domenica 3 febbraio 2019

Dall'albo dei ricordi

Il calore dell'amicizia

L'amicizia è quella cosa che riscalda il cuore,
dicono e sarà pure vero, però c'è sempre un ma...
Sono all'antica, ne ho un concetto un po' ristretto:
per me 'amicizia' è molto dare e poco ricevere.
L'amicizia è tante cose, è elastica,
ma ha molti paletti, e molti sono i freni.
Uno: con un'amica metti il cuore in pace
a tutti la darà, giammai ad un amico.
Però ci sono casi in cui è ingombrante,
e, molto raramente, perfino imbarazzante.
Esempio, un'amica che insiste: "Datti da fare,
tanto nessuno al mondo avrà da ridire",
e il concetto che ne ho va a farsi benedire.
Dice il vecchio saggio, quello senza amici:
"Chi trova un'amica, ha trovato un tesoro".
Ma se quell'amica l'hai tenuta in braccio
quand'era piccolina, e l'hai allattata,
non con latte tuo, e l'hai coccolata,
vezzeggiata, già quand'era implume,
l'hai veduta crescere, diventare adulta,
l'amicizia è a rischio, un rischio di sventura.
Un giorno te la trovi che gira per la casa,
nuda, col pelo al posto giusto e anche di più,
ti cerca, ti insegue, chiaramente ti vuole.
E tu non puoi, non vuoi e manco vorresti,
darle quello che, a gran voce, lei ti chiede.
Non vuoi credere, e neanche pensare,
che il farla sedere sulle tue ginocchia,
carezzarle lievemente le tette ormai mature,
titillarle dolcemente il timido ombelico,
far correre la mano lungo la sua schiena,
a vedere e sentire corde di violino
come pizzicate da un seghetto,
accettarne il mordicchìo dei tuoi lobi
e gl'improbabili tentativi di succhiotti...
Beh, tutto questo non la autorizza
a pensare che con lei io voglia copulare.
Non posso, proprio non posso.
Questo senza essere un falso moralista,
ché ormai la morale è soltanto una faccenda
che riempie un grasso bigotto portafoglio,
ma proprio non posso, proprio non voglio.
Insiste; le ho pure detto: "Ti caccio da casa",
ma lei continua, mi vuole concupire,
sperando nell'assurda, impossibile,
certezza di riuscire alla fine a fornicare.



BLU, l'amica mia
Non è calore d'amicizia quello che la porta, da un po' di tempo a questa parte, a rompermi l'anima, con miagolii struggenti e rotolìi e salti e ronfi e rotolamenti: è soltanto calore, quel tipo di calore che non entra dentro il cuore ma, delicatamente, ti  rompe le pudenda. Le ho dato estropil gocce, a più riprese; è stato come dare un bicchier d'acqua ad uno che pasteggia con la grappa. 
E fuori, nel giardino, c'è la fila dei compari in vana attesa.


MICIA, l'amica dell'amica
Più che un'amica dell'amica mia, ne è sorella, madre, forse pure nonna, gelosa, quanto basta a schiaffeggiarla, ogni qual volta Blu le venga a tiro. E' una nostalgica, il fazzoletto al collo non è per bellezza: lei crede ancora che sia un bel colore; lo è stato, in passato. E non so come dirle che di quel colore nulla è rimasto, insipido è il sapore, ma, soprattutto, più non dà calore. Si consola, per adesso e finché dura, con un rosso parente lontano del granata, con la speranza che non si trasformi,anche questo, nell'ennesima trombata.



Il riposo dei guerrieri
Due dei compari che aspettano là fuori, forse avranno letto "Il riposo del guerriero"di Christiane Roquefort, o visto il film con la BriBar di Roger Vadim. Avranno pensato: meglio farlo prima, il riposino, in vista d'un'altra notte bianca. Quando troverò un tipo di mutanda, che impedisca le intrusioni non desiderate, aprirò le porte a 'sti guerrieri, oltre che affamati pur ben noti puttanieri.

3 commenti:

  1. L'amicizia è più dare che ricevere, è vero, ma amici come questi sanno dare moltissimo senza pretendere chissà cosa in cambio ♥

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