Ho letto questo libro attirato da una recensione su Facebook, su cui non sempre queste rispondono al reale valore dei testi, forzando talvolta a un acquisto di tipo prettamente commerciale. Premiato nel 2017 con lo Stresa, e già il fatto mi aveva lasciato perplesso poiché da sempre guardo con diffidenza ai premi librari troppo altisonanti; in più il titolo mi dissuadeva dall'iniziarne la lettura per via di una " meccanica" che mi aveva portato a ritenerlo zeppo di matematiche che, ancorché celesti , non erano proprio pane per i miei denti. Presentato come romanzo, dopo poche pagine mi sono reso conto che, sì, di un romanzo si tratta, ma non un romanzo di quelli a perdere, di quelli che, terminata la lettura, pensi " avanti un altro! " e lo passi direttamente nel dimenticatoio. C'è di tutto in questo lungo racconto, dal bucolico al teologico, dal tragico al comico, al filosofico... ogni capitolo costringe a una sosta per approfondire in sé quanto lett...
Vero che non ci si crede??
RispondiEliminaMi sembra di rivedere il film Habemus Papam. :-)
Infatti quando Lombardi, padre Lombardi, subito prima di andare nella chilometrica conferenza stampa, mi ha telefonato per dirmelo, ho subito pensato al Carnevale ed è nato "Scherzetto o dolcetto?".
EliminaPoco dopo quelli della raccolta rifiuti mi hanno confermato la notizia e non ho potuto più tirarmi indietro.
Se dico "dolcetto" passo per persona cattiva? :)
RispondiEliminaPer niente, essendo vero è sicuramente "dolcetto" senza cattiveria. Ma anche fosse stato "scherzetto", siamo a carnevale...
EliminaComunque io l'avrei piazzato sul primo aprile, visto che il primo Pietro era pescatore ci sarebbe stato a fagiolo.
Direi "dolcetto" se non mi ponessi subito la domanda: e dopo? Sono in pensiero... non vorrei che lo scherzetto lo stessero preparando a noi.
RispondiEliminaBuona giornata Gattonero.
Questo febbraio passerà alla storia: oggi 11 anniversario dei Patti Lateranensi si dimette il Papa; a fine settimana c'è il festival dell'Unità all'Ariston di Sanremo; il 24, ormai in piena Quaresima, ci sono le elezioni...
EliminaE nevica, da diochecelamanda.
Dimenticavo, è venuto l'amministratore a portare la convocazione per un'assemblea straordinaria, prevista per il 17.
EliminaComincio a pensare che più che un mese storico questo sia un mese di merda.
Ma non saprei cosa pensare...un papa che si dimette!!!! Bah...ma niente niente è uno scherzo di carnevale???
RispondiEliminaChe lo sia o meno, per noi cambia niente.
EliminaQualcosa cambierà con le elezioni del 24: c'è la possibilità che, oltre alla cinghia, tireremo anche la corda al collo; ovvero diventeremo tutti ricchi, viste le promesse in campagna elettorale.
e' una nuova Era... speriamo che non si dimetta anche Dio ;)
RispondiEliminaSe lo facesse prenderemmo un sacco di piccioni con una sola fava: c'è una persona che ambisce a diventare in un colpo solo, nell'ordine, Dio, Papa, presidente della repubblica, presidente del consiglio, più altre presidenze minori.
EliminaNon faccio il nome per scaramanzia...
Ah, il tutto mantenendo la presidenza di una squadra milanese con maglia rossonera.
anch'io non ci ho creduto, ma se pensi che è già molto vecchio e ha "governato" la chiesa in silenzio anche negli ultimi anni di vita di woytila per cui sa cosa vuol dire essere vecchi, malati e fare il fantoccio davanti alla folla.
RispondiEliminaNon credo molto alla vecchiaia o agli acciacchi; preferisco pensare che si è rotto le palle di una situazione interna che non è in grado di governare.
EliminaPer fortuna, non ci sono più i tedeschi di una volta.
Resta la Merkel, ma dura minga.
LO GRAN RIFIUTO!
