lunedì 10 gennaio 2022

La confessione di un peccatore (pentito?)

Circola in parte come para-barzelletta, e come base di questo racconto qui la propongo. Leggermente modificata, più espansa, più aggiornata, più fantasiosa. Ovviamente sia il personaggio principale di questa favola (che ho audacemente mascherato, 'si da renderlo assolutamente irriconoscibile) che i personaggi di contorno sono puramente casuali, inventati; così come gli eventi descritti, che non possono mai essere avvenuti, talmente sono fuori da ogni possibile realtà. I riferimenti verbalmente virtuali riferiti a fatti divenuti storici sono qui esposti col solo fine di raccordarli, in chiave fantascientifica, da periodi passati (in giudicato) ad altri chiaramente futuristici e di impossibile realizzazione. Ipse dixit...

Un Tizio, un po' avanti con l'età, decide sia giunta l'ora di "vuotare il sacco" per essere in regola, in vista di un trapasso che, seppur lontano a venire, non potrà essere gestito né da lui stesso né dai suoi molti sostenitori, a suo tempo ampiamente illuminati dal suo sorriso e teneramente a lui avvinghiati da un indissolubile nodo di gratitudine.

A tal uopo, si reca nella sua parrocchia personale, convoca il parroco e...
"Signor Parroco, mi vorrei confessare...".
"Bene, figliuolo, è da molto che non lo fai?".
"Veramente, credo sia la prima volta...".
"Allora ci vorrà un po' di tempo... ma... io ti conosco, a meno di una somiglianza incredibile, tu sei stato in passato presidente di un condominio qui vicino...".
"Beh, veramente fui presidente del consiglio in un periodo in cui l'Italia era tutta in rosa, sia per quel presente che per un vagamente ipotizzabile prossimo futuro; e sia anche perché era un'epoca rosa in tutti i sensi, dal rosa femminile al 'rosa' di rosicare, che i tanti invidiosi del mio successo non cessavano di fare".
"Ah, sì, ho messo a fuoco... guarda, credo che il tuo caso preveda una competenza appena superiore alla mia, che è nel gradino gerarchico più basso. È meglio che ti rechi dal Vescovo, che sicuramente accoglierà la tua confessione per meglio giudicare l'entità e il peso dei tuoi peccati".

Detto fatto, il peccator pentito si reca in vescovado, ottiene immediata udienza dal Vescovo che, riconosciutolo, o forse preavvisato dal parroco, non lo fa neanche inginocchiare.
"Tu sei il ben noto ex presidente del consiglio... No, mio caro, non ti posso confessare, il tuo è un caso molto difficile, solo in Vaticano possono valutare la faccenda. Recati là e chiedi direttamente del Papa; lui accoglie tutte le pecorelle smarrite e sicuramente sarà felice di perdonare te, che sei comunque una delle tante pecorelle da redimere".

Eccheccevò, il Tizio che tanti fedeli aveva in Terra altrettanti santi aveva in Paradiso, si era recato in Vaticano, aveva chiesto del Papa e questi aveva prontamente lasciato i suoi impegni per dargli udienza, già preavvisato dal suo Vescovo dell'importanza del penitente.
"Santità, voglio confessare i  miei peccati e riceverne umilmente l'assoluzione".
"Mio caro, sarei orgoglioso di mettere nel mio palmarès l'avvenuta tua redenzione, ma purtroppo non mi sarà possibile. Sei troppo importante, vivi in uno zenit troppo alto per potermici anche solo avvicinare. Solo Dio può ascoltarti e darti l'agognata assoluzione. Rivolgiti a Lui con piena fiducia, vedrai che risolverà il tuo problema e ti aprirà le porte del Paradiso, che con tutto il bene che hai fatto nel corso della tua vita (da un po' di tempo molto strombazzato, sia sui tuoi media web che sui giornali, e a ogni pie' sospinto da tuoi fedelissimi) già le vedo socchiuse in attesa della tua gloriosa entrata nell'alveo celeste. Qui in Vaticano, nascosta ai più, c'è una cappella privata che apriamo solo alle personalità di maggior spicco, proprio per consentire un dialogo diretto tra queste e il Padreterno. Ci troverai un Cristo in croce che sta chiuso lì proprio in attesa delle persone degne di essere da Lui ascoltate ed eventualmente perdonate".

