L'ultima goccia di tenerezza
Tempo fa mi pare di avere già pubblicato questa poesia, ma nei vecchi post non la riesco più a trovare.
La ripropongo, con la certezza che sia quanto mai e sempre attuale.
Tratta dal volumetto Garnël 'd guàzza, raccolta di poesie in un volumetto apparentemente anonimo, edito nel 1984 dal già più volte citato editore Battaglini, in Parma
Il caminetto c'è ancora, ma non crepita più. L'ultimo ceppo si è spento l'oggi di quattro anni fa, al primo albore del mattino. Sotto la coltre di cenere palpita ancora la brace, che lentamente si va spengendo.
La mano che dava e voleva carezze si è posata, e giace.
Aspetta, paziente, che anche l'ultima brace diventi cenere.
La ripropongo, con la certezza che sia quanto mai e sempre attuale.
Tratta dal volumetto Garnël 'd guàzza, raccolta di poesie in un volumetto apparentemente anonimo, edito nel 1984 dal già più volte citato editore Battaglini, in Parma
Il caminetto c'è ancora, ma non crepita più. L'ultimo ceppo si è spento l'oggi di quattro anni fa, al primo albore del mattino. Sotto la coltre di cenere palpita ancora la brace, che lentamente si va spengendo.
La mano che dava e voleva carezze si è posata, e giace.
Aspetta, paziente, che anche l'ultima brace diventi cenere.
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