mercoledì 1 agosto 2012

Cose dell'altro mondo!


Faccio uno strappo alla regola,
e pubblico questa 'bestemmia',
che arriva da un ex terzo mondo,
e che, letta in quello nostro attuale,
sembra davvero provenire
da un altro, lontano, pianeta.
Sulla vita di questa signora
non scommetterei un centesimo,
la stessa 'bestemmia' mi ricorda
un Salvador che, quasi trent'anni fa,
'bestemmiava' così e fu punito.

25 commenti:

  1. perche' bestemmia? (mi vengono in mente almeno 5 motivi per i quali potrebbe essere definita cosi', ma mi interessa sapere perche' per te e' una bestemmia) ps ma anche il Brasile e' in crisi? ma come, non era in forte sviluppo? e adesso? metteranno l'imu sulle bedonvilles?

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  2. io queste cose le ho sentite dire anche dal berlusca.... è questa la bestemmia XD

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    1. Queste 'bestemmie' le ha profferite in altri tempi, momentaneamente favorevoli. Le ripetesse oggi, con quello che costano gli ortaggi, riceverebbe solo pietre.
      Lo ripeto: non so se la Dilma riuscirà a mantenere quello che dice, ma è comunque un messaggio positivo. Quantomeno non parla dello, per me incomprensibile, spread; che il diavolo si portasse lui e le banche.

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  3. 'Bestemmia' non è tra virgolette per caso: appare come una 'bestemmia' in contrasto con i metodi europei di combattere la crisi. Che poi riesca nell'intento è un altro discorso; noi la stiamo affrontando in un modo, e un giorno dopo l'altro siamo sotto crac, default, fallimento, chiamalo come vuoi. Il Brasile, probabilmente è in crisi come e forse più di noi, ma la affronta (la vorrebbe affrontare) in modo diverso dal nostro. Nei due casi, temo che non saranno i posteri a giudicare quanto positivo fosse un sistema o quanto negativo l'altro. Quanto all'Imu, non so se in Brasile esista qualcosa di simile, ma visto che qui da noi l'hanno messa anche sui ruderi e sui campi non coltivati (sugli altri c'era già), non mi rammaricherei più di tanto.
    Servirebbe, se non altro, ad avvicinare i nostri connazionali alla madre patria, ritenendosi come noi nella merda.
    Ciao.

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    1. io non lo so davvero, non scherzo, cos'e' la crisi. non lo cpaisco. mi sembra un gioco al massacro. qui hanno eliminato il catasto rurale. cosa vuole dire? e non l0hanno fatto adesso. chiedere il gabello a delle persone che hanno scelto di andarsene a vivere lontano, in posti dove nulla c'e', zapparsi una terra difficile e vivere senza usufruire dei servizi proposti dal sistema, se non forse quello di difesa (dai barbari, probabilmente?) questo si capisco cosa vuol dire. quale senso ha contare i morti di un sistema piuttosto che di un altro, valutare le strategie (diverse? mah... forse nelle sfumature dichiarate, negli intenti pubblicizzati) degli uni e degli altri, che senso ha se tutti i sistemi parlano di crisi, e io non capisco cosa sia la crisi? ecco, che abbiano eliminato il catasto rurale lo capisco. che vogliano soldi anche da chi non vuole averci niente a che fare con loro, questo lo capisco. capisco cos'e'. la crisi no. per quanto mi spieghino che c'0e', cos'e' e che mi portera' al massacro.

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    2. Se può consolarti, neanch'io ci capisco granché, e sono in buona compagnia con circa 60 milioni di italiani. Quello che mi terrorizza, e anch'io non scherzo, è che non lo sappia nemmeno chi ci governa, e soprattutto chi si propone a governare domani.
      Sai la soluzione più pratica che hanno trovato?
      Pregare. Chiunque, dalla Merkel a santa Rita, quella dei miracoli impossibili. Questa è la crisi.

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    3. vedi, e se mi leggi gia' lo sai, la mia non comprensione comincia prima della crisi. comincia dal desiderio d'essere governati. e' quella la prima cosa che non capisco. e non capisco come gli altri, i desiderosi, possano interrogarsi su fatti generati da un desiderio incomprensibile. e', per me, come stare li' a chiedersi quale sia il sesso degli angeli. dopo aver fatto passare sotto silenzio e come assunto che esista un dio, che quel dio abbia una forma, che da quel dio provengano creature antropomorfe, comprese quelle alate definite angeli.

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  4. la vita cambia e le persone si trasformano, chi puo' realmente sapere?
    ...io vedo un non so che di positivo in queste parole, certo che nulla oggi è garanzia sicura.
    buona serata

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  5. Tutti quelli che hanno provato a rinunciare all'austerità, sono stati fatti fuori

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  6. amico gattonero, Allende non era un santo più di quanto gli USA non fossero il diavolo. C'era la guerra fredda, ricordi? La crisi di Cuba coi suoi venti di guerra nucleare era passata da solo 10 anni. Non era possibile accettare un'altra macchia rossa nel cortile di casa.
    Quanto alle dichiarazioni della presidentessa brasileira valgono come quelle di Monti quando dice che siamo fuori dal tunnel.
    Solo che le FIAT le fanno là e non qua.

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  7. Mah, mi sembra che le cose non siano sempre così semplici come vengono descritte.