In sedia gestatoria, ormai obsoleta per gli usi papali, il Tizio era stato introdotto nella cappella e lasciato in solitaria attesa che il Cristo in croce finisse le sue preghiere e gli chiedesse in cosa avrebbe potuto essergli utile.
"Signore, voglio confessarmi...".
"Bene, figlio mio, non offenderti ma era quasi ora... Io so chi sei, quindi saltiamo i preamboli. Vedi, mio caro, tu hai raggiunto, brillantemente direi, una certa età e pur essendo rimasto apparentemente lucido e giovanile, forse hai una memoria che comincia a vacillare, come è giusto che sia per via dei neuroni che si disperdono manco fossero capelli. E poiché anch'io, che ho qualche anno più di te, qualche volta mi ritrovo con ricordi ballerini, come quando attribuisco meriti a persone che in vita erano tutt'altro che meritevoli, capisco la situazione. Chiaramente non è il tuo caso, ma per sicurezza ho affidato a un nutrito team di Arcangeli l'esame preventivo della tua situazione peccatoria, così sarà più semplice mettere ordine e procedere al tuo perdono.
Facciamo così: io ti elencherò quelli che per te risultano pregi e che per altra parte di mondo sono peccati belli e buoni; tu dovrai solo dire sì o no, e risolviamo la faccenda".
Si erano presentati due Angeli che avevano portato su un muletto ecologico, apparentemente virtuale, un carico di rotoloni tipo Regina, quelli che non finiscono mai. Il Cristo ne aveva srotolato uno e aveva iniziato a leggere le domande colà incise a lettere di fuoco.
"Dunque: tu sei stato, parecchio tempo fa, Presidente del Consiglio italiano?".
"Sì, Signore, e, mi dicono, con pieno merito".
"Lascia perdere quello che 'dicono', è chiaro che si tratta di tuoi fedelissimi, magari prezzolati, per cui al 'dicono' di alcuni probabilmente corrispondono almeno altrettanti che 'dicono' tutt'altro.
In passato sei stato amico di un certo Craxi, che poi hai lasciato poiché avrebbe potuto danneggiare i tuoi piani politici?".
"Sì, mio Signore, ma sono anche andato da ex amico a pregare sulla sua tomba..."
"Ed è vero che hai pagato tal Riina perché ti proteggesse e magari mettesse una buona 'parola' nei confronti di alcuni personaggi fastidiosi?".
"Sì, lo ammetto, la mia persona stava diventando preziosa per il bene del Paese e le comuni Forze dell'Ordine non mi garantivano una protezione a 360°".
"Ma tu sapevi che costui era il mafioso ufficialmente a capo di tutte le mafie terrestri e interstellari?".
"Sì, lo sapevo, ma per il bene del mio Paese ho dovuto accettare, ma giuro obtorto collo, una discreta, silenziosa, collaborazione con questa forza del male".
"E sempre per il bene del Paese ti sei inventato lo scudo fiscale per far rientrare dalle isole Cayman e da Montecarlo tutti i soldi che i tuoi amici avevano sottratto al fisco, chiedendo in cambio una fesseria di sanzione e la non iscrizione nel casellario giudiziario?".
"Sì, Signore, ma quei denari sono serviti a rimpinguare le casse di banche amiche che, altrimenti, avrei dovuto salvare con soldi dello Stato... che all'epoca non c'erano".
"Risulta che sei stato amico di neo-fascisti e neo-nazisti, che nel tuo famoso discorso al Congresso americano hai dimenticato di citare. E che hai 'sdoganato' un partito che in Italia non avrebbe mai più dovuto rinascere... e stretto alleanza con un altro che del Tricolore (che tu hai inserito nel simbolo del tuo partito, quasi appropriandotene insieme al nome Italia) faceva carta igienica e che sfotteva apertamente chi, incautamente, cantava quello che in Italia è considerato inno nazionale?".
"Mi servivano i voti di quei due per portare avanti i miei progetti... Voi, Signore, sapete benissimo che ho un passato da partigiano e che sono un riconosciuto patriota, che alla mia nazione ho dato energie e sangue. Sono ettolitri di sangue quelli offerti per i prelievi di controllo della mia salute; sono tutti documentati, in particolare in quella clinica intestata al vostro Arcangelo più noto e fedele".
