Nunziatina: 1913 - 2014
Se n'è andata anche Nunziatina.
Forse il suo nome era Annunziata, ma il diminutivo affettivo se lo è portato addosso fino alla fine.
Alle 5 di oggi pomeriggio ha chiuso il libro della sua vita, quel diario in cui da qualche anno non scriveva più.
Centouno anni la primavera scorsa.
La prima guerra mondiale affrontata da neonata, vissuta da piccola bambina.
Poi il fascismo...
La seconda guerra mondiale vissuta da madre, con tutti i timori, le paure, le privazioni...
I figli ormai cresciuti e autonomi, avrebbe avuto il diritto di "godersi" in pace e serenità gli ultimi anni di vita.
Se li è goduti passando da un letto a una sedia a rotelle, la testa reclinata, quasi già in attesa del riposo finale.
In silenzio, quel silenzio che diventa fragore quando anche il cuore si ferma.
I figli, portati lontano dalle vicende della sopravvivenza, ogni tanto comparivano, carichi di nipotini: una visita veloce, ché la vita corre, non ci si può fermare solo perché una madre lentamente muore.
Sembra assurdo, ma in oltre tre anni di visione quotidiana, con un "buonasera" offerto senza risposta alcuna, di lei non so neanche il cognome.
Per tutti era Nunziatina; quindi anche io non avevo ritenuto importante il suo albero genealogico.
Con tutto quello che succede di brutto nel mondo, è quasi una consolazione il prendere atto che si può morire "anche" di vecchiaia.
È tutto.
Forse il suo nome era Annunziata, ma il diminutivo affettivo se lo è portato addosso fino alla fine.
Alle 5 di oggi pomeriggio ha chiuso il libro della sua vita, quel diario in cui da qualche anno non scriveva più.
Centouno anni la primavera scorsa.
La prima guerra mondiale affrontata da neonata, vissuta da piccola bambina.
Poi il fascismo...
La seconda guerra mondiale vissuta da madre, con tutti i timori, le paure, le privazioni...
I figli ormai cresciuti e autonomi, avrebbe avuto il diritto di "godersi" in pace e serenità gli ultimi anni di vita.
Se li è goduti passando da un letto a una sedia a rotelle, la testa reclinata, quasi già in attesa del riposo finale.
In silenzio, quel silenzio che diventa fragore quando anche il cuore si ferma.
I figli, portati lontano dalle vicende della sopravvivenza, ogni tanto comparivano, carichi di nipotini: una visita veloce, ché la vita corre, non ci si può fermare solo perché una madre lentamente muore.
Sembra assurdo, ma in oltre tre anni di visione quotidiana, con un "buonasera" offerto senza risposta alcuna, di lei non so neanche il cognome.
Per tutti era Nunziatina; quindi anche io non avevo ritenuto importante il suo albero genealogico.
Con tutto quello che succede di brutto nel mondo, è quasi una consolazione il prendere atto che si può morire "anche" di vecchiaia.
È tutto.
Nunziatina nutrita dei saluti di Gattonero, delle persone gentili e poco altro... ti sia lieve questo viaggio, l'ultimo o il primo che sia.
RispondiEliminaCiao.
in effetti....
RispondiElimina"Con tutto quello che succede di brutto nel mondo, è quasi una consolazione il prendere atto che si può morire "anche" di vecchiaia": dici bene. Un saluto ultraterreno a Nunziatina. E buona domenica a te.
RispondiEliminaMeglio di così non si poteva descriverla. Ciao Nunziatina. E a te buona domenica.
RispondiEliminaSembra un paradosso;
RispondiEliminamorire di vecchiaia: privilegio di una persona che ha vissuto quasi tutto il "secolo breve"... non dev'essere stato facile!
È vissuta molto e molto ha vissuto. Un privilegio.
RispondiEliminaCon tutto quello che succede di brutto nel mondo, è quasi una consolazione il prendere atto che si può morire "anche" di vecchiaia" una frase bellissima e da usare ogni tanto come mantra per farci apprezzare ciò che abbiamo...buona domenica gattonero
RispondiEliminaMa nonostante sia una morte meno violenta di altri, è così triste quella grande solitudine che la precede!
RispondiEliminae se nunziatina non avesse desiderato morire di vecchiaia?
RispondiEliminase fosse stata stanca di vivere da anni, da decenni?
Ha iniziato un nuovo viaggio.
RispondiEliminaChe sia dei migliori.
Morire di vecchiaia è molto peggio che morire di malattia. È una morte orribile. Solo un idiota può pensare che sia un privilegio.
RispondiEliminaTutto bene?
RispondiEliminaUn abbraccio
e dentro di lei sicuramente c'era un universo che osservava altri universi
RispondiEliminaciao
E' molto triste il tuo saluto a Nunziatina.
RispondiEliminaForse adesso è più serena.
Ciao Gattonero,
RispondiEliminapasso, per ringraziarti della simpatica attenzione che hai riservato al mio post ;)
Buona domenica.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaSicuramente ha vissuto momenti duri.
RispondiEliminaSaluti a presto
Il tuo è un saluto commovente. Conoscevi appena il suo nome, tre anni di "buonasera" senza risposta ...eppure la racconti in queste poche righe di saluti, come se la conoscessi da sempre.
RispondiElimina"... non ci si può fermare solo perché una madre lentamente muore..." trovo terribile questa frase, di una "inumanità" dolorosa. Condivido però che accade...eh sì che accade,...purtroppo.
Ciao.
A presto.