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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Volevo parlare...

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  La scuol a va a ramengo, e su questa constatazione non ci piove. Poco/nulla consola il fatto che in Italia tutto, o quasi, vada a ramengo. Non da oggi... La giustizia, il lavoro, la politica, il civismo, il rispetto per le persone e gli animali e i beni comuni... tutto scaravogliato, in molti casi letteralmente stravolto. La sanità si salva, in parte, per merito di dedizioni personali, talvolta di eroismi. Ma anche quella, come tutte le attività nate come preventive di mali peggiori, è in via di demolizione. La scuola è comunque un capitolo a parte: una scuola che va in rovina significa che diventa fucina di ignoranza, che alla fine influenza direttamente tutti i settori del vivere quotidiano. E il resto dell'Italia finisce di affondare proprio per l'ignoranza conquistata  dai giovani; che, direbbe il mitico Perboni, purtroppo crescono e prendono le redini della carretta, quando agli stessi dovrebbero essere applicate come cavezza. Così gli asini patentati saliranno (salirann

Favolacce (aggiornamento)

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C'era una volta, ma tanto tempo fa, un governo in Italia che, finalmente, aveva trovato la soluzione a tutti i problemi che chiedevano un intervento pronto e soprattutto efficace. Primo fra tutti, la povertà che imperversava da sempre in ogni angolo della Penisola. E questo problema venne risolto brillantemente con l'emissione di un reddito che assicurava a ogni cittadino, purché munito del relativo certificato valido, una vita dignitosa, non più legata alla necessità ancestrale del dover lavorare: il lavoro non nobilitava più, il lavoro rendeva gli umani sempre più simili alle bestie. Nonostante gli orari ridotti, nonostante la flessibilità oraria raggiunta, nonostante retribuzioni che in alcuni casi (più rari, ma per questo più evidenti) avessero raggiunto vette inimmaginabili ai più. A livello di dipendenti pubblici, i parlamentari, i senatori, i commessi delle due Camere, e poi i governatori, i consiglieri regionali e tutti gli staff attorno a questi creati; più gli Enti in

Festa della Mamma... il giorno dopo

Riporto volentieri questa invettiva di Oriana Fallaci, mi pare fosse inserita nella "Lettera a un bambino mai nato" del 1975. Dopo quasi cinquant'anni sicuramente qualcosa nei rapporti tra uomo maschio e donna femmina sarà cambiato. Ovvero, passano gli anni ma nulla cambia? Ovvero ancora, a causa di una vita sempre più frenetica, questi rapporti stanno rasentando il limite di rottura? Siamo ancora nel mese che "festeggia" questa benedetta mamma, questo testo sarebbe caduto a fagiolo l'8 di maggio, siamo più o meno nel 2022 ma siamo rimasti fermi al neolitico: il che dà a questo breve stralcio dal testo della 'Lettera' un'attualità sconvolgente, coinvolgente e disarmante. In un contesto molto più ampio, che chiama in causa l'uomo maschio per ogni sua assenza... per ogni sua inutile presenza.   "Ogni responsabilità è della donna, ogni sofferenza, ogni insulto. Puttana , le dite se ha fatto l’amore con voi.  La parola puttano non esiste ne

Gioventù abbrustolita (III)

Sesto comandamento: non fornicare Adolescenza, tempo di crescita, fisica e culturale. Tra le cose da imparare c'era il sesso, la sessualità in genere. C'era , si fa per dire; in realtà non c'era il primo e della seconda manco avevamo idea di cosa fosse. Era come la storia di Babbo Natale, di cui avevamo sentito parlare ma che da noi non era mai passato; la notte santa mandava a nome suo un Gesù Bambino, che ad ogni ragazzo faceva trovare sotto il cuscino un mucchietto di doni, dando con questi la prova provata della sua esistenza: un mandarino, due caramelle, un medaglione di zucchero dotato di anellino per infilarci lo spago e metterlo al collo, con stampata la figurina di un bimbo in braccio alla madre, forse una Madonna, ma a noi interessava il resto... Il tutto non arrivava all'alba, salvo lo spago. Se la fame avesse avuto un'età, era sicuramente la nostra. Senza bisogno di scrivere lettere, tanto meno letterine, che avrebbero intasato il suo lavoro, del Babbo i

Gioventù abbrustolita (II)

Chiusa la parentesi prettamente religiosa, passo ad altro. Ho rubato, in un paio di occasioni; della prima sono pentito (fui costretto al pentimento), della seconda no. E dire che sapevo bene il peso del settimo Comandamento, quello che "invita" a non rubare.  Il fatto è che dei Comandamenti capivo poco, erano chiaramente elencati, li sapevo a memoria ma, come le preghiere in latino, mi erano nella più parte estranei. Pensavo al quarto: onora il padre e la madre. E quando questi non ci sono, né mai ci furono, chi diavolo avrei potuto onorare? I facenti funzioni?... non era proprio il caso.   Avevo trovato, non ricordo dove, una Colt, un revolver reso famoso dai film western, con le dotazioni tipiche di quelle pistole, in metallo stampato, col tamburo rotante con grilletto, il suo mirino... Ci giocavo, cercando di imitare i pistoleri nella rapidità estrattiva dal fodero, che non c'era; ma con la fantasia sopperivo facilmente a questa mancanza. Che era, modestamente, molto