"Vedo, tra le altre cose, che hai anche abbassato dell'1% le tasse dirette, costringendo comuni-province-regioni ad aumentare le tasse locali del 45% per tenere aperti asili, trasporti e servizi sociali indispensabili...".
"Sì, Signore, ma ho anche fatto in modo che i rappresentanti del popolo ricevessero congrui e costanti adeguamenti del loro 'salario', ridotto virtualmente ai minimi termini da un'inflazione e un costo della vita per loro non più sostenibili. E molti di essi ho gratificato assurgendoli a livelli che mai avrebbero potuto sognare. Certo, per il popolo non c'erano risorse sufficienti, ma già il sapere che i loro eletti godevano di trattamenti di favore, che alcune malelingue si ostinano a definire osceni, sono ancora certo sia di per sé remunerativo, almeno moralmente".
"Ma sei sempre tu, figliuolo, quello che ha ricandidato 13 persone già condannate con sentenza passata in giudicato?".
"Sì, ma era chiaro che quelle sentenze erano rivolte verso innocenti, la cui unica colpa era di essere miei sodali: i giudici, come sapete tutti comunisti, avevano colpito loro per tentare di abbattere me".
"Hai pure modificato la legge elettorale in modo che siano le segreterie di partito a scegliere gli eletti e non più i cittadini?".
"Signore, sapete benissimo che il popolo non vede oltre il proprio naso, al massimo arriva a vedere quello che ha nel piatto, ma non ha competenze allargate per capire quello che è bene per un partito. Il popolo vota di pancia, magari basandosi sul bene operare dei singoli candidati... le segreterie invece hanno una visione più ampia, per cui possono con più facilità individuare localmente i personaggi più adatti a difendere i diritti e gli interessi... vabbé, dei partiti, ma è lo scotto che il popolo deve pagare, un ticket da accettare".
"All'entrata in vigore del cambio lira-euro hai omesso qualsiasi controllo sull'entrata in vigore dell'Euro consentendo a negozianti e professionisti di raddoppiare i prezzi infilando il dito medio a pensionati e lavoratori a reddito fisso?".
"È vero, con tutti gli impegni che avevo ho trascurato questo, affidando a miei collaboratori il compito di seguire questo cambio. Ammetto che hanno fallito e li ho prontamente puniti, rimuovendoli e destinandoli ad altri settori... logicamente meglio retribuiti, per ripagarli della figuraccia sofferta di fronte al Paese".
"Hai abolito la tassa di successione per i patrimoni miliardari e subito dopo hai cointestato le tue aziende ai figli?".
"Sì, Signore, voi non lo potete sapere visto che figli di carne non ne avete o sono praticamente virtuali... ma i figli degli umani sono pezzi 'e core e quello che si fa per loro non lo si farebbe per alcun altro".
"Quindi è sempre per loro che in poco tempo hai quadruplicato il tuo patrimonio personale e salvato le tue aziende dalla bancarotta e che dici di essere arrivato al governo a titolo gratuito ed esclusivamente per il bene degli italiani?".
"Vero, a parte le briciole dell'appannaggio, nel governare ho investito solo risparmi miei".
"Ed è per il bene degli italiani che hai epurato dalla Rai tutti i personaggi a te non graditi?".
"Vero, ma erano dei sovversivi che non avevano accettato le mie offerte, giuro veramente laute, per difendere un diritto alla parola e alla critica che in quel momento particolare erano assolutamente intollerabili e fuori luogo. Loro mi hanno costretto a farli allontanare. Vede, nelle mie aziende mi vanto di non avere mai licenziato nessuno... purché si fosse adeguato al momento magico che avevo offerto. Chi si è allontanato lo ha fatto di sua sponte, rinunciando a priori a carriere che avevo messo sul piatto; chi mi è stato fedele è stato premiato e ora siede su scranni parlamentari, da dove può liberamente cantare al mondo le mie lodi per i secoli a venire".
"Hai fatto la ex-Cirielli, la Cirami e la salva-Previti?".
"Sì, non lo nego, erano mosse indispensabili in un momento particolare".
"E hai creato una voragine nel conti dello Stato, cambiando tre volte il ministro del Tesoro?".
