GattoNeMioBello, sì è stato un gesto isolato e spero resti così, ossia non mi sento di schierarmi con coloro che dicono "ha sbagliato mira e bla bla". Con la vita, con la pelle delle persone non si gioca, in qualsivoglia sfera o livello sociale. Quando metti mano a un'arma e fai fuoco e rendi leso o privi di vita una persona, la motivazione muore. La penso così :) Un abbraccio mega mega mega...e ancora grazie gattonechemifalefusa. Un bacio mio
Vere, verissime le responsabilità di cui si parla, ma, come chaillR non credo nella giustizia dell'occhio per occhio, dente per dente. Tu dirai "E allora qual è la giustizia? quella di subire senza reagire?" Naturalmente no, ma sparare non porta a nulla, solo aggiunge sopruso a soprusi.
Il potere è sempre più irragiungibile, inavvicinabile e non viene neppure sfiorato dalla situazione terribile che ci hanno imposto, che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Continua a credere d'essere dio con diritto di uccidere, seppure economicamente. Ma non abbiamo bisogno di armi e di altre guerre, questa che stiamo vivendo è più che sufficiente a farci perdere il sonno. Cedere all'odio (detesto questa parola strumentalizzata) ci porterà alla rovina. Costruire, non farsi scoraggiare, insistere, organizzarsi, divulgare le notizie che non spande nessuno... queste debbono essere le nostre armi vincenti. Anche il blog può essere arma per spandere parole invece di pallottole... e noi l'useremo, vero Gattonero?
La penso come Chaill. Non smetterò mai di dire che la violenza è merda, che le armi sono merda, che i violenti mi fanno schifo e paura, ora e per sempre. Non ho la minima simpatia per quella persona e per quello che ha fatto. Quel cervellone poteva ammazzare un passante, che potevo essere io, potevi essere tu, poteva essere una mia nipotina. Questo non significa ovviamente che io abbia simpatie per la "casta" (che comunque non è l'unica casta, in questo obbrobrioso e mafioso paesE, dal quale i cervelli non fuggono per caso, e non fuggono soltanto per colpa dei politici.)
Ho vissuto gli "anni di piombo" e sono stati di una violenza indicibile. E non hanno risolto nulla. Mirare e spare è sempre per uccidere.Sempre. E' toccato a quel poveretto, potevo essere io che lì ci passeggio spesso, poteva essere mio cugino che era uno dei poliziotti che si è visto correre per far spostare la gente o mia figlia che ama i luoghi d'arte. Sono contro la violenza, ad ogni costo.
Ciao gattonero, anche a me sorprende che questo fatto sia isolato, con tutti gli animi esasperati che ci sono in giro, questo fatto dovrebbe far capire ai politici che e' ora di finirla, con i loro giochetti, devono prendersi le loro responsabilita' una volta per tutte, non solo farsi mettere la scorta, che sono altri soldi che vanno, la violenza e' pericolosa perche' poi non si riesce piu' a controllarla e diventa un far west, ciao grazie a presto rosa buon week end
Devo esser sincero, questo articolo mi infastidisce, si sfrutta il gesto di una persona esasperata (non mi interessa il perchè, ma un gesto del genere è da esasperati) per far propaganda contro. Contro la casta. Contro le forze dell'ordine (qui mi urto particolaramente). Contro gli oppressori (bah). Facile far propaganda contro e non dare soluzioni o dare come soluzione "Armiamoci e PARTITE". Non siamo un popolo di rivoluzionari, siam bravi a parlare e a portare la pagnotta a casa (non lo scrivo con disprezzo, è un'arte anche questa), quindi è inutile inneggiare alla rivoluzione a sostenere un disperato che compie un gesto folle. I mezzi per fare li abbiamo, ma la momento di usarli guardiamo solo il nostro "culo". I nostri politici sono lo specchio di ciò che siamo.
