Formicando

La formica al lavoro
Centododici cassette, in attesa di smantellamento...
... ridotte ai minimi termini...

... a nutrimento invernale di questo Moloch.


Con la speranza che l'inverno sia inverno, come l'estate è stata estate... 
La pratica ormai decennale, ha consentito alle zampe anteriori di agire in maniera autonoma (tenaglietta, clic-clic a tranciare le graffette che legano il fondo delle cassette alle assicelle laterali, crash-crash a spezzarle, pluff-pluff a riporre i pezzi nelle cassette più grandi), nelle due ore e mezzo impiegate nella demolizione ho occupato il tempo pensando.
En passand, queste sono le cassette di frutta e verdura, residuo vuoto delle vendite di martedì, effettuate da un negozietto sì e no di 20 metri quadri.
In effetti avrei avuto da pensare a tante cose, ma mi son detto "sono quasi in vacanza, che diamine!, voglio pensare ad altro".
Oltre tutto, l'unica compagnia al mio lavorìo erano qualche formica, le lucertole che inseguivano le formiche, i gatti che inseguivano le lucertole; un cerchio della vita in formato ridotto. Né zanzare, né mosche, né calabroni, né vespe. Assenti anche i merli. Forse faceva troppo caldo, con un'umidità da doccia jacuzzi, e loro mica son fessi come le formiche e gli altri terraioli.
All'ombra di una pergola mista, kiwy e uva bianca regina, intorno ai 38° celsius, percepiti* almeno 250 fahrenheit, i pensieri scorrevano come i sudori, e come questi hanno innaffiato il prato, quelli andranno ad innaffiare questo blog.
(* percepiti: un termine rimasto nell'ombra per secoli, mai usato né da Dante, né da Manzoni, né da Gianni Brera, e neanche da Licia Colò, portato agli onori del dire quotidiano da qualche buontempone che voleva giocare con le parole; così adesso, per seguire la moda, lo si può infilare in qualsivoglia discorso, senza timore di non essere capiti. Un vero buffetto sulla guancia è percepito come uno schiaffone, lo spread che sale e che scende è percepito come una presa in giro, la benzina che sale soltanto è percepita come una presa per..., il governo che cade viene percepito come un gran casino, ossia la stessa percezione che si ha anche se non cade. E così via, adelante lento).  
Al di là di quanto sopra, questo, in breve, il riassunto dei miei pensieri cassettari.
☺♥♦♣♠•◘○☻