RispondiEliminaSperiamo sia d'esempio a tanta gente che manco con le manette ai polsi intende dimettersi. O, se lo fa, esce momentaneamente dalla porta per rientrare trionfante da una finestra qualunque.
RispondiEliminain effetti, bisogna ammetterlo: sarebbe proprio un gran esempio per molti...
Eliminaperò mi stupisco della tua ortografia: non si scrive papA? :-))))
Hai ragione, la fretta, i giornali, i tiggì, quelli della raccolta mi hanno rincitrullito...
EliminaMi rifarò con il successore, su cui già vengono proposte puntate, Africa o Canada. Ma informazioni sottobanco mi dicono che sarà italiA, in teoria per finire la Merkel, in realtà per finire noi.
Insieme al resto.
Maramaldo docet, un morto si può uccidere.
Ma dolcetto o scherzetto non si dice ad Halloween?
RispondiEliminaÈ forse un allusione al mondo dei morti?
No perchè come sai non mi frega nulla della chiesa, fatta di gente incapace di stare al passo coi tempi, ci vedo un mondo di morti che si svegliano solo per i propri tornaconti personali
Tu non sei pratica di chiesa, io non sono pratico di carnescialate in genere; per me carnevale, hallowen, primo aprile, mezz'agosto valgono allo stesso modo. Scherzetto-dolcetto mi è rimasto nella mente, non nel cuore, per la rottura di palle di ragazzini già maturi come imbecilli che venivano a suonare, quando non importa, chiedendo non dolcetti ma lirette (all'epoca quelle c'erano).
EliminaE anche stasera non sono ancora convinto che non salti su un barbagianni vestito di porpora che domani sui giornali dichiari: "Ci hai creduto, faccia di velluto".
Ormai è tutto uno scherzo, e questo potrà risultare tra i più divertenti ed innocui.
Altri lo saranno meno, molto meno.
amaro...vediamo che hanno in serbo quelli lì
RispondiEliminaIndubbiamente ci sarà da divertirsi.
EliminaL'ho detto, un mese di merda, in tanti/troppi sensi.
Pensavo fosse uno scherzetto di carnevale...
RispondiEliminaUn bacione
questa notte in sonno ho avuto paura che mi potessero fare Papa, facevo i conti, con i miei 65 anni per arrivare all'età di Benedetto 86, mi stavano davanti altri 21 anni di lavoro. Il lavoro è fatica, paradossalmente mi trovo molto vicino a Benedetto; ha detto la cosa più umana che potesse dire un Papa.
RispondiEliminaA parte il fatto che tu, 65enne, sei ancora un 'ragazzino', leggendo del tuo sogno ti ho pensato bardato come lo sono i papi nelle occasioni ufficiali, ogni volta chiedendomi quanti chili di roba mettono addosso, in questo caso a un 86enne con probabili acciacchi tipici dell'età matura.
EliminaLa vecchiaia, checché se ne dica, non è solo uno stato di fatto, essa è di per sé una malattia; per ora non curabile.
Il saperlo riconoscere, e trarne le debite conseguenze, è sintomo di lucidità mentale. Quella lucidità che è mancata al suo predecessore: nel suo tirare avanti fino alla fine, in quel modo fisicamente misero, non ho visto né eroismo né ricerca del martirio, ma solo incoscienza.
Ciao (comunque pensaci, avresti ben altro appannaggio che la pensione attuale; da non sapere come e dove spenderli).
Ho una mente un pochino contorta, il che mi mette sovente nella condizione di essere (giustamente) frainteso.
RispondiEliminaIl Maramaldo docet non si riferiva a nessun vecchio, tanto meno a questo Papa.
Vedi, nonostante queste dimissioni siano un evento storico, mi toccano di sfross, marginalmente.
Il "morto" maramaldeggiato (cui malamente ho fatto riferimento) siamo noi, gli italiani, e qui il mio pensiero resta concentrato sulle prossime elezioni.
La previsione di un successore italiano voleva essere un'aggiunta a quello che penso sarà il caos post-elezioni, in cui il peso di un papato nostrano porterebbe a un interesse più diretto nelle nostre vicende, maggiore che nella situazione "tedesca" precedente. E' vero che già adesso, ufficialmente, è la CEI che dirige, ma è pur sempre su indirizzi da più in alto.
