A parte i decessi, la vita nel nuovo paese e nella nuova casa si era instradata bene. Qualche momento di trepidazione per la scadenza dei pagamenti, ma niente di che preoccuparsi; a posteriori non erano neanche da definire sacrifici veri e propri. Il mio lavoro mi teneva lontano da casa per giorni, ma le "ragazze" se la cavavano benissimo. Non c'erano ancora i cellulari, che sicuramente avrebbero attenuato la preoccupazione costante; era prevista una chiamata al giorno, di sera, per scambiarci le notizie del giorno e i saluti. Nel 1985 era uscito un condono edilizio, per quanto ne so il primo di una serie di una serie infinita. Ne avevo sentito parlare, ma ero sicuro di non dovermi preoccupare, per cui me ne interessavo più per curiosità che per necessità. Gli allacci di acqua e luce risultavano regolari; la fognatura no, poiché il paese alla marina era stato costruito ex novo senza rete fognaria. Al borgo vecchio, nella zona collinare interna, manco a pensarci... L'i...
si vedra' meglio la luna.
RispondiEliminainsisto e persisto nello starti vicino, anche se mi rendo conto di quanto poco possa contare... eppure mi piace pensare che questo poco sia, in qualche misterioso modo, meglio di nulla...
RispondiEliminaun abbraccio dallo Zio che hai adottato
Un abbraccio forte..."come fosse" vero...
RispondiEliminaanche da parte mia un abbraccio stretto stretto e che vuoi che ti dica....coraggio
RispondiEliminaMa dopo la notte arriva il giorno..e la speranza è che sia un giorno di SOLE.
RispondiEliminaQuesto è il mio augurio, gattone.
Tanti baci
"Viene la notte. Un'altra di tante. Orfana di stelle."
RispondiEliminaUn abbraccio fraterno.
Una bella poesia.
RispondiEliminaUn abbraccione e buona giornata!
In questa notte irrimediabilmente nuvolosa si spera solo che si apra ogni tanto uno squarcio, anche piccolo, anche breve per poter respirare un po' di luna.
RispondiEliminahttp://youtu.be/UcGVZHbgBFc
non ho parole
RispondiEliminasolo un abbraccio
Maledetta sera.
RispondiEliminadavvero un grande abbraccio!
RispondiEliminabella e lacerante. un caro saluto
RispondiEliminaRibollire dei conflitti... Una condizione di erranza del pensiero e della psiche all'interno di un purgatorio di memorie. Immagini riuscite, titolo perfetto!
RispondiEliminaUn abbraccio
Giulia
So cosa provi e quanto dolore l'impotenza aggiunge alla ricerca della forza che pian piano s'allontana per poi ritornare. Unica stella (definiamola così) che quando si sta per sprofonadre nel buio più assoluto, d'improvviso s'accende per invitarci a rialzarci, ad andare avanti.........
RispondiEliminaT'abbraccio
Elisena
Che un vento leggero spazzi via le nubi.
RispondiEliminaE che volendo, lo sguardo torni a catturare le stelle, che ci sono.
una non vita che annienta e nasconde le stelle al tuo sguardo. Ma una luce spero che arrivi a risplendere in quella notte buia. Un abbraccio
RispondiEliminaOra niente stelle e niente vita, ora è lotta passiva e sento il gelo nelle ossa quando ti leggo. Ma la speranza rende vivi gli uomini e tu sei un UOMO. Un abbraccio.
RispondiEliminanon ti incontro in blog da tempo, ti auguro un po' serenità per Natale e per tutto il nuovo anno
RispondiEliminafrancesco
È con un tenero pensiero per te che ti mando un mondo di Auguri di Buon Natale e Felice Anno. Che questo Nuovo Anno possa portarti tanta felicità, pace e serenità.
RispondiEliminaUn abbraccio
Giulia
Un abbraccio.
RispondiEliminaun augurio che il nuovo anno ti porti tanta forza e serenita'
RispondiEliminaun abbraccio
E' già passato un anno....un anno che ha cambiato la tua vita e quella di Angela!
RispondiEliminaUn abbraccio con tantissimo affetto ad entrambi!
Elisena