"Vero, la ricerca di uno competente tra i miei sodali era stata complicata".
"Hai dato, a spese degli italiani, il contributo per il decoder digitale per consentire a tuo fratello di fare soldi con la società che li produceva?".
"Sì, Signore, anche i fratelli sono pezzi 'e core".
"Hai depenalizzato il falso in bilancio e introdotto la galera per chi masterizza i dvd?".
"È vero, ma la stesura dei bilanci era diventata troppo complessa, gli aggiustamenti avevano talvolta un sapore di poesia, ed era un peccato punirli quando invece potevano essere ritenuti vere opere artistiche quando, con piccoli ritocchi, quadravano alla perfezione conti altrimenti sballati, quando non del tutto fasulli. Sui divudi non ricordo, ma sicuramente a qualcuno serviva che fosse penalizzata quella forma di masterizzazione".
"Pare che tu abbia permesso alla Francia di saccheggiare la BNL, e pare anche che ti sia fatto prendere a pesci in faccia quando Enel ha tentato di acquisire una società francese...".
"Nell'uno e nell'altro caso, a causa di collaboratori incompetenti che mi avevano rassicurato sui movimenti francesi nei confronti della banca e mi avevano convinto della poca consistenza dell'operazione Enel".
"Vedo adesso che mi hanno dato solo il rotolo che riguarda il ventennio del tuo governare diretto. Solo per curiosità ho dato anche uno sguardo ad altri periodi della tua vita, e sono emersi in particolare molti peccati di gola... anzi, pur non essendo esperto in materia, di peccati di gola molto profondi, per appagare i quali non hai esitato in nulla, distribuendo soldi e prebende a chiunque fosse in grado di procacciarti i bocconi più golosi. Apprendo che non sei vegetariano né tanto meno vegano, che la carne ti piace, soprattutto se bella soda e meglio se giovane. Peccatucci veniali, che manco varrebbe la pena di considerare in un clima di 'vogliamoci bene' che è stato il mio motto fin da quando ho pensato a un partito dei cristiani.
Però vedo anche che, sotto sotto ma neanche tanto, tu aspiri a diventare addirittura Presidente della Repubblica italiana... per cui anche questi peccatucci finiranno per pesare nella valutazione terrena della tua promozione; magari ammantati dal verde dell'invidia...
Non ti voglio anticipare quale sarà il risultato definitivo del conclave a sezioni riunite. Vedi, mio caro, tu hai un cuore fragilino, a te non sembra ma è invecchiato più di quanto sia invecchiata la tua mente, e se ti dessi il risultato in anticipo, fosse questo positivo o negativo, questo tuo vecchio cuore potrebbe cedere, vuoi per gioia o vuoi per delusione. Il che, francamente, mi lascerebbe indifferente, poiché, fra un paio di mesi o fra ducent'anni, dovrai venire a me... Purtroppo, entrando in questa cappella privata, sei finito in territorio extra-italiano, e se qualcosa ti succedesse qui creerebbe al mio rappresentante una grossa grassa grana, di cui Egli, il Papa mio, non sente proprio il bisogno, poiché andrebbe ad aggiungersi a troppe altre grane che il suo fisico provato non riuscirebbe a sopportare. E non è ancora giunto il suo momento... Inoltre non potrei, in caso di tuo mancamento, ricorrere a un miracolo, che, qui più che altrove, sarebbe intervento sospetto, per via di quell'Unto del Signore che ti sei inventato di sana pianta per penetrare nel cuore di miei fedeli. A parte il fatto che sono almeno duemila anni che non miracoleggio, per cui ho perso la mano... Eppoi la delega ai miracoli è ormai appannaggio delle varie Madonne sparse soprattutto in Europa, le quali già al loro nascere hanno fatto il miracolo di creare intorno alle loro statuette centri economici che nulla hanno a che vedere con me".
"Grazie, mio Signore, sono certo che gli italiani (o chi per loro) sapranno decidere per il meglio; la Storia lo insegna: con i soldi o con la violenza, chi vuole ottiene, appunto, tutto quello che vuole; non solo in Italia, tanto per internazionalizzare le cose buone".