E lo "Scherzetto o dolcetto?" ribadisco che è nato dalla momentanea convinzione che si trattasse di uno scherzo carnevalesco, tanto appariva incredibile. Avessi aspettato un'oretta, appresa la verità dell'annuncio, non lo avrei postato, non tanto per una forma di rispetto, quanto per la lontananza della notizia dai miei interessi generali.
Ciao, non so quanto sia chiara questa precisazione, volevo solo dire che il mio rispetto per le persone in genere, per gli anziani in particolare poiché più deboli, va ben oltre l'abito che essi portano, sia questo una tiara o uno straccio.
non credo che tu abbia la mente contorta...si ho letto tutti i commenti e ti dico che hai fatto bene a fare questo post,così ci conosciamo sempre meglio!^_^
RispondiEliminal'idea che ci siano 2 papi non la vedo molto logica,il papa non è 1 solo?O_O
un buon pomeriggio
grazie mille per la spiegazione,allora si vede che sono atea!^_^
EliminaLa fine di un pontificato è sempre "dolcetto". Quello che segue si chiama "scherzetto".
RispondiEliminaUn po' come la fine dei governi in generale, ma in particolare da noi.
EliminaCade, o si dimette, il governo: dolcetto.
Anche qui lo scherzetto viene dopo.
Ciao.
Io faccio pubblicamente ammenda di una mia colpa. Quando c'era sul trono di Pietro Voitilaccio credevo che questo cardinal Ratzinger fosse un tipico teutone, difensore della fede ad oltranza, non mi fidavo del suo aspetto mite. Poi lo hanno fatto Papa. Io non sono un credente di ferro, di quelli che santificano le feste, si confessano e si comunicano almeno una volta all'anno, non sono un baciapile, ma sono purtroppo ultra critico con la Chiesa di Roma. Eppure non ho potuto fa a meno di notare l'amabile dolcezza. l'educazione, l'umiltà di questo Papa, il non voler mai andare oltre il suo ministero, il rispettare tutti gli altri incondizionatamente. Stupenda l'intervista rilasciata a DEr Spiegel dopo la sua visita ad Auschwitz, dove dichiarò di avere pianto constatando ciò che l'uomo -per di più suo connazionale- avesse potuto intraprendere contro i suoi simili.
RispondiEliminaEbbene questo uomo vecchio, stanco, forse anche sofferente ci vuole risparmiare lo strazio che invece il suo predecessore ha ostentato con fierezza. È disceso dalla croce prima di perdere le forze necessarie a morire in santa pace come un comune mortale e non come il Vicario di Cristo.
Io, da non credente di ferro ma credente all'acqua pura con poco sale, ho provato una immensa commozione e un infinito rispetto per questa sua decisione.
Un grande gesto di un grande papa.
E' un fatto di presa di coscienza dei propri limiti fisici, traendone le debite conseguenze.
EliminaIl Voitilaccio di Benigni, restando sul trono fino alla fine, ha chiesto e ottenuto la pietà della gente. Quella stessa pietà che non si nega a chi soffre, chiunque sia e qualunque sia il suo ruolo in questo mondo. Hai detto bene: una sofferenza ostentata, che, a parte la pietà naturale, non ha portato alcun giovamento alla Chiesa e ai suoi fedeli.
Il gesto di Ratzinger appare molto più vicino alla realtà: la consapevolezza di non essere più fisicamente in grado di guidare questo popolo che in lui confida(va), decidendo di togliere il disturbo prima che la malattia lo "obbligasse" a restare in vista fino alla fine, credo sia un insegnamento migliore. Che la novità dell'evento rende ancora più apprezzabile.
Gli esperti sono già al lavoro per individuare i perché e i percome di questa decisione, con lo stile chirurgico di un'autopsia, quasi a non voler accettare che una persona di circa 86 anni (così giovane!) possa sentirsi vecchia e non più adeguata al compito affidatogli.
Ciao.