffa o di raffa, forse sono tutti in camporella...).
Ecco, con riferimento specifico a questo post, io domando a TIM: un utente, per sprovveduto che sia (eufemistico, vale per imbecille, quale viene fatto passare dai call center TIM), si mette a sommare ogni voce della vicenda e conclude che 1+1+1+1+1 non fa 5, come la matematica elementare insegna, ma fa, se va bene, Ø assoluto, forse addirittura -Ø.
1) non ci sono offerte, TIM/187 del fatto che me ne possa andare se ne frega altamente.
+1) non ci sono offerte da TIM, immediatamente interviene un truffatore (?) che, a nome di TIM. offre mari e monti per evitare la migrazione. O il 187 è sotto intercettazione o qualcuno dal 187 passa la notizia a terzi appositamente addestrati che un 'altro' cretino potrebbe abboccare all'amo; ad agenzie da cui lo stesso 187 mette in guardia. Dopo, anziché cancellarle dai propri fornitori. Magari denunciandole, visto i contatti diretti tra TIm e costoro.
+1) TIM offre di tutto e di più per restare con TIM, non si tratta di passare ad altro operatore: da cosa, il già noto cretino potrebbe intuire che di truffa si tratta? 
+1) sarebbe comprensibile, pur se affatto chiaro, se il 187, appreso il cambio di numero segnalato da una fantomatica agenzia (per TIM chiaramente truffaldina) da parte di un utente di così lunga data, prima di procedere ai cambi avesse fatto un squillo al deficiente di turno, chiedendo conferma per proseguire in un'operazione che non avrebbe dovuto avere senso, perfino agli occhi limpidi e puri e ingenui di TIM/187.
+1) negarsi a informazioni relative alla detta operazione, in nome di cosa? Sempre il sempiterno 187, alla richiesta se fosse possibile un passo indietro, sulla base della legge che consente il possibile ripensamento (per le 'vendite' on-line) entro un breve periodo, era stato chiarissimo: è possibile, il vecchio numero è disattivato, no problem, il nuovo viene disattivato, no problem bis, lei resta senza linea, per riattivarla magari ad uso di altro gestore, dovrà rifare la trafila per una linea nuova, i cui tempi e costi non sono preventivabili in quanto variabili nel tempo. Al di là delle perenni penalizzazioni, chiaramente previste nel contratto. Che ancora non c'è.
Facci lei, direbbe Fantocci. 
Che poi, senza nero su bianco, che motivazioni potrei addurre per giustificare la rinuncia?

A tutti questi quesiti, TIM sicuramente non risponderà. Il mio sogno è che qualche (ir)responsabile ne venga a conoscenza e proponga di sporgere una denuncia per tutta una serie di reati che potrebbero essere di diffamazione o di false e tendenziose notizie (le ormai comuni "fake news") o altro ancora. Qui ribadisco l'eccellenza (a mio parere, per insignificante che sia) della parte tecnica di questo gestore, ma non posso evitare di certificare il marciume di quella amministrativa, con uno strano sottobosco che (agli imbecilli come me) appare incomprensibile.
La mia identificazione non dovrebbe creare problemi, sia per quanto riguarda il blog (gattonero) che per facebook (pietro gattonero), a cui allungo il testo per divulgarlo per quanto  più mi sia possibile. TIM, tra l'altro, da tempo ormai immemorabile, ha tutti i miei dati, IBAN compreso, per cui non sono un ago nel pagliaio di miliardi di utenti.




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