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Visualizzazione dei post da 2012

Uno, dieci, centomila...

Buona l'ultima cifra. Ci sono notizie che sono insulto non solo alla miseria, quella vera, ma all'umanità intera. Credo che a questo punto sia superflua la spiegazione di questo post, ma infierire mi riempie di gioia goduriosa. Il signor silviO berlusconI verserà alla signora veronicA lariO 100.000 euro   al giorno ossia 3.000.000 di euro al mese sotto la voce di alimenti, e a consolazione al dolore a lei arrecato per la separazione ottenuta, importi limitati per la presa d'atto che silviO venne circuito (provocato come dice un santo reverendo), da procaci donzelle di facili (peraltro pochi) costumi. Passo la notizia per come l'ho trovata e vado a cercare una lanterna per cercare, con il mio coetaneo Diogene, non l'uomo ma sua sorella, madama la vergogna. (Le maiuscole finali non sono un errore di battitura, bensì l'indicazione di uno scrittore che oggi va per la maggiore, che suggerisce questo sistema per indicare il disprezzo, nello...

Auguri felini

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AUGURI... ... quelli tradizionali che,  passata la festa gabbatu lu santu,      se ne parlerà l'anno venturo ... a chi è in sofferenza nel fisico,  con la speranza che  almeno in questi giorni     il dolore si attenui ... a quelli che sperano in un'occupazione,  che dia dignità al loro vivere      e consenta di guardare al futuro  con minore preoccupazione ... a coloro che,  licenziati esodati cassintegrati,  guardano al nuovo anno  portando sulle spalle lo zaino    disperato di quello vecchio ... a tutti gli amici ed amiche che in tutti i loro blog  fanno  pensare sorridere  commuovere, tanto da essere ormai una famiglia virtualmente allargata ... a tutti i politici, a tutti i livelli, auguro ( censurato) , ed auguro pure (censurato) , e visto che gli auguri non bastano mai, più ce n'é meglio è,  aggiungo anche ...

Non è come sembra...

Tornando in blog, visti i commenti, temo ci sia stato quello che si dice un qui-quo-qua, di cui chiedo perdono, e vado a rimediare. Per non dare in prima persona una notizia spiacevole, come troppe ne avevo date, avevo demandato al pc il compito di avvisare che LUI sarebbe andato in clinica, che aveva avuto un paio di giorni di prognosi salvo complicanze, che lui stesso era il rudere di cui parlava, necessitante di revisione, visto che ad ogni accensione ansimava come un treno a vapore; peraltro senza ancora fumare. I postumi della botta erano quelli del fulmine che lo aveva steso qualche tempo fa. Mai fidarsi del tutto degli aggeggi robotizzati, ha dato l'impressione che il rudere malandato da revisionare fossi io in prima persona. Per cui, indegnamente, ho ricevuto auguri di pronta ripresa che non meritavo. Di cui ringrazio comunque. Come salute sto bene, solo un po' spellato a furia di grattarmi dopo ogni commento beneaugurante. Come dire, parafrasando al'inverso u...

Umberto

Un nome a caso: Umberto Un nome pescato nel calderone dei ricordi, per dare un titolo a questo racconto. Se vado a cercare gli Umberto conosciuti ne trovo una sfilza, perloppiù gente importante: un re (minuscolo, per come è passato alla storia), un oncologo, un poeta, uno scrittore, un politico (Terracini, per esempio), un cantante, un attore… e via andare, su questi livelli. La fantasia mi consente di sentire, come uno stormir di fronde, sulla destra, lontana, una voce stentoreamente gentile, che mette i puntini sulle “i”, anche se in quell'Umberto queste non sono presenti: “Uhe, bauscia, de Umbert ghe n’è dumà v’un,  tuc i-alter sun nisciun. Pirla!”. Da un qualcosa sulla sinistra, che non si capisce se sia una quercia, un ulivo o un tappeto di papaveri, quasi a far da contrappeso, un delicato ammonimento, una specie di cartellino giallo: “Se in questo post ti azzardi a parlare di quell’Umberto mi fermo qui, ritiro gli ambasciatori e ti faccio arrosto. Ho smesso di...

Bannato

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Sembrano margherite, ma sono crisantemi In questa notte buia e tempestosa sono stato bannato. O almeno credo. Se qualcuno che legge è esperto in bannamenti, baggianaggini, bannubilamenti, annessi, connessi, dismessi, mi faccia sapere se di bannamento si tratta o se è solo un frutto della mia fervida, perfida, mefistofelica, fantasia. Grazie. Vado a descrivere l'evento. In settimana, o settimana scorsa non importa, in un blog che seguo puntualmente, era apparso un post che (vado a memoria, visto che quel blog è scomparso dal mio blogroll) presentava un'immagine con due personaggi noti, anzi notissimi, dirò di più, ai posti massimi di questo nostro povero Paese. L'illustrazione li presentava solo di viso, abbruttiti e butterati, con una specie di ghigno che già da solo appariva come una una presa per il culo. Quel post, nel titolo (sempre a memoria), come a supporto di quella immagine, chiedeva: "Vi piacerebbe invecchiare come questi due?". Leggermente p...