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  8. Stefano, so qual era la situazione allora, e ovviamente non ne accetto la soluzione. Non so la situazione brasiliana oggi; ho raccolto questa dichiarazione come fosse una 'bestemmia' solo perché in contrasto totale con quello che succede da noi. E' probabilissimo che non avrà un seguito, ma è comunque un'alternativa proposta da un Paese prossimo al Cile. Se quella lezione venisse ignorata, per il Brasile prevedo tempi acidi.
    Noi abbiamo avuto un ventennio nero, seguito da un quarantennio bianco, poi un ventennio azzurro...
    Il nostro atroce dubbio è: di che colore sarà il prossimo futuro?

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  9. :((( gattone.. ho bisogno di notizie belle :(( occhei per la "bestemmia".. occhei "per i colori brown" .. occhei.. ma oggi non riesco a stirare un sorriso.
    un abbraccio stra stra mio. punto

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  10. io non conosco la situazione reale del Brasile,figuriamoci,non conosciamo realmente anche la nostra!
    Però vedo che i propositi di questa Signora sono buoni,se attuabili...questo non lo so.
    Di sicuro tutto il pianeta..o qiasi è nella cacca!
    Buona serata

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  11. Caro gattonero, di politica me ne intendo poco, ovvero, hanno fatto in modo che quel poco che conoscevo, oggi non lo ricordo più.

    Le parole di Dilma sembrano giuste ma come si dice..tra il dire è il fare c'è di mezzo il mare...in questo caso, ci son le parole, le promesse...vedremo...questa crisi che abbraccia tutto il pianeta o quasi mi sa di manovra...per giustificare intrallazzi che non conosciamo?

    Un salutone affettuoso...ciao gattone.

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  12. Mi auguro con forza che il Brasile vinca su quella linea, sì da insegnare qualcosa al resto del mondo, specie all'Europa!

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  13. eh, rispetto a quello che passa il convento quotidiano, sembrano davvero forme di vita aliene... chissà se questa "eresia" del bene comune riuscirà mai ad attecchire sul pianeta Terra...

    Un abbraccio!

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  14. Grazie di averci ricordato che esistono uomini e donne che credono nella politica come ricerca e costruzione del "bene comune". Un abbraccio. Buona domenica.

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  15. A proposito di bene comune e di servizio alla comunità, grazie per l'apprezzamento mostrato verso la maestra Adriana!

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  16. Il Brasile di Lula qualche passo lo ha fatto, in qualche modo la nuova presidente si muove sullo stesso solco. Nel sud America non ci sono gli stessi venti degli anni trucidi che penso ricorda gattonero e anche io, anni terribili. Si può sperare per il Brasile. In quanto a noi aspettiamo una lezione dalla politica di Holland, il nostro più prossimo vicino di casa.

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    1. Qualunque messaggio, da chiunque e da dovunque arrivi, che sia diverso da quello che stiamo vivendo, deve essere bene accetto.
      Non violento.
      Finchè possibile.

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  17. Comincio a credere di non aver mai capito un cavolo di politica e meno di un cavolo di economia, ma a me sembra evidente che una fabbrica produce fintanto che c'è richiesta sul mercato dei suoi prodotti; cioè quando i negozi richiedono la merce. I negozi richiedono la merce quando hanno venduto la vecchia ed esaurite le scorte. Le scorte si esauriscono quando la gente entra nei negozi per comprare. Se la gente non ha soldi si ferma davanti alle vetrine per vedere, ma questo non fa "incasso". Se la gente non compra, la merce rimane invenduta sugli scaffali, il negozio non la riordina e la fabbrica chiude.
    Mi sembra il conto della serva, ma a casa mia 2 + 2 fa 4 e non 7 o 5 o 21.
    Se si aumentano sempre le tasse rimane molto poco danaro in più da spendere. Tutto qui l'uovo di Colombo, che stava in piedi perché era sodo, cioè cotto. Qui di cotta c'è solamente l'intelligenza dei nostri cosiddetti governanti, eletti o non eletti poco importa tanto sono inefficienti tutti.
    Reagan arrivò alla presidenza americana in un momento di recessione interna. Abbassò le tasse alla gente e tolse quasi quelle delle imprese, a patto che assumessero gente nuova.
    Gli Stati Uniti in quattro mesi -quattro- si rimisero a marciare.
    Dilma Roussef ha detto una gran cosa, quando l'ha detta importa poco, perché se la mantiene avrà fatto gli interessi del suo popolo.
    Ciao Gattonero, e scusa la madre lingua, ma su queste cose nemmeno noi romani osiamo scherzare.

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    1. Su queste cose, l'italiano non induce al sorriso. E il romanesco, in questa situazione, riuscirebbe, perfino lui, ad essere tragico. Che è tutto dire.
      I conti della serva li stiamo facendo tutti, e appaiono talmente evidenti e talmente ignorati che spingono a chiedersi in che (bip) di mondo stiamo vivendo.
      Ho avuto modo, mi pare da Francesco, di dire che la religione fu l'oppio dei popoli, ma la scienza economica è il cappio della forca. Tra l'essere addormentati da una droga e l'essere impiccati c'è una piccola differenza: con una ci si rilassa dormendo e sognando, con l'altra si crepa, di certo non sorridendo.

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