Cento passi
Leggo "passo" e lo penso come verbo (io passo, io sono passato, io passerò) che taglia le gambe al sogno d'immortalità che angoscia l'uomo da poco dopo nato a quando finisce ineludibilmente per "passare" alla sponda opposta al vivere. Leggo "passo" e penso ai Watussi di Vianello, quelli che " altissimi negri, ogni tre passi facciamo sei metri", incredibilmente sfuggito all'accetta del politicamente corretto, dove i negri sono rimasti negri senza peraltro cambiare il colore della loro pelle. Era il 1963. Leggo "passo" e penso al piccolo passo per l'uomo, grande balzo per l'umanità di Neil Armstrong mettente piede sulla Luna. Era il 1969, e 55 anni dopo ancora gira voce che fosse tutta una montatura americana di risposta alla cagnetta Laika, la 'ricciolina' russa, che nel 1957 fu sacrificata in nome di un primato spaziale che da allora in poi sarebbe stato oggetto di ulteriori sacrifici, umani e finanziari...