"Bene... si fa per dire... tua zia suora (buonanima) ti avrà detto che Dio perdona tutto, e non mentiva. Anche se sovente mi viene il magone nel farlo, devo tenere fede a questo mito che mi è stato creato intorno a mia insaputa; in passato ho dovuto perdonare e assolvere peccatori ben più carichi di te, quindi anche a te darò il mio perdono e la mia assoluzione. Uscirai da questa cappella con una fedina pulita che neanche un innocente neonato l'avrebbe. Purtroppo per te, questa mia assoluzione non ha molto valore nei confronti dei punti di vista umani, ma potrai sbandierarla a sostegno della tua candidatura a quello che, in Terra, sarà l'ultimo scalino di un'ascesa che, anche all'occhio Nostro, appare assolutamente incredibile.
Quindi 'Ego te absolvo...' in nome mio, di mio Padre e dello Spirito (che qui ringrazio per le preziose informazioni raccolte)".

Il Tizio aveva baciato il piede inchiodato, ringraziando il Cristo e si era alzato dall'inginocchiatoio ritenendo che la... tortura fosse finita, ma il Figlio aveva ancora qualcosa da dirgli, sempre a nome della Triade cristiana.

"Ancora un momento... Come ho detto, con questo mio perdono non è detto che tu riesca ad agguantare il titolo cui aspiri attualmente ma, indipendentemente da questo, verrà un giorno in cui il mio Ufficio Riduzione Demografica suonerà la campana anche per te; non avertene a male, eterno-eterno ci siamo solo noi Tre, gli altri diventano eterni acquisiti, e per diventarlo devono forzatamente morire. Fattene una ragione e stai sereno...
A quel punto, dopo averti ripulito per bene come ho fatto, per te si aprirebbero le porte del Paradiso. Si aprirebbero, ho detto... ma non si apriranno. 
Dopo le migliaia di anni che  ̷s̷o̷p̷p̷o̷r̷t̷o̷  sono stato costretto a seguire amorevolmente le vicende umane, un po' di esperienza me la sono fatta. Vedi, se ti facessi entrare in Paradiso non è necessaria la mia augusta perspicacia per intuire che mi metterei in casa un concorrente, la cui fama insaziabile di potere potrebbe sfociare nello smodato desiderio di diventare prima Nostro pari per poi declassarCi a tuoi portaborse. 
Magari inquadrati come stagisti  a titolo gratuito...
Il tuo motto tacito "plus ultra", che hai già applicato nel tuo esilio in Terra, non Ci convince.
Pertanto ho già dato disposizioni per la creazione di un mini-Paradiso esterno, un resort extra-lusso che, domani o poidomani o poidomani ancora, diventerà la tua residenza eterna, e in cui potrai ospitare tutti i tuoi fedelissimi... Beh, non proprio tutti: alcuni non riusciranno ad ottenere lo stesso perdono che oggi hai ottenuto tu, per cui finiranno dritti in braccio all'anti-Dio per eccellenza, dove sicuramente non soffriranno più il freddo. 
Vedi, gli angeli sono creature eteree che ho creato direttamente e di cui rispondo appieno, mentre mi ritrovo circondato da migliaia di santi, di cui so poco quando niente; di alcuni di questi so perfettamente il motivo che li ha portati qui, e da me gaudiosamente accolti, ma ce ne sono parecchi, anzi moltissimi, di cui ancora mi chiedo il perché e il percome mi siano stati mandati in Cielo quando dovrebbero essere, come minimo, sistemati in un Purgatorio eterno quando non direttamente all'Inferno. Gente che ha pervicacemente massacrato i suoi simili, ufficialmente per difendere una fede che non era la mia; che ha imbracciato spade per imporre la mia religione a suon di tamburi di guerra; che ha torturato e mandato a morte chi segnalava una secolarizzazione spinta dei miei insegnamenti... e via di questo passo.
In questi santi ultimi io, Noi, abbiamo la stessa, identica, fiducia che gli elettori italiani hanno nei loro eletti. Il 'mercato delle vacche', che un tempo era sinonimo di quello che viene definito mercato calcistico, è transumato nelle aule del parlamento e del senato e dei consigli regionali. E tu, che a suo tempo hai pasturato nel mondo del calcio gettandoci fior di milioni, non avrai alcuna difficoltà ad operare similmente nella prospettiva di ottenere che il tuo ultimo sogno terreno si avveri. 
Ebbene, a me di quello che riuscirai a fare in quello specifico tentativo non me ne potrebbe fregare meno (perdona la franchezza dell'eloquio), ma voglio evitare che la tua fama (e la tua fame) possano in futuro sviluppare anche qui un mercanteggiare che già sulla Terra ritengo, a dir poco, odioso. E i santi di cui dicevo non mi pare siano meno sensibili a lusinghe e promesse di quanto lo siano in Terra i cosiddetti rappresentanti del popolo.
E adesso vai, figliuolo, goditi il mio celestiale perdono e vai a tentare di dare il colpo di grazia alla dignità di un popolo che, per il suo eroico stoicismo, meriterebbe ben altro. Ma come dice il saggio: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Tanto, da che mondo è mondo, a chi piange si contrappone sempre chi ride e alla fine i conti saranno pareggiati, senza rilevabili falsi in bilancio...
Amen".  