Trenitalia

Il signor M. Moretti e la signora M.V. Brambilla hanno annunciato, occhi brillanti e lingua umida per la commozione, di avere siglato un protocollo per cui gli animali da compagnia (specificamente i cani, ma non esclusi i gatti, vivaddio!, gli iguana, i coccodrilli, i serpentidi, gli acquatici, i volatili, i mitologici... insomma tutti gli appartenenti al mondo animale reale e virtuale), avranno accesso a tutta la linea dei treni "frecciati" in quasi tutti i colori, compreso quello fatto in d'argento.
E' previsto, per questi animaletti, un biglietto ad hoc al 50% del prezzo normale, prenotazione obbligatoria per un posto intero, da seduti sdraiati appesi non importa.
Nelle conferenze stampa non l'hanno specificato, ma pare che l'accordo sia nato per ridurre in maniera drastica il fenomeno dell'abbandono degli animali in occasione delle vacanze estive e di altre festività che ne favoriscono l'allontanamento. 
Essendo a tutti noto che almeno il 90% di questi abbandoni è opera di persone che frequentano abitualmente la Trenitalia di lusso; così non avranno più scuse, o almeno ne avranno una in meno quando compiono questo gesto infame.
L'iniziativa è stata applaudita calorosamente dalla categoria cosiddetta dei "Pendolari", che hanno subito chiesto al Principe e alla Principessa di valutare la possibilità di essere trattati finalmente da animali, visto che finora accedono ai servizi Trenitalia soltanto come bestie, e pure a prezzo pieno.
A ogni minima protesta Trenitalia, e per lei il signor Moretti a nome di una masnada di 'tecnici' (che brutta parola, tra 'masnada' e 'tecnici', non so perché, mi sta più simpatica la prima), cancellano letteralmente le corse a questi pendolari, in modo da ammucchiarli sempre più nei vagoni bestiame loro assegnati.
Pare lo facciano per la continuità della specie.
Ci sono ragazze che, salite su questi convogli sicuramente illibate (con tanto di documentazione dei parroci di riferimento), ne sono discese inconsapevolmente ingravidate, senza neanche sapere da chi. Tra palpeggiamenti, anteriori, posteriori, in alto e in basso, gli avant'indré delle fermate e ripartite a scatti, avevano perso di vista il 'contatto' fatale, e così si son ritrovate incornate, riempite e abbandonate. 
Purtroppo il loro tentativo di attribuire la paternità a Trenitalia va a vuoto; pare che questo ente non abbia un suo DNA specifico, per cui i giudici di merito preferiscono attribuire la colpa ad ignoti o a qualche spirito, per sentito dire, con precedenti in materia.
O a Balotelli, che nega di essere una ong o una onlus sessuale, manda tutti a stendere e ha deciso che senza DNA del rettangolo di gioco non intende più scendere in campo a giocare, per non rischiare, in caso di caduta lungo-lungo, che gli venga imputato anche un coito nell'erba.
Intanto, settimana ancora vacanziera, per muoversi in treno non c'è verso di trovare un posto, né in intercity, né in eurostar, tanto meno su tutte le frecce. Nelle agenzie, tutto esaurito; on-line, tutto esaurito. Per fare cinquecento chilometri si dovrebbe salire, scatolette di sardine permettendo, sui regionali e interregionali, con cambio di vettore ogni paio di stazioni, con la speranza di riuscire a coprire il percorso in almeno ventiquattr'ore. 
Robe da mettere le ruote a un water e risalire l'Italia a forza di gambe e propellente espulso.
Mi piace pensare che tutti quei posti siano occupati da politici, giornalisti, calciatori, vescovi... e dai ferrovieri che, con famiglia e famigli e animali al seguito, hanno occupato tutti i posti, in prima classe subito e in seconda come ripiego, segnalando ai loro sindacati l'eroico sacrificio, che, pur di non danneggiare l'azienda con uno sciopero di protesta sacrosanta, visto che il contratto prevede la 'prima' con precedenza assoluta su chi vorrebbe viaggiare pagando, si sono umiliati passando alla seconda.
A onor del vero, per quello che riguarda gli animali, hanno messo dei paletti, che per un essere umano comune sarebbero insormontabili: certificato veterinario (ok, mi sembra il minimo), vaccinazioni, microcip con microciop opzionale, certificato di buona condotta, se hanno un nome proprio certificato di battesimo (se NN non è richiesto, ma bisogna certificare che sono figli di qualcuno, trenitalia va benissimo), se in coppia maschio/femmina certificato di matrimonio, preferito quello ecclesiastico, le coppie maschio/maschio o femmina/femmina devono rilasciare un'autocertificazione che si tratta di fratello/fratello o sorella/sorella; comunque tutti attrezzati di guinzaglio, museruola, waterino biologico portatile, paracadutino, bracciolini salvagente, tampax per le femmine, annodato per i maschi, occhiali da sole, cappellino (fornito da trenitalia per fare pubblicità occulta)... Per i pescidi, mascherina ad acqua per il caso di rottura delle bocce o degli acquari, per i lama parasputi obbligatorio, per i serpidi una spirale (no, non quella, una spirale su cui attorcigliarsi in caso di nervosismo).
E buon viaggio.
 ☺♥♦♣♠•◘○☻

