È come per una partita di calcio: l'arbitro lancia in aria la moneta, testa o croce, chi vince sceglie la parte di campo che più gli conviene. Stavolta però l'arbitro ha barato (o meglio, lo hanno spinto a barare), infatti la moneta è a doppia faccia, manco a dirlo "croce". Come dire che in una parte di campo ci sarebbero state due squadre... e nell'altra nessuno. Ha provato, l'arbitro, a lanciare in aria la palla, chi prima la prende alla ricaduta fa il suo gioco, e gli altri, pur se anch'essi vincenti, si associano ai perdenti per contrastare le azioni. La palla è rimbalzata due volte, ma nessuno si è fatto avanti per appropriarsene. Cioè, ci hanno provato, ma puntando alla palla su in alto, si sono sbattuti di fronte l'un contro l'altro. È come l'antico ruba-bandiera: si è nella fase di studio dell'avversario, per poi scattare fulminei ad arraffare lo straccetto che funge da bandiera. Vincitori e vinti, felici tutti per avere dato a...