Io non ho pistole e credimi ho paura per me e per tutti quelli che non hanno una pistola e non desideriamo averla. Eppure viviamo in un pianeta gravido di armi nucleari, di eserciti, di corpi di polizia che fanno rispettare le leggi, di mafie che si armano per difendere i loro interessi. Quando si dice forza della legge in qualche modo si fa riferimento alla possibilità che venga applicata con la forza; e siamo gravidi di una filmografia che spesso osanna ai boss mafiosi e poliziotti che fanno giustizia senza scrupoli, la nostra cultura è questa. Certo poi si dice che le armi servono per difendere i deboli, ma sono armi. Di fronte a una pistola lasciatemi il diritto di restare avvilito e confuso e aver voglia di cambiare pianeta. Quasi mi consola la concreta possibilità che Dio mi ha dato di morire prima o poi. ciao
Sparare non porta a nulla ho letto qui sopra, la giustizia non può essere quella dell'occhio per occhi, con la vita delle persone non si scherza, quando compare la violenza le motivazioni muoiono. Tutto verissimo ma a queste persone chiedo educatamente e senza alcuna vena ironica, ci tengo a precisase: lasciare che una banca distrugga la vita di una famiglia per un minimo debito è violenza? Lasciare che un industriale massacri socialmente intere città per portare la sua produzione dove può usufruire di schiavi anzichè lavoratori è violenza? Pestare a sangue un gruppo di persone che dorme dentro una scuola (Diaz) perchè manifestano il proprio disaccordo è violenza? QUanti atti di violenza lo Stato, il potere delle banche, le lobby, il "top" della dirigenza mondiale hanno perpetrato ai danni della gente comune con la complicità dei cani da guardia delle forze di polizia? Forse il gesto di Preiti non erà politicamente corretto, sicuramente ha scelto i bersagli sbagliati, una cosa però è certa questo mondo è pervaso e governato dalla violenza, condannarla quando è dei poveri contro i ricchi e assolverla quando è dei ricchi verso i poveri non è sicuramente la giusta strada.
Non è necessario esser caduti in guerra per riconoscersi in questa poesia, che non è d'augurio ma di compendio. Fa il paio con 'A livella di Totò... Entrambe, e chissà quante altre meno note, ci ricordano quanto siamo tutti uguali e della stupidità di rendercene conto soltanto "dopo", quando sono altri a riconoscere questo stato, essendo noi ormai parificati. Bianco, nero, giallo, verdastro sono soltanto colori, rubati all'iride e scioccamente affibbiati a fantomatiche razze. Il sangue è rosso per tutti, il cuore batte per tutti, i muscoli si tendono per tutti... Tutti amiamo e, purtroppo, anche tutti odiamo, per tanti motivi, per tante provocazioni, per tante ingiustizie. Odiare per scelta di razza è quanto di più odioso sia concepibile, poiché non ha alcuna motivazione se non quella di una mente completamente bacata. Fra cent’anni «Da qui a cent’anni, quanno ritroveranno ner zappà la terra li resti de li poveri sordati morti ammazzati in guerra, pensate
Gentile signor Amazon, gentile signora Prime, per la seconda, o forse terza o quarta, volta a inizio mese mi sono ritrovato proditoriamente abbonato al vostro programma denominato Amazon-Prime. Con un cortese messaggio mi avete avvisato che il 5 di questo mese ci sarebbe stata la scadenza del citato abbonamento, e come prova mi avete soffiato 4,99 € direttamente dalla carta che uso per acquistare da voi quasi esclusivamente libri e-book. Ho subito contestato la vostra offerta poiché mai mi sono sognato di iscrivermi al vostro (forse) altrimenti meritorio sito di assistenza clienti. Come detto, acquisto libri da leggere sul Kindle, per comodità mia e anche per risparmiare, visto che sono ormai decine, ben oltre il centinaio, i pezzi di lettura acquistati nel corso degli anni. E di questo vi sono grato. Non mi serve Amazon Prime: se acquisto qualcosa di diverso, vedo le spese di spedizione e se le accetto procedo all'ordine e le pago; riconoscendo, tra l'altro, la giustezza