L'economia che gira


A Carnevale potrebbe essere presentato come uno scherzo, appunto di carnevale.
Non lo è.
Non so se, una volta divulgato, sia stato rimosso.
Fatto sta che è entrato nei miei pensieri, e li presento come questi si sono sviluppati.
Mi sono chiesto, intanto, se i cosiddetti beni dello Stato sono stati regolarmente accatastati, se risultano in regola con i piani regolatori delle varie epoche in cui sono stati eretti.
Ho pensato a Roma: quelle costruzioni una sull'altra, il colosseo, basilica su basiliche, basiliche su cimiteri, mura su altre mura antiche, al parlamento, al senato, al campidoglio, e a tutto il resto che ha reso la città monumento unico, saranno in regola con tutti i crismi che vengono richiesti a chi vuole erigere anche solo un cess-à-vient nel proprio giardino?
Ho abbandonato il pensarci, perché troppo archeologicamente complicato.
Scendendo terra-terra, in merito a quest'offerta, mi sono chiesto, nell'ordine:
a) una vendita così (ufficialmente) inusuale, dovrà essere registrata con rogito notarile: su quali basi, su quali presupposti di accatastamento, le informazioni oggi richieste dovrebbero essere su "carta canta", quindi impossibili da rogitare;
b) mutuo: "dovrebbe" essere impossibile l'erogazione, vista l'impossibilità di ipoteca di garanzia, senza la quale nessun istituto darebbe i soldi richiesti; tanto meno con i chiari di luna che stiamo vivendo;
c) sarebbe possibile l'acquisto pagando in contanti; e i contanti, pur in presenza di sconti considerevoli, non sono bruscolini; e i contanti, in questa come dappertutto in Italia ma qui di più, li ha in mano, pronta cassa, solo una categoria;
d) una messa in vendita così 'sfacciata' fa pensare che dall'ufficio tecnico comunale sia uscita l'informazione di una prossima sanatoria, che metterebbe una pietra tombale sul termine 'abusivi', vivacizzando così un mercato edilizio stagnante;
e) e l'Imu? Come faranno 'sti poveri acquirenti a pagarla, contribuendo così al risanamento dei conti pubblici?
☺♥♦♣♠•◘○☻
La crisi
Sono arrivato alle ultime cassette e, 
prima di andare a consumare un giustamente lauto pasto, 
sforno l'ultimo pensierino, 
regalo finale a chi è riuscito ad arrivare fin qui.
Ovviamente si tratta di una considerazione
 demagogica, populista, sciovinista, e chi più ne ha più ne metta, 
come tutte quelle che vengono fatte "dalla casalinga o dalla serva", 
quindi da gettare subito nel bidoncino virtuale della differenziata, 
nel settore 'non riciclabile'.
Faccio la somma dei pensieri, 
gestati e partoriti in una sala parto esterna, a 40° gradi: 
il negozietto di frutta e verdura che, in un martedì qualunque, 
vende merce ben oltre le cento cassette; 
i treni di lusso strapieni in centro settimana, 
quando, teoricamente, la gente dovrebbe essere
 al mare, ai monti o in città; 
e, al mare, nei miei spostamenti quotidiani vedo colonne di macchine 
in continuo movimento in tutti i sensi di marcia, 
con i parcheggi pieni di auto che mi ricordano i depositi 
di Pomigliano d'Arco, della vecchia Mirafiori 
o dell'altrettanto vecchio Lingotto, 
in attesa che le bisarche le smistassero in giro per l'Italia; 
i lidi, quelli a pagamento, che, 
nonostante gli aumenti preconizzati ante-estate, 
espongono i cartelli 'tutto esaurito'; 
i supermercati che, a qualunque ora del giorno, 
esondano, tracimano, persone 
con carrelli stracarichi di ogni ben-di-dio, 
e questo da luglio a oggi; 
e barche barconi e caravelle, 
ormeggiate nei porticcioli e lungo la costa...
Quanto alle vendite di alloggi abusivi,
mi azzardo a insinuare che, avendo venduto
tutte quelle in regola, qualcuno cerchi di raschiare
il fondo del barile, vendendo anche
gli alloggi ufficialmente abusivi.
Che poi è quello che sta facendo lo Stato,
quando offre, a prezzi stracciati,
i nostri gioielli a russi arabi e cinesi,  
mentre le stelle (noi) stanno a guardare.
E penso, altresì, al pianto garantito di tutte le Conf...,
...esercenti ...industriali ...agricoltura, 
che a chiusura di stagione, 
ciascuna per le proprie competenze, 
piangeranno cali del 30-50-70% in meno 
delle presenze e degli acquisti, 
e chiederanno a gran voce un sostegno tangibile allo Stato, 
sotto forma di sgravi fiscali, 
quando non l'aiuto diretto in moneta sonante.
Ecco, vado a pranzare, il caldo non lo sento più, 
ma percepisco ugualmente qualcosa che brucia 
e che dà il dolore inconfondibile di una grande presa per il culo. 

Queste ultime considerazioni non sono una poesia: 
porco blogger non mi ha fatto mettere l'allinea il testo a riga piena, 
così ho dovuto ripiegare a una divisione a braccio.