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Ad majora? Il Tizio sta mettendo in atto un colpo di Stato neanche troppo sotterraneo. Guarda gli ultimi sviluppi: in principio Giorgia voleva il Drago al Quirinale, per toglierselo dai piedi e per avere le famose "elezioni subito". Poco tempo fa il Tizio è divenuto l'unico pretendente al Quirinale, con la Destra compatta nel sostenerlo. Fino ad oggi, pensa, il Tizio non aveva detto la sua in merito. Ufficialmente. Per una strana coincidenza, nel frattempo sulle due reti satellite sono stati sospesi i programmi che potessero toccare la sensibilità delle (cosiddette) sinistre. Nel contempo, sulla sua rete principale ha avuto inizio un battage che ne elenza ogni giorno le benemerenze, eliminando gli attacchi diretti che ne erano colonna portante. Ha ottenuto dalla PiPiE il beneplacito a salire al Colle: con Lui là e il Drago al governo, l'Italia sarà imbattibile. L'ultima stilettata è di ieri: o vengo innalzato agli onori del Colle o tolgo il sostegno al governo (che sia il Drago o altri al posto suo). Il messaggio è chiaro e diretto ai non pochi sinistrorsi o simil tali: se il governo cade siete fregati. Se invece mi date la manciata di voti che servono dalla quarta votazione in poi, intanto mi impegno a farvi restare sugli scranni o, in alternativa, a darvi un buon posto di lavoro (sic!) altrove. E, nel frattempo, tenete le vostre preziose natiche sulla poltrona, fino al termine naturale della legislatura. E le orecchie che intendono in questa prospettiva ci sono: volevano solo sentirselo dire.
      E quando il Padreterno parlava di dignità nazionale in cloaca, sapeva bene cosa diceva.
      Hasta la vista, Roger.

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