Quando il gatto non c'è...

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E' un detto comune riferito agli umani, non ci sono prove che i topi ballino veramente. Il gatto qui si spoglia leggermente, ad uso e consumo di chi apprezza il genere. Sarà uno spogliarello del gatto. (Diffida: chi al posto di "gatto" metterà una parte anatomica ormai inflazionata nel parlare comune, un po' meno nell'uso pratico, sarà bannato seduta stante da questo blog. Sempre che qualche anima buona gli dica come si esegue questa operazione). Dunque: i primi cinque anni di vita di questo gatto sono stati dedicati a quello che (quasi) tutti i bambini fanno in quel periodo. Farsela addosso, di liquido e di solido; imparare a scaccolarsi senza fare uscire il sangue dal naso; giocare nella terra quanto più possibile, accettandone le dure manesche conseguenze; scannucciare sotto le gonne delle bambine alla ricerca di qualcosa che vagamente sapeva mancante, senza peraltro nulla conoscere dell'importanza di quella cosa che non c'era verso di riuscire a...

Assente giustificato

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Sono fuori. Di casa, intendo. Da qualche giorno, e per qualche giorno ancora, mancherò sul blog e sui blog. Metto le zampe avanti, prima che comincino a fischiarmi le orecchie. No problemi di salute, né miei né in famiglia, a parte il solito. No problemi con la giustizia (se mai dovesse succedere, mi farei dare i domiciliari e sarebbe una pacchia). No problemi col fisco (posso tranquillamente dire "li mortacci sua", visto che sono contribuente pagante, ma non col sorriso sulle labbra, più che altro per come vengono spesi i miei soldi). Vado solo a dare una mano a una famiglia amica, e con i mini-aggeggi non mi ci trovo. Un caro saluto a tutti. A presto, appena onorato quest'impegno.

Sensualmente parlando

Capezzoli, gemme brillanti, in trepida attesa di dolci carezze. Turgidi, al solo pensiero del tocco gentile dei miei polpastrelli. Felici, al solo sfiorarli con un breve sussulto mi cadono ai piedi. Rassegnati, per gioco o per amore, e questo ben lo sanno, sempre spremuti saranno. Questa qui sopra non è una poesia, ci mancherebbe: è solo una presentazione di sensazioni che presuntuosamente nel titolo ho definito 'sensuali'. In realtà si tratta di due chiacchiere, tra amici, non necessariamente al bar. Chiacchiere, squisitamente quasi agricole. Novembre, andiamo... no, non è tempo di migrare, è tempo di raccolta. Delle olive. Siamo in anno paro, quindi non avrebbero dovuto esserci; o esserci, ma in quantità direi infinitesimali. Negli anni pari precedenti, mano a mano che maturavano a nero, le raccoglievamo, le pesavamo (pesare = voce del verbo "pestare", secondo l'idioma locale, che ne estende il significato a "picchiare di sa...

1,05: sveglia, dormiglione!

La Terra continua a cullarci, come fossimo bimbi che non vogliono dormire, piagnucolando capricci per non farlo. E ci vanno di mezzo anche i bimbi buoni, che a quell'ora già stanno sognando e vorrebbero dormire felici fino all'indomani. Se culli un bambino per farlo dormire, prima o poi crollerà, è una delle leggi della natura, a meno che i capricci non nascondano un malanno. Se vai a cullare un bimbo che dorme, quello si sveglia e poi sono cavoli acidi per farlo riaddormentare. Se poi, più che cullarlo, gli dai uno scossone al letto, oltre al delitto di interrompere un sogno, c'è la possibilità che lo spaventi di brutto e che, per almeno una mezz'oretta resti sveglio, allarmato. Ore 1,05, "questo" bambino dormiva beato, sognando non ricorda cosa, ma sicuramente cose belle (gli incubi mai nulla li interrompe), quando, budubum-budubum-budubum, qualcuno aveva scosso il suo letto, con violenza. "Blu, se non la smetti subito ti sfesso, porca gatta!...

Gatto fenice

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Premessa, doverosa verso gli studiosi di scaramantica e di jettatologia applicata: i gatti neri portano sfortuna. A se stessi. E’ stata un’estate calda, caldissima, che lo dico a fare. C’è chi dice sia stata la più calda degli ultimi trent’anni; per altri, studiosi conventuali (trappisti, cistercensi, benedettini, adoratori di Ra…), abituati a esplorare il passato fino alla cosiddetta particella di Dio, solo il big-bang della nascita dell’universo è stato superiore in calura, ma di pochi gradi (e comunque durati solo un secondo, mentre questa estate va avanti da mesi), che allora si basavano soltanto sulle percezioni della propria pelle. A questi studi, forse, oggi risale l’abbinata recente della percettibilità effettiva contrapposta ai gradi segnalati dagli strumenti; che, come tutti gli strumenti tecnologici, sono chiaramente fallaci e corrotti (pure loro). Estate caldissima, niente pioggia, neanche a farci la danza . Dando acqua alla terra, nel tentativo di sal...