***********
Se doveste decidere di rompere cassette per l'inverno, procuratevi prima qualcosa di sensato a cui pensare, altrimenti correreste il rischio di trovarvi invischiati in pensieri tipo questi, che lasciano il tempo che trovano. Infatti 40° gradi erano e 40° sono rimasti (percepiti in fahrenheit sopra soglia, ormai impercepibili).



Commenti

  1. io non penso così tanto.... mi sa che proprio non penso, soprattutto con sto caldo!!

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    1. Pensare rinfresca, i neuroni che girano (non fare il furbo, leggi 'neuroni') fanno da ventilatore e tengono al fresco il cervello.
      (Quelli che hai pensato tu, girando vorticosamente più che rinfrescare congelano, fino alla caduta a terra dei pezzi più pregiati).

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  2. Azz, ce ne sarebbe da commentare, troppo sforzo però, mi conservo i pensieri, per il prossimo lavoro manuale, vediamo ho già fatto melenzane sott'olio, involtini di melanzane, parmigiane, pesto e marmellate in vista dell'inverno...ora mica so che altro devo preparare intanto mi conservo qualcosa a cui pensare.

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    1. Naturalmente tutto, compresi pesto e marmellate, abbondantemente affogati nel peperoncino rosso di Cayenna. E gli zucchini, che ne hai fatto degli zucchini? E i fiori di zucca, li hai congelati?
      Con tutto quello che hai da fare, mi sa proprio che non puoi pensare ad altro.

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  3. Uh mamma! Gatto mio, quante cose...
    Sono partita ridendo dei vari "accessori" per gli animali e son finita piangendo perchè anche io vedo in giro tutta una presa per i fondelli che davvero fa venire il voltastomaco...
    Certo che certi lavori andrebbero davvero preparati con pensieri più leggeri...
    Immagino che, con tali elucubrazioni, la fase in cui dovevi spezzare le assicelle delle cassette ti sia risultato più semplice!
    No?
    ^______^
    Per migliorarti l'umore posso offrirti un bel thè fresco?
    Nunzia
    ^_____^

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    1. Hai indovinato, mano a mano che andavo avanti coi pensieri quelle assicelle si spezzavano quasi da sole, onde evitare d'essere sbriciolate.
      Grazie, al limone e spicchio d'arancia.

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  4. Sei il gatto più figo fighissimo del web....anche io sono partita ridendo e sono finita piangendo..... a proposito di crisi... sembra che la televisione e la gente urli a gran voce di quanto il salento quest'anno ha fatto faville.... l'unico a sopportare la crisi delle vacanze..... io vengo da lì e non mi è sembrato mai tanto desolato.... la crisi è tangibile... la gente piange le sue stelle che oggi come non mai cadono non solo la notte di San Lorenzo

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    1. Sono questi strani contrasti che mi lasciano perplesso.
      Sono curioso di sentire i commenti, zona per zona, che presenteranno i media, giornali e tivvù, alla fine della stagione. E sul lamento generale delle associazioni imprenditoriali mi ci gioco la pelliccia.
      Quelle di S. Lorenzo, in origine erano lacrime: le stesse che in autunno verseremo noi tutti, abbrustoliti da un sistema economico che ormai è un forno crematorio.

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  5. Ci ho pensato un sacco a tutte 'ste cose e praticamente non vivo più: mia figlia non trova lavoro neanche pagando( non trovo nessuno altrimenti lo farei) e si sta disperando giorno dopo giorno.
    Volevamo cambiare casa ma chi da un mutuo a una famiglia monoredito? Però la tessera dell'auto del figlio piccolo l'ho pagata con l'ise più alto che c'è.
    Ma come li fanno 'sti conti? non siamo proprietari di apppartamenti, siamo monoreddito, una figlia disoccupata ma per l'Italia siamo ricchi!!
    Ah... però se mia figlia volesse fare un viaggio in treno col suo coniglietto...

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    1. Però dovrebbe farlo sui treni Freccia, tra il suo biglietto e il 50% del coniglio sarebbe un principio di mutuo.
      Che poi, questo risponderebbe a tutti i requisiti richiesti per l'accesso? E che non si fidi a farlo salire se uno degli addetti "chiude un occhio": prima della fine del viaggio finirebbe 'alla cacciatora', lo fanno con i gatti, figurati coi conigli...