Ho letto questo libro attirato da una recensione su Facebook, su cui non sempre queste rispondono al reale valore dei testi, forzando talvolta a un acquisto di tipo prettamente commerciale. Premiato nel 2017 con lo Stresa, e già il fatto mi aveva lasciato perplesso poiché da sempre guardo con diffidenza ai premi librari troppo altisonanti; in più il titolo mi dissuadeva dall'iniziarne la lettura per via di una " meccanica" che mi aveva portato a ritenerlo zeppo di matematiche che, ancorché celesti , non erano proprio pane per i miei denti. Presentato come romanzo, dopo poche pagine mi sono reso conto che, sì, di un romanzo si tratta, ma non un romanzo di quelli a perdere, di quelli che, terminata la lettura, pensi " avanti un altro! " e lo passi direttamente nel dimenticatoio. C'è di tutto in questo lungo racconto, dal bucolico al teologico, dal tragico al comico, al filosofico... ogni capitolo costringe a una sosta per approfondire in sé quanto lett
Buona notte caro Pietro è meglio che rimani, senza uscire dal blog:)
RispondiEliminaTomaso
GattoNeMioBello, sì è stato un gesto isolato e spero resti così, ossia non mi sento di schierarmi con coloro che dicono "ha sbagliato mira e bla bla".
RispondiEliminaCon la vita, con la pelle delle persone non si gioca, in qualsivoglia sfera o livello sociale.
Quando metti mano a un'arma e fai fuoco e rendi leso o privi di vita una persona, la motivazione muore.
La penso così :)
Un abbraccio mega mega mega...e ancora grazie gattonechemifalefusa. Un bacio mio
Vere, verissime le responsabilità di cui si parla, ma, come chaillR non credo nella giustizia dell'occhio per occhio, dente per dente.
RispondiEliminaTu dirai "E allora qual è la giustizia? quella di subire senza reagire?" Naturalmente no, ma sparare non porta a nulla, solo aggiunge sopruso a soprusi.
Il potere è sempre più irragiungibile, inavvicinabile e non viene neppure sfiorato dalla situazione terribile che ci hanno imposto, che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Continua a credere d'essere dio con diritto di uccidere, seppure economicamente. Ma non abbiamo bisogno di armi e di altre guerre, questa che stiamo vivendo è più che sufficiente a farci perdere il sonno. Cedere all'odio (detesto questa parola strumentalizzata) ci porterà alla rovina. Costruire, non farsi scoraggiare, insistere, organizzarsi, divulgare le notizie che non spande nessuno... queste debbono essere le nostre armi vincenti.
RispondiEliminaAnche il blog può essere arma per spandere parole invece di pallottole... e noi l'useremo, vero Gattonero?
La penso come Chaill. Non smetterò mai di dire che la violenza è merda, che le armi sono merda, che i violenti mi fanno schifo e paura, ora e per sempre. Non ho la minima simpatia per quella persona e per quello che ha fatto. Quel cervellone poteva ammazzare un passante, che potevo essere io, potevi essere tu, poteva essere una mia nipotina. Questo non significa ovviamente che io abbia simpatie per la "casta" (che comunque non è l'unica casta, in questo obbrobrioso e mafioso paesE, dal quale i cervelli non fuggono per caso, e non fuggono soltanto per colpa dei politici.)
RispondiEliminaGattonero, ripeterei con altre parole quanto sopra, quindi non dico nulla. Un saluto
EliminaHo vissuto gli "anni di piombo" e sono stati di una violenza indicibile. E non hanno risolto nulla.
RispondiEliminaMirare e spare è sempre per uccidere.Sempre.