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  6. caro gattonero, sei un gran sornione, mi hai fatto sudare anche a me a leggerti e mi hai messo tanti pensieri in testa...siamo proprio messi male..ma sai credo che se l'italia resta immobile è perchè ci sono più ricchi che poveri, credo. Complimenti, come sai trattare gli argomenti più spinosi con ironia tagliente...sinonimo di grande intelligenza.Ciao ( sta andando un pochino meglio)

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    1. "Quanto" siamo malmessi credo lo sapremo prima di Natale. Quanto ai "più ricchi che poveri" penso che si sia invertito il detto della mela marcia (il povero, con tutto il rispetto) in un cesto di mele buone (i ricchi, oggi con molto meno rispetto che in passato); questa si evidenzia e si può eliminare. In un cesto pieno di mele marce anche le poche buone finiscono per scomparire, più lentamente ma anche loro alla fine marciscono.
      (La notizia bella è che vai migliorando; un pizzico in più di salute aiuta molto a sopportare il resto negativo).

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  7. mi sa che a Natale non ti regalerò nessuna cassetta della frutta o verdura,ti darò direttamente la legna per il camino.
    PS
    La prossima volta che intendi lavorare per due ore e mezza,per favore,fallo all'ombra dell'uva!
    Baci

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    1. Se me le regali già pronte mi togli una delle poche possibilità di pensare. Comunque apprezzo l'offerta.
      In cambio, adesso che ho preso una macchinetta fotografica che me lo consente, mi impegno fin d'ora a pubblicare le foto della terrina con i fagioli in lenta cottura, quella delle salsicce infilate nel forchettone di arrostimento, idem per le fette di formaggio quando, leggermente abbrustolito, si scioglie in bocca invitando a pensieri positivi tipo "può cadere il mondo, io sono di già in paradiso". Dimenticavo, per allora quell'uva sarà diventata vino, se riesco leggermente frizzante, a completare il quadretto bucolico fin qui esposto. E sarà un boccale di quel vinello che mi aiuterà a salire un po' più su, diciamo al settimo cielo. Baci pure a te.♥

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  8. Non è poi così difficile percepire Pietro ed io ho "percepito" tutto, ma proprio tutto tutto.
    Sei un grande Pietro per come t'esprimi! Solo che se lo facessi ingrandendo un po' i caratteri sarebbe meglio.
    Ho letto grazie a Braille :-)
    Un abbraccio da percepire con tutta la sua freschezza

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    1. Non so come viene da te, ma sul mio blog lo scritto mi appare talmente grande che avevo pensato di ridurlo.
      Inoltre 'st'accidente di blogger ogni volta mi inguaia con qualche nuova trovata: stavolta il testo delle foto delle cassette me lo ha presentato come didascalia di queste e non c'è stato verso di fargli capire che le didascalie sono un cosa e i testi un'altra. Poi alla fine, come segnalato, non mi ha più fatto quadrare il testo.
      Ricambio l'abbraccio con la ciliegina di un bacio ♥.

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    2. Ho letto ingrandendo con lo zoom!
      La prima parte i caratteri sono piccoli.... o forse son'io un po' ciecatella :-)
      Aribacio....magari zummato così t'arriva più grande!

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  9. Sull'accatastamento dei beni dello Stato, per esperienza personale, avrei qualche dubbio...

    Un abbraccio e buon venerdì!

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    1. Quindi teoricamente, molto teoricamente, non potrebbero venderli. Forse è per questo che, Bondi docet, li stanno facendo andare in rovina, da Pompei (laddove, comunque, per esperienza diretta, buona parte delle colpe è dovuta al lassismo degli addetti, checché ne dicano i loro sindacalisti) al recente crollo al Pincio, saltando a piedi giunti tutto il resto. Forse pensano, rendendoli sassaglia di poterli vendere come reperti antichi pezzetto per pezzetto. Ma non hanno tenuto conto dei cinesi, che appena appena lo potessero taroccherebbero pure il pisello a sua santità.
      E' quella che una volta era l'Italia.

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  10. il sonno del climatizzatore genera mostri.
    Ben ritrovato, gattaccio

    Il Socio.

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    1. Sociobbello, ormai mi ero rassegnato alla tua perdita, conferma del detto che 'sono sempre i migliori che se ne vanno'.
      A più avanti, per ora ciao.

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  11. Da ecologista convinta (dovremmo riutilizzare tutto!!), se abitassi lì vicino, ti darei una mano per il riciclaggio delle cassette da frutta in legna da ardere. Unica ricompensa richiesta: un bicchiere di acqua e limone.

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    1. Negli ultimi giorni la catasta cresce ogni giorno di più, a dimostrazione che l'invito a mangiare più frutta e verdura sta raccogliendo consensi.
      Perché, un cestello di fichi d'india belli freschi e una fettona d'anguria con due fette di melone li rifiuteresti?
      Non aspettare il ponte, traversa a nuoto lo Stretto, risali la costa tenendo il mare a sinistra, la prima catasta di cassette che vedrai lì sepolto ci sarò io.
      Ciao, buona domenica.♥

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  12. A proposito dell'accordo di trenitalia, è possibile portare anche i cicchitto e i gasparri? No, perché tutti gli altri animali x me vanno bene ma se salgono anche quei due io il treno non lo prendo più.

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    1. Antò, il treno lo puoi prendere tranquillo, quei tizi non li troverai mai nel tuo scompartimento: soppresse un paio d'auto blu e relativa scorta, hanno scoperto che viaggiare in treno, su quei treni, fa molto democratico, e hanno pensato bene, per i loro spostamenti di prevedere almeno tre vagoni riservati, uno per la scorta anteriore, uno per loro e le loro odalische, e uno per quella posteriore.
      Ciao.

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  13. ho sudato anche io leggendoti...mano a mano che scendevo i pensieri si facevano cupi e la rabbia montava come panna...io sono l'esempio tangibile di come lo "stato" è governato da idioti senza alcun segno tangibile di intelligenza se non quella che permette di fare i loro conti. Gatto so stanca....ma devo andare avanti, magari camminando carponi, ma lo devo fare. Buona rottura de cassette...

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    1. Marì, stiamo camminando tutti carponi, e quelli ci camminano addosso come fossimo selciato umano. La frase romanesca che oggi più m'aggarba è "li mortacci loro!".
      E oggi ho 'mparato n'altro termine del tuo dialetto, infatti non sapevo proprio che a Roma si chiamassero "cassette"; altrove le definiscono 'palle', 'zebedei', 'eliche', i più romantici 'gioielli', forse a ricordo della sora madre de li Gracchi che penzava a questi, non ai fij sua quanno l'ha detto.
      Ciao, ancora buona domenica.

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  14. Ciao!
    Quoto alla grande il tuo post e il commento di Antonio è sublime
    Anche se chiamare animali quei due e tutto lo staff al completo è alquanto offensivo per la specie,ma ho inteso bene il senso delle sue parole.
    Io li manderei tutti a lavorare in fabbrica,a spaccare legna e quant'altro con stipendio adeguato ai loro profitti spennandoli poi per bene così provano la gioia di ritrovarsi a tasche vuote…

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    1. Tu sei troppo bbona (anche nel senso di caritatevole, sotto-sotto devi essere una crocerossina): in fabbrica ci dovrebbe andare (o stare, visto che stanno cacciando tutti gli operai) chi vuole e sa lavorare, questa gente anche là continuerebbe a mangiare pane a tradimento; a spaccar legna e quant'altro neanche vanno bene, poiché non hanno mai fatto un cazzo (scusa il francesismo) né mai lo sapranno fare.
      Stipendio? Hanno succhiato (e continuano imperterriti a succhiare) tante di quelle tette (e pure altro, che il mio pur discreto francese non mi consente di citare) che alla vacca Italia ormai queste toccano terra, svuotate, esauste.
      Le uniche attività in cui potrebbero eccellere sono lo scopare il mare e andare a dar via il ....
      Senza stipendio ovviamente, dovrebbero vivere di alghe marine e dell'obolo che qualche pietoso lasciasse per la seconda attività indicata.
      Che è poi quella che stanno esercitando all'inverso su di noi, senza lasciare obolo alcuno, anzi facendosi pagare profumatamente.
      Ciao anche a te, per una domenica serena.

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  15. Mi sono alquanto beato con il discorso sulla campagna!

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  16. Ecco le famose cassette a cui ti riferivi... impegnativo!

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