E' toccato a quel poveretto, potevo essere io che lì ci passeggio spesso, poteva essere mio cugino che era uno dei poliziotti che si è visto correre per far spostare la gente o mia figlia che ama i luoghi d'arte.
Sono contro la violenza, ad ogni costo.
Ciao gattonero, anche a me sorprende che questo fatto sia isolato, con tutti gli animi esasperati che ci sono in giro, questo fatto dovrebbe far capire ai politici che e' ora di finirla, con i loro giochetti, devono prendersi le loro responsabilita' una volta per tutte, non solo farsi mettere la scorta, che sono altri soldi che vanno, la violenza e' pericolosa perche' poi non si riesce piu' a controllarla e diventa un far west, ciao grazie a presto rosa buon week end
RispondiEliminaDevo esser sincero, questo articolo mi infastidisce, si sfrutta il gesto di una persona esasperata (non mi interessa il perchè, ma un gesto del genere è da esasperati) per far propaganda contro.
RispondiEliminaContro la casta.
Contro le forze dell'ordine (qui mi urto particolaramente).
Contro gli oppressori (bah).
Facile far propaganda contro e non dare soluzioni o dare come soluzione "Armiamoci e PARTITE".
Non siamo un popolo di rivoluzionari, siam bravi a parlare e a portare la pagnotta a casa (non lo scrivo con disprezzo, è un'arte anche questa), quindi è inutile inneggiare alla rivoluzione a sostenere un disperato che compie un gesto folle.
I mezzi per fare li abbiamo, ma la momento di usarli guardiamo solo il nostro "culo".
I nostri politici sono lo specchio di ciò che siamo.
la cosa che più mi fa star male è che inneggiano a quel finto pazzo come a un eroe :(
RispondiEliminaLa penso come Cofferati.
RispondiEliminaIo non ho pistole e credimi ho paura per me e per tutti quelli che non hanno una pistola e non desideriamo averla. Eppure viviamo in un pianeta gravido di armi nucleari, di eserciti, di corpi di polizia che fanno rispettare le leggi, di mafie che si armano per difendere i loro interessi.
RispondiEliminaQuando si dice forza della legge in qualche modo si fa riferimento alla possibilità che venga applicata con la forza; e siamo gravidi di una filmografia che spesso osanna ai boss mafiosi e poliziotti che fanno giustizia senza scrupoli, la nostra cultura è questa.
Certo poi si dice che le armi servono per difendere i deboli, ma sono armi. Di fronte a una pistola lasciatemi il diritto di restare avvilito e confuso e aver voglia di cambiare pianeta. Quasi mi consola la concreta possibilità che Dio mi ha dato di morire prima o poi. ciao
Ciao Gattonero, sono passata a lasciarti un saluto.
RispondiEliminaSparare non porta a nulla ho letto qui sopra, la giustizia non può essere quella dell'occhio per occhi, con la vita delle persone non si scherza, quando compare la violenza le motivazioni muoiono.
RispondiEliminaTutto verissimo ma a queste persone chiedo educatamente e senza alcuna vena ironica, ci tengo a precisase: lasciare che una banca distrugga la vita di una famiglia per un minimo debito è violenza?
Lasciare che un industriale massacri socialmente intere città per portare la sua produzione dove può usufruire di schiavi anzichè lavoratori è violenza?
Pestare a sangue un gruppo di persone che dorme dentro una scuola (Diaz) perchè manifestano il proprio disaccordo è violenza?
QUanti atti di violenza lo Stato, il potere delle banche, le lobby, il "top" della dirigenza mondiale hanno perpetrato ai danni della gente comune con la complicità dei cani da guardia delle forze di polizia?
Forse il gesto di Preiti non erà politicamente corretto, sicuramente ha scelto i bersagli sbagliati, una cosa però è certa questo mondo è pervaso e governato dalla violenza, condannarla quando è dei poveri contro i ricchi e assolverla quando è dei ricchi verso i poveri non è sicuramente